La lottizzazione di Borgo Novo: un fantasma che ritorna?

Su Il Tirreno, un articolo di Manolo Morandini ha riportato in questi giorni, dopo alcuni anni, l’attenzione sul tema della lottizzazione Borgo Novo a La Fonte di Sotto, tema che speravamo morto e sepolto anche alla luce di una nuova sensibilità delle amministrazioni sul tema della tutela del paesaggio che si configura come uno dei fini del nuovo Piano Strutturale in corso di redazione.

Visto che il Comitato per Campiglia si formò nel 2007 proprio per contrastare questa sciagurata previsione, c’è da ribadire anche dopo 12 anni la posizione del Comitato.

Posizione che parte da una lettura del paesaggio storico che ha sottolineato come l’area ai limiti dell’abitato, investita da Borgo Novo, è l’unica parte del territorio dalla quale è possibile percepire la Rocca e Campiglia come veniva vista dal medioevo fino al XIX° secolo, assumendo così un valore storico-paesaggistico e culturale fondamentale per il centro antico.

Quindi l’opposizione del Comitato era puntata contro la lottizzazione sì, ma prima di tutto sull’idea che in quella area si potesse non solo costruire ma portare delle modifiche paesaggistiche di qualunque tipo, come era quella approvata e oggi decaduta, di una lottizzazione di seconde case mascherata da struttura alberghiera.

La posizione del Comitato resta quella di limitarsi al recupero degli edifici esistenti e alla destinazione a verde agricolo panoramico di tutte le aree scoperte, per certi aspetti quindi a quello che il Piano Regolatore prevedeva (verde pubblico) prima della variante del 1995.

La presenza di una amministrazione nuova, anche se sulla scia delle precedenti, ci fa sperare che l’approfondimento del tema, auspicato dalla sindaca Ticciati, si realizzi velocemente e che ne venga data notizia ai cittadini che per altro aspettano in particolare di sapere l’esito del bando d’asta e a chi competerà conseguentemente di rimuovere tutte l baracche di cantiere presenti sull’area che compromettono inutilmente il panorama visibile dalla rocca e che vengono tenute in piedi  indebitamente visto che non è in essere alcun permesso di costruire.

Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi 

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