Piombino: la difesa del territorio crea spaccature

Piombino: la difesa del territorio crea spaccature

Anche nelle maggioranze ‘di sinistra’ il dissenso non è permesso

Il segretario provinciale dei vendoliani frusta i suoi: «Non ci siamo proprio»
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Fermo restando la massima fiducia nella compagna Carla Bezzini, la situazione è precipitata». Andrea Ghilarducci, segretario provinciale di Sel, è piuttosto irritato per quanto accaduto a Piombino. «C’è un problema che dovremo cercare di approfondiere con i livelli nazionali e regionali del partito». Il segretario non vuol buttare benzina sul fuoco ma «Per il bene del partito dobbiamo lavorare per ricomporre questa frattura, perchè i compagni di Piombino possono avere tutte le ragioni del mondo, ma in questa situazione si spacca il partito, e questo non possiamo permetterlo». Ghilarducci è amareggiato anche perché Piombino è una città simbolo per i vendoliani, è la patria di Fabio Mussi, uno dei leader di questo partito. «Non vogliamo perdere rappresentanza in consiglio — dice — per questo sono entrati in campo anche i livelli superiori del partito. Il nostro assessore Marco Chiarei poi ha rimesso le deleghe in mano al sindaco. E’ tutto piuttosto complicato».

Il nodo però sembra stringersi intorno alla Bezzini, coordinatrice del circolo; potrebbe essere lei nel mirino dei vertici del partito per non aver saputo gestire questa vicenda spinosa. «All’Elba — continua Ghilarducci — stiamo facendo un percorso unitario con il Pd a Portoazzurro e Marciana Marina. Insomma, stiamo lavorando insieme. Peccato che a Piombino si sia verificato questo problema».
La situazione in Val di Cornia è delicata: «Piombino è una polveriera con la situazione della Lucchini e dell’intero polo siderurgico. Non possiamo permetterci di dividerci perché la gente ha bisogno che le amministrazioni siano unite».

Ma i mal di pancia dei vendoliani hanno avuto pesanti ripercussioni, essendo un partito di maggioranza e dunque di governo. «Il sindaco Anselmi — prosegue il segretario — si è preso qualche giorno di riflessione. E noi, lo ribadisco, non possiamo permetterci id perdere nessuno. All’interno del mio partito ci sarà un chiarimento». Quello che lui definisce in maniera soft un chiarimento, altri lo indicano come una resa dei conti. Il livello provinciale non vuoel uscire dalla maggioranza, ma i suoi due rappresentanti in Comune hanno preso un’altra strada. «Sono rispettoso della scelta dei compagni di Piombino» ma le indicazioni del partito sono altre…
Michela Berti -La Nazione 01.03.2012

«Io esco da Sel Piombino». Lo ha dichiarato Angelo Trotta, capogruppo di Sinistra ecologia e libertà in consiglio comunale, che ieri mattina in apertura di seduta ha spiegato la sua situazione. «Ho appreso dalla stampa che Sel Piombino esce dalla maggioranza, io personalmente esco da Sel Piombino, non mi riconosco più in questo gruppo dirigente.

Rimango in Sel e il mio partito di riferimento da oggi è Sel provinciale. E non vado nel gruppo misto. Non ho capito ancora cosa è Sel Piombino, è un comitato e non un partito; per me Sel è un partito che a livello nazionale vuole riunire il centrosinistra. A Piombino Sel vuole invece sfare il centrosinistra. Ecco perchè esco dal gruppo Sel di Piombino per entrale in Sel Livorno. Invito il sindaco a tenere conto di queste considerazioni».

E immediata è stata la replica di Gianni Anselmi. «Ho ascoltato le parole di Trotta, prendo atto, ma in merito al contenuto mi astengo da fare considerazioni politiche»”. Anselmi ha poi ricordato che l’assessore Marco Chiarei ha consegnato le deleghe, ma “ribadisco la mia fiducia nell’assessore per la qualità, la costanza e correttezza dimostrata. Farò le mie valutazioni insieme alla coalizione”. Chiarei potrebbe anche restare assessore.

CASO-«SEL»: RIFONDAZIONE COMUNISTA
«Ma noi condividiamo questa linea anti-Anselmi»

Sulla crisi di maggioranza interviene anche il circolo di Rifondazione Comunista “Corallini”. «E’ ormai da qualche tempo – afferma il direttivo di Rc – che assistiamo ad una curiosa querelle tra il sindaco Anselmi da una parte e Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà dall’altra in ordine alle scelte per il territorio e ai beni comuni.

E’ chiaro che le posizioni di Sel Piombino, nel merito, ci convincono assai di più di quelle del sindaco, così come è ontologicamente comprensibile il disappunto di un sindaco che si vede contestato da pezzi della propria maggioranza. Ci sentiamo infine di manifestare la nostra solidarietà a Sel, che, leggiamo, in questi giorni è sottoposta agli attacchi maligni di qualcuno che vorrebbe attizzare discredito e discordie diffondendo il cancro delle divisioni interne. Purtroppo certi metodi sono sempre ripudiati nelle dichiarazioni di facciata, ma sono altrettanto sempre usati da soliti furbetti. E l’Idv che cosa aspetta?».

Intanto Vannini si dimette dal quartiere Porta a Terra
Lascia Sel anche il consigliere del quartiere Porta a terra desco Roberto Vannini. «Confermo le mie dimissioni irrinunciabili dalquartiere. La scelta è stata fatta e la rispetto nel merito non nel metodo.

Mi auguro ovviamente di sbagliarmi nel giudizio e che comunque questo gruppo possa lavorare portando avanti i principi fondanti, le premesse non sono però delle migliori» dice Vannini che spiega pure che «l’80% dell’assemblea di Sel (che ha votato a favore dell’uscita dalla coalizione di maggioranza, ndr) è composta da 20 voti favorevoli e 4 contrari su 50 iscritti totali, dei quali alcuni non contattati visti i tempi in cui è stata indetta l’assemblea dal venerdì al lunedì. E qui siamo già al 40% del totale. Sel è entrata in maggioranza con 1300 preferenze. La percentuale diminuisce notevolmente per un partito che si dichiara voler ritornare alla gente.

Forse c’erano altre strade prima di questo passo che avrebbero anche rafforzato la scelta dando un segnale di vero cambiamento. Diventa difficile accettare tale confronto. Una scelta del genere avrebbe dovutoforse coinvolgere qualche persona inpiù di qualche iscritto. Nel merito molte delle cose affermate hanno ovviamente fondamento».
La Nazione 01.03.2012

 

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