L’Autostrada Tirrenica «è resuscitata»

L’Autostrada Tirrenica «è resuscitata»

Trovato l’accordo a Roma, esulta il viceministro Nencini: da Rosignano a Grosseto Sud sarà sull’Aurelia e senza pedaggio.

Cinquanta minuti per trovare l’accordo sfuggito in cinquanta anni. Tre i punti essenziali: in Toscana, l’autostrada Tirrenica sarà a pedaggio in un tratto breve e, comunque, mai per i residenti; da Rosignano a Grosseto sud il tracciato coinciderà con quello dell’Aurelia; il tratto fra Grosseto sud e Ansedonia, invece, verrà concordato fra Regione e Autostrade per l’Italia. Fra 15 giorni, il 27 marzo, nuovo appuntamento a Roma per capire dove passerà l’infrastruttura nel tratto più delicato (e contestato) della Toscana.

L’autostrada resuscitata
Attorno al tavolo, ci saranno i tecnici e i politici che si sono incontrati ieri al ministero delle Infrastrutture, ad eccezione di Nicola Zingaretti. Quello che il governatore del Lazio voleva sapere l’ha saputo: i 15-16 chilometri fra Tarquinia e Civitavecchia saranno terminati entro la fine dell’anno. Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, invece, dovrà tornare, con l’assessore ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli. Da Roma, infatti, porta a casa gli impegni di massima, quelli sui quali fino a ieri (quasi) nessuno scommetteva. Con l’eccezione del viceministro ai Trasporti, il toscano Riccardo Nencini: «A dicembre la Tirrenica era morta, spacciata. Ora siamo riusciti a resuscitarla. Il risultato è frutto della sinergia fra Palazzo Chigi, il ministero delle Infrastrutture, la Regione e, ovviamente, Sat».

Investimento da 1,5 miliardi
A favorire la ripresa della trattativa è stata la ridefizione degli assetti societari di Sat. Le questioni in sospeso sono state risolte. Autostrade per l’Italia, infatti, ha trovato l’accordo con i partner per l’acquisto delle quote che le hanno consentito di riprendere il controllo pressoché totale di Sat: acquisendo le azioni di Vianini (gruppo Caltagirone), Holcoa spa, di Salt e di Mps oggi detiene oltre il 98% del capitale sociale. E, quindi, può decidere liberamente se completare il corridoio tirrenico che, nelle mappe europee, è previsto dagli anni Sessanta. Ma che da Rosignano a Civitavecchia non è mai stato completato. L’investimento complessivo previsto per questa opera è di 1,4-1,5 miliardi, malgrado la sede stradale del tratto più lungo (Rosignano-Grosseto sud) esista già.

Tarquinia-Ansedonia
Il primo tratto da realizzare è quello da Tarquinia ad Ansedonia. Il progetto definitivo dovrebbe essere presentato al ministero delle Infrastrutture (e alla Regione) – annuncia Nencini – entro tre mesi a partire da Pasqua. Di fatto, dovrebbe essere consegnato per l’inizio di luglio. Ansedonia-Grosseto sud Prima di Pasqua, però, il 27 marzo Regione, ministero e Sat si incontreranno di nuovo a Roma per «la verifica progettuale del tratto fra Ansedonia e Grosseto sud». Questo è il tracciato più complesso di tutta la Tirrenica, per la delicatezza del territorio attraversato: qui i movimenti ambientalisti sono particolarmente ostili al passaggio dell’autostrada, ma Rossi è sicuro che potrà essere trovata una soluzione adeguata al paesaggio.

Grosseto-Rosignano
Meno complesso, invece, è il tracciato da Grosseto sud a Rosignano: di fatto coinciderà – confermano Rossi e Nencini – con la variante Aurelia. Avrà, però, «nuova pavimentazione e nuove piazzole. La manutenzione ordinaria e straordinaria, inoltre, saranno a carico di Società autostrade». Che, di fatto, realizza la Tirrenica per rispettare un impegno, più che per investimento.

Pedaggi
I tratti a pagamento, infatti, saranno davvero pochi. Infatti – conferma Nencini – l’accordo prevede che il pedaggiamento «scatterà con misure di tutela di vantaggio per i residenti da Civitavecchia ad Ansedonia». Invece da Grosseto sud a Rosignano il tratto non sarà proprio a pedaggio, una volta che sarà ultimato.

Appalti nel 2016
«Per quello che ci riguarda – sottolinea Rossi – i progetti devono essere consegnati entro fine anno e nel 2016 devono partire gli appalti. Il 27 marzo, comunque, andremo a effettuare l’ulteriore verifica per il tracciato fra Ansedonia e Grosseto. Quella sarà l’occasione della verifica definitiva». Inoltre – prosegue Rossi – il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi «dice di essere disposto a metterci la faccia su questa intesa. Considerando che all’incontro ha partecipato pure l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, l’ingegner Giovanni Castellucci, non posso certo dire che si sia trattato di una riunione formale. Le parole dette sono state chiare. Ora verificheremo meglio i fatti».

 Ilaria Bonuccelli – Il Tirreno 12.3.2015

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