La democrazia a Campiglia è una farsa

La democrazia a Campiglia è una farsa

Se mai ce ne fosse stato bisogno, l’ultima seduta del Consiglio Comunale è stata la riprova che si tratta di un rituale e non di un luogo di discussione e approfondimento di temi che riguardano tutti i cittadini.

Ad esempio quando è stato sollevato il problema che la Lottizzazione delle Lavoriere era inutile visto che ancora oggi ci sono aree a disposizione a Campo alla Croce, ci saremmo aspettati che il Sindaco riconoscesse l’errore di una previsione urbanistica errata voluta a tutti i costi dalla Sindaca Velo. Invece la Sindaca Soffritti ha avuto il coraggio di limitarsi a dire candidamente che le cose cambiano nel tempo.

A questo punto ci si chiede chi pagherà le spese per riportare i terreni alla loro originaria funzione agricola ? chi pagherà i costi di manutenzione o rifacimento di via delle Lavoriere compromessa dai camions della Betonval?

 

Un altro esempio di democrazia sputtanata sono state le ‘non risposte’ date dalla Sindaca Soffritti sul nuovo Regolamento Edilizio utilizzando il solito metodo a lei caro, di ironizzare sulle opposizioni trattando i rappresentanti eletti dai cittadini, e quindi i cittadini stessi, da bambini delle elementari.

Ben vengano i politici dotati di quella flemma che impedisce di cadere nella rissa, ma è inaccettabile che l’opposizione si faccia prendere a pesci in faccia da una Sindaca che da almeno quattro mandati fa parte del governo del Comune anche come Assessore all’Urbanistica.

Ci si lamenta dell’antipolitica e del rischio di mancanza di rispetto per le istituzioni, ma quando un Sindaco mostra una totale mancanza di rispetto per le opposizioni, dimostra di essere il maggiore promotore dell’antipolitica.

Campiglia Marittima 18 Giugno 2015

Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi

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