“La mappa delle criticità in Toscana. Una nuova questione ambientale” – Campiglia sul banco degli imputati

Anche i comuni di Campiglia Marittima e San Vincenzo fanno parte dei numerosi esempi di ferite gravissime che la speculazione edilizia e un governo miope del territorio continuano a infliggere a centri storici e campagna. Vediamo cosa scrivono gli autori, Leonardo ROMBAI e Mariarita SIGNORINI:

a p.311 si legge :

“ Nonostante le diffuse proteste civiche , a Campiglia Marittima il Comune ha approvato nel 2005 un piano di lottizzazione che prevede la realizzazione di una residenza turistica ricettiva di 51 unità immobiliari per 10000mc (con parcheggi, vie di accesso e servizi) , in pratica un vero e proprio villaggio da edificare nell’area panoramica di Borgo Novo, di circa 2 ettari e mezzo, che rappresenta (come scrive on-line il comitato)  il collegamento naturale tra il sistema boscoso della Rocca medievale di San Silvestro e dell’omonimo parco archeo-minerario con la Rocca di Campiglia Marittima. L’asse lungo il quale si inserirà questo nuovo villaggio si sviluppa lungo il Botro ai Marmi caratterizzato da un interessante sistema vegetazionale e da episodi storici e artistici’ di assoluto rilievo. “

E ancora a p. 315, parlando di cave :

“Particolare rilievo ha assunto il caso della proroga fino al 2018 delle attività di estrazione di materiali calcarei  – con tanto di liberalizzazione della vendita del prodotto che tradizionalmente era riservato alle necessità del ciclo siderurgico piombinese – nelle grandi cave che feriscono in profondità le colline di Campiglia Marittima, a ridosso del parco archeologico-naturalistico di Rocca San Silvestro, di rilevante impatto ambientale e di difficile convivenza con l’area protetta : tra l’altro, qui  (come fatto conoscere da un appello di Riccardo Francovich e Rossano Pazzagli ) il 22 giugno 2006 , sul sentiero dei Lanzi, in mezzo al verde e ai resti delle antiche miniere del parco, dalla confinante cava di calcare della società Cave di Campiglia sono partite tre esplosioni che hanno travolto un escursionista che solo per miracolo è rimasto illeso.”

a p. 314 a proposito del Comune di San Vincenzo :

“ …a San Vincenzo (centro balneare accresciutosi in modo massivo e disordinato) , sull’ex proprietà Tanzi che corrisponde ad una storica grande impresa agraria, la tenuta di Biserno e di Rimigliano di circa 500 ettari, grava una colossale speculazione immobiliare fatta di un albergo e di residenze di lusso , che metterebbe a rischio gli equilibri di un ecosistema unico , miracolosamente sopravvissuto alle cicliche antropizzazioni costiere : un patrimonio boschivo, agricolo e palustre di grande significato, per la cui salvaguardia le associazioni ambientaliste hanno lanciato un appello con una petizione popolare che ha incontrato largo successo.”

In “ IL PAESAGGIO DELLA TOSCANA TRA STORIA E  TUTELA “ a cura di Rossano Pazzagli, Pisa 2008, edizioni ETS

pp. 279- 325

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