La Provincia taglia i fondi all’Oasi di Orti Bottagone

La Provincia taglia i fondi all’Oasi di Orti Bottagone

Il responsabile di Orti Bottagone lascia l’incarico, Wwf Italia affida la gestione al Centro guide Costa Etrusca

100mila euro in due anni (2011-2012), dovuti per convenzione dalla Provincia, ma non versati. Difficoltà nel mandare avanti la riserva naturale Orti Bottagone. Niente euro, neppure nel 2013, con un’incessante ricerca di altre collaborazioni con altri partner (Comune di Piombino e Parchi Val di Cornia, cammino che in realtà l’assessore Chiarei definisce «non concluso…» ndr). Paolo Maria Politi, in qualche modo “padre” di quest’area protetta fa un passo indietro – né dal Wwf né dall’ambiente però, ma da cariche di responsabilità – e “passa di mano” a un nuovo gestore adeguatamente rodato dal Wwf Toscana, il Centro guide Costa etrusca.

«Dopo 30 anni al Wwf in prima linea – commenta Politi – apro un nuovo capitolo continuando, in altro modo, a impegnarmi in ambito rurale e naturalistico. Assicuro, però, il mio aiuto per le rondini». «Questo succede quando le amministrazioni pubbliche abdicano – spiega il Wwf Toscana – La gestione delle riserve naturali in Toscana è una competenza attribuita dalla Regione alle Province, dove per “gestione” si intende: definizione degli indirizzi di tutela, adozione del regolamento, rilascio di nulla-osta per interventi che ne potrebbero compromettere l’integrità, verifica dell’attività del soggetto incaricato alla gestione e messa a bilancio delle risorse necessarie alla sua attività. Tutto questo è stato per la riserva naturale provinciale Padule Orti-Bottagone – si sottolinea – “storica” oasi Wwf nata nel 1991 e da allora cresciuta in visibilità e in risultati legati sia alla conservazione della biodiversità che alla promozione del territorio della Val di Cornia e dell’intera “Costa degli Etruschi”.

Orti-Bottagone è diventata una palestra per la formazione al rispetto della natura da parte delle giovani generazioni, oltreché area di studio per ricercatori in campo naturalistico». Ma, come ricorda il Wwf Toscana, non è bastato alla Provincia di Livorno che nell’ottobre 2012, e con un anno e mezzo di ritardo, ha comunicato a Wwf Oasi (soggetto gestore della riserva in base ad una convenzione attiva da molti anni), che il bilancio provinciale aveva portato “a zero” il budget destinato alla riserva sin dal 2011.

Ecco che in sette mesi Wwf Oasi «si è adoperato – si chiarisce – per individuare, insieme a potenziali partner istituzionali presenti sul territorio della Val di Cornia, Comune di Piombino e Parchi, soluzioni che potessero garantire un accettabile livello di continuità gestionale, anche per tutelare l’impegno professionale di chi in tutti questi anni si è dedicato alla crescita di questa importante realtà toscana di tutela e di conservazione della natura». «La terribile “spending review” – conferma il Wwf Toscana – ha colpito l’anello più debole della catena. Una volta ancora la natura è relegata all’ultimo posto nella classifica dei valori collettivi».

Risultato? Per Orti-Bottagone è in corso una profonda revisione della gestione – anche con tagli importanti e dolorosi sul personale – ma con la prospettiva di rimodulare il futuro della riserva in assenza di un sostegno istituzionale. «La Provincia – ricorda il Wwf Toscana – risulta ancora competente, almeno sulla carta, nella gestione della riserva naturale provinciale Padule Orti-Bottagone. Sarebbe più corretto nei confronti dei cittadini che verranno a conoscenza del sostanziale passo indietro rispetto ad una funzione istituzionale – si puntualizza – se la Provincia dichiarasse la propria rinuncia all’esercizio del suo ruolo di soggetto gestore dell’unica riserva naturale presente a livello provinciale che ha potuto contare, sin dalla sua nascita, del supporto operativo del Wwf Italia». Wwf Italia (che di quest’area è proprietaria per circa la metà del territorio; 25mila euro il costo fisso), e Wwf Oasi, non hanno perso tempo per individuare soluzioni gestionali di professionalità, competenza, passione per l’ambiente e per i suoi abitanti, necessarie al futuro dell’oasi. «Clamoroso – annota il Wwf – che le istituzioni rinuncino a sostenere un bene così importante per la collettività. Anche perché si stratta di risorse minime, il costo di qualche iniziativa pubblica o pubblicitaria, di cui si può fare a meno.

Ancora una volta a pagare è l’ambiente. Ci auguriamo che l’episodio sia solo una battuta d’arresto». Domani salterà l’appuntamento per l’inanellamento delle rondini che riprenderà regolarmente mercoledì 7 agosto, come assicura Silvia Ghignoli presidente del Centro guide Costa etrusca: «Confermati gli altri appuntamenti, domani “animali al tramonto” alle 18 a Orti Bottagone come, sabato, il trekking notturno a Bolgheri». Info e prenotazioni 389 9578763. Senza più cariche Wwf e per l’associazione Archeir (forte l’impegno per proteggere le rondini in Africa, dove vengono cacciate) Politi manterrà, dunque, rapporti di collaborazione per il censimento delle rondini.

Cecilia Cecchi – Il Tirreno 31.7.2013

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