La Val di Cornia piace agli escursionisti. Boom di prenotazioni per il trekking

E’ boom di escursionisti sui sentieri di Suvereto. Ogni fine settimana decine di persone si danno appuntamento sui percorsi della Val di Cornia. Non solo: si stanno muovendo i gruppi, le associazioni trekking e ad esempio nell’ultima domenica di febbraio a Suvereto c’erano oltre 120 escursionisti.

 

Il fenomeno ha ormai assunto una dimensione economica importante perché lungo gli oltre 80 chilometri della rete dei sentieri, ci sono agriturismi, locali, ristoranti che ogni fine settimana fanno il pieno o comunque hanno un buon numero di clienti. E poi ci sono le aziende vinicole, le botteghe dei prodotti tipici nel borgo medievale, tutto un sistema di agricoltura di qualità e di servizi di ristorazione e accoglienza che viene messo in moto. Un turismo invernale e in bassa stagione, un valore aggiunto alle consuete presenze estive, un flusso di visitatori che fa crescere Suvereto creando anche posti di lavoro.

Niente succede per caso: i percorsi sono stati ricostruiti dal punto di vista storico, poi ripuliti da un gruppo di appassionati guidati dal consigliere comunale Roberto Magazzini. Il sentiero degli antichi molini, le antiche vie vicinali, gli stradelli nei boschi hanno richiesto un duro lavoro. E’ stato necessario mettere insieme tutte le conoscenze e costruire poi una mappa che già è disponibile ad un solo euro a Suvereto (nelle edicole e negozi) e una guida che uscirà tra pochi giorni con tutte le descrizioni dei paesaggi e le loro storie.

«Non è stato facile – spiega Roberto Magazzini – ma siamo molto soddisfatti. E’ stato un impegno per Suvereto, ma anche per recuperare una memoria storica che è patrimonio di tutti. I luoghi da visitare sono belli, incontaminati. Ogni fine settimana abbiamo sempre più persone e associazioni trekking che vengono qui per percorrere i nostri sentieri. Si possono trovare tutte le informazioni sul sito Suveretotrekking.com.

Tra marzo, aprile e maggio abbiamo già diversi gruppi che faranno qui i fine settimana, è un beneficio per tutto il territorio anche in termini di lavoro. I sentieri sono anche un presidio, chi fa trekking è rispettoso della natura, c’è una cultura che sta crescendo, è un bel modo per mantenere vivi il bosco e gli ambienti collinari.
Vorrei ringraziare tutti, anche le aziende agricole e tutte quelle che ci hanno dato contributi fondamentali per le spese delle bacheche, segnali e vernici per tracciare i sentieri».

La Nazione 10.3.2017

http://www.suveretotrekking.com