In 100 a cena alle Lavoriere per difendere l’agricoltura e il territorio

“Difendiamo l’agricoltura e il territorio dalla cementificazione e dalla speculazione”

Con questo slogan si è tenuta, sabato 7 agosto alle Lavoriere, una cena che ha coinvolto un centinaio di abitanti della zona e ha visto la partecipazione di numerosi membri del Comitato per Campiglia e della Lista Comune dei Cittadini, con il suo capogruppo Massimo Zucconi.

La cena che si è svolta all’aperto, nel cortile di una delle case coloniche della zona, è stata interamente autofinanziata e, dal vino alla frutta, i piatti sono stati portati e preparati dai partecipanti con gli eccellenti prodotti dei campi che le numerose piccole e medie aziende agricole della zona continuano a produrre; in condizioni sempre più difficili a causa di una politica economica che favorisce la speculazione e sta uccidendo l’agricoltura.

Gli abitanti delle Lavoriere non sono nuovi ad analoghe iniziative di protesta e di lotta, come già fecero nell’agosto 2008 e a capodanno 2009 per affermare la loro decisa e motivata opposizione alla variante urbanistica adottata, all’insaputa dei cittadini, dalla giunta comunale di Campiglia nel 2003 che destinava ad uso artigianale 10 ettari in aperta campagna consentendo così nel 2007 la costruzione di un impianto di stoccaggio “Betonval”, mentre la vicina zona industriale di “Campo alla Croce, ulteriormente allargata, risultava non completamente utilizzata.

Anche l’attuale maggioranza che governa il Comune si è dimostrata sorda alla protesta degli agricoltori e degli abitanti riconfermando la sciagurata variante nel recente Regolamento Urbanistico.

Un recente pericolo per la campagna e l’agricoltura è rappresentato inoltre dal previsto sviluppo senza regole delle energie alternative che permetterà agli speculatori di destinare i finanziamenti UE per soffocare i campi coltivati con distese di pannelli fotovoltaici e di coprirli con selve di grandi pale eoliche: il megascandalo dell’eolico in Sardegna che investe il governo Berlusconi non ha proprio insegnato niente.

Per questa ulteriore minaccia, gli abitanti e i coltivatori delle Lavoriere e Campo all’Olmo continuano la raccolta delle firme per la difesa delle campagne, avendo ottenuto fino a oggi più di 200 adesioni.

No alla rapina del territorio; Energie rinnovabili, Sì – Al posto dei carciofi, No (i famosi violetti di Venturina); No alla cementificazione della campagna: erano alcuni degli slogan che accompagnavano la tavolata.

Per l’occasione il prof. Alessandro Bencistà ha composto e proposto ai partecipanti un contrasto in ottava rima tra “il sindaco progressista di Campiglia e un contadino all’antica delle Lavoriere” che diventava spettacolo e occasione per dibattere in vernacolo le questioni di maggiore attualità.

Al termine della bella e allegra serata, l’amministrazione comunale è stata avvertita:

“Badate che alle Lavoriere…‘un ci si vole dell’attre ciminiere!”

Comitato degli agricoltori delle Lavoriere e di Campo all’Olmo
7 agosto 2010

Pubblicato su Il Tirreno 9.8.2010:

Una cena all’aperto con i prodotti dei campi in difesa dell’agricoltura
L’iniziativa di un centinaio di abitanti alle Lavoriere «No alle energie rinnovabili al posto dei carciofi»

Una cena per «difendere l’agricoltura e il territorio dalla cementificazione e dalla speculazione». Un’iniziativa, che si è svolta sabato sera alle Lavoriere, e che ha coinvolto un centinaio di abitanti della zona. Hanno partecipato anche numerosi membri del Comitato per Campiglia e della Lista Comune dei Cittadini, tra cui il capogruppo Massimo Zucconi.

Una cena all’aperto, nel cortile di una delle case coloniche, interamente autofinanziata: dal vino alla frutta, i piatti sono stati portati e preparati dai partecipanti. Gli ingredienti sono stati i prodotti dei campi che le numerose piccole e medie aziende agricole della zona continuano a produrre, «seppur in condizioni sempre più difficili a causa di una politica economica che favorisce la speculazione e sta uccidendo l’agricoltura», dicono gli organizzatori.

«No alla rapina del territorio», «Energie rinnovabili, sì, ma non al posto dei carciofi» «No alla cementificazione della campagna»: erano alcuni degli slogan che accompagnavano la tavolata.

Gli abitanti delle Lavoriere non sono nuovi ad iniziative di protesta e di lotta. Nell’agosto 2008 e a capodanno 2009 manifestarono per opporsi alla variante urbanistica adottata dalla giunta comunale di Campiglia che destinava ad uso artigianale 10 ettari in aperta campagna.

«Anche l’attuale maggioranza che governa il Comune – dicono gli organizzatori dell’iniziativa- si è dimostrata sorda alla protesta degli agricoltori e degli abitanti riconfermando la sciagurata variante nel recente Regolamento Urbanistico».

Secondo il Comitato degli agricoltori delle Lavoriere e di Campo all’Olmo, che ha organizzato la cena, un recente pericolo per la campagna e l’agricoltura sarebbe rappresentato inoltre dallo sviluppo senza regole delle energie alternative «che permetterà agli speculatori di destinare i finanziamenti dell’Unione Europea per soffocare i campi coltivati con distese di pannelli fotovoltaici e di coprirli con selve di grandi pale eoliche».

Per scongiurare questa «minaccia» continua la raccolta delle firme che finora ha ottenuto oltre 200 adesioni

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