La mozione per Baratti non passa – Scrive il consigliere Comunale Riccardo Gelich

Non ci sono emergenze di intervento a Baratti, se non l’erosione e le fognature. Tutto si può regolamentare meglio dopo il Regolamento Urbanistico, tenendo conto del pensiero della società civile attraverso il percorso partecipato. Questo è il mio pensiero espresso stasera in Consiglio Comunale del 03/02/011, Mozione su Baratti: PD, SEL, FL, hanno votato contro, PDL, UDC si sono astenuti, IDV e Rifondazione non erano presenti in aula. Dopo mesi che abbiamo un dibattito pubblico fuori dalle istituzioni, finalmente con una mozione chiara sono riuscito a far esprimere le forze politiche, che puntualmente mi hanno accusato di demagogia, quando non si può essere vaghi e siamo costretti a dire sì o no, si butta in calcio d’angolo con il populismo. Ovviamente, la mozione non passa.

Una mozione per Baratti

Le discussioni inerenti ai problemi della città di Piombino, dovrebbero svolgersi prevalentemente nei Consigli Comunali, nelle commissioni preposte, insomma nelle sedi istituzionali dove lavorano i rappresentanti dei cittadini. Baratti è stato dato in pasto alla discussione pubblica, pubblicato nel sito del Comune di Piombino, prima del suo iter classico di discussione.

Il percorso partecipato, che dovrebbe svolgersi in prima istanza, non sui progetti, ma su quello che orientativamente i cittadini vorrebbero per Baratti, si è inserito in questo percorso per la mobilitazione di oltre tremila cittadini su Facebook e la costituzione di un apposito comitato.

Anche il percorso partecipato, in una fase di progettazione di cui pare esistano più livelli, è stato abbastanza convulso e non privo di forti perplessità.

Come al solito, quando si dissente, vengono puntualmente diffuse le solite illazioni, che sotto sotto ci sono le solite speculazioni personali o politiche, come se i contestatori si arricchissero con cotali iniziative, o ne provassero un gaudio che sfiora il patologico, come dire: chi dissente dalla linea di pensiero del potere sicuramente è in malafede.

Siccome io non ci credo a questo teorema, ho pensato di riportare la discussione in Consiglio Comunale e di fare una giusta sintesi del problema di Baratti, pensando di interpretare il pensiero dei contestatori, ma anche quello di altri molti cittadini, una normale pragmatica e responsabile soluzione agli annosi problemi di quel sito, ma in ordine di priorità. Riporto di seguito la parte finale della mozione che ne esplicita il senso.

Chiede

di sospendere temporaneamente i lavori inerenti alla progettazione del Piano Particolareggiato del Parco Archeologico di Baratti e Populonia, per le motivazioni sopra addotte, e di riprendere detti lavori solo dopo la realizzazione del ripascimento della spiaggia e dell’adeguamento dell’intero impianto fognante dell’ambito in questione.

Impegna

A tal fine l’Amministrazione a ricercare le necessarie convergenze con le proposte della Provincia di Livorno, inerenti al ripascimento della spiaggia, necessarie per cantierare l’intervento e fruire degli stanziamenti regionali.

Chiede:

inoltre che, sempre in attesa di riprendere i lavori del Piano Particolareggiato, si provveda a reperire le risorse finanziarie per la progettazione e l’esecuzione delle condotte necessarie a trasferire i liquami di Populonia Alta e di Baratti, al depuratore posto presso la Stazione di Populonia.

Invita:

altresì a considerare il percorso partecipato sperimentato con il P.P., lo strumento ideale per partecipare anche alle scelte inerenti il ripascimento della spiaggia di Baratti, è pertanto auspicabile il coinvolgimento dei cittadini che hanno già collaborato al suddetto P.P., anche per coadiuvare il Comune di Piombino e la Provincia di Livorno nel progetto definitivo per la protezione dell’intero golfo.

Riccardo Gelichi
Consigliere Comunale Gruppo Misto
Promotore di AscoltaPiombino

«Lotta all’erosione senza nuovi ritardi» Amerini (Fli) spiega il no a Gelichi

Piano particolareggiato di Baratti: Giampiero Amerini chiarisce i motivi «per cui Futuro e Libertà per l’Italia ha votato contro la mozione, presentata dal consigliere Gelichi del gruppo misto. La mozione – spiega – chiedeva “di sospendere i lavori inerenti la progettazione del piano e riprenderli dopo la realizzazione del ripascimento della spiaggia e dell’adeguamento dell’impianto fognante. A prescindere dal fatto che per le fognature il progetto è stato approvato da tempo e sono già stati reperiti una parte consistente delle risorse finanziarie, condizionare un piano all’esecuzione di quei lavori, è a dir poco assurdo».

«L’altra richiesta inaccettabile – dice – avanzata nella mozione, è quella di ripetere il percorso partecipativo, adottato per il piano, anche per il ripascimento delle spiagge. Vorrebbe dire ricominciare daccapo la progettazione e, quindi, allontanare nel tempo il ripascimento e la difesa dall’erosione. Il piano di Baratti e Populonia deve seguire il suo iter nelle sedi istituzionali. Non abbiamo accusato nessuno di demagogia e, come il presentatore della mozione, vogliamo sia le fognature, sia la difesa delle coste dall’erosione».

«Ma Futuro e Libertà, su problemi di questa importanza, non ritiene opportuno avanzare proposte ostruzionistiche e provocatorie, preferisce dare il suo modesto contributo di idee» conclude.

Il Tirreno 9.2.2011