LETTERA APERTA DEL COMITATO AL SINDACO DI CAMPIGLIA : 12 domande dopo due convegni e una seduta di Consiglio Comunale

Egr. Sig. Sindaco Dr. On. Silvia Velo

Durante il Consiglio Comunale del 28-01-2008,  Lei ed altri Consiglieri in sintesi hanno sostenuto che i partiti ed i Comitati che si rivolgono alla stampa per sollevare i problemi delle Cave di Campiglia, lo fanno per farsi pubblicità, per fare confusione e per non affrontare i problemi nelle sedi istituzionali. Queste affermazioni fanno sorgere spontanee quattro domande :

1)Lei ritiene che rivolgersi alla stampa per dare voce a problemi sui quali vi sia dissenso dalle posizione della Amministrazione sia fare confusione perché la stampa non è affidabile nel fornire  notizie vere o perché dà spazio a posizioni non condivise dall’Amministrazione ?

2)Nel sostenere che i dibattiti si devono fare solo nelle sedi istituzionali, si rende conto che poichè queste (consigli comunali, consigli di circoscrizione, ecc.) sono di esclusiva gestione  Sua e del Consiglio comunale e che il cittadino o i comitati non hanno poteri in merito, Lei pretende che i cittadini e comitati si possano esprimere  solo quando Lei o  il Consiglio lo ritengono opportuno ?

3)Lei si rende conto che da quando si è aperto il dibattito sulla gestione del paesaggio (R.T.A.  e Cave), cioè da più di sette mesi, Lei si è guardata bene dal promuovere  alcun incontro pubblico durante il quale il Comitato fosse invitato e potesse porre a chi di dovere, domande precise ed ottenerne risposte documentate  e non solo discorsi generici?

4)Perché non ha ritenuto importante comunicare chiaramente che già cinque mesi fa nell’incontro con il Ministro dei Beni Culturali fu ritenuto indispensabile predisporre un vincolo paesaggistico su un’area ben più ampia di quella destinata alla lottizzazione Borgo Novo, riconoscendo così la  correttezza delle ragioni del Comitato ?

Sempre durante lo stesso Consiglio Comunale abbiamo potuto assistere ad un’ assoluta indeterminatezza su alcuni dati. Un consigliere ha indicato in due milioni di metri cubi il materiale estratto dalle cave, un altro ha parlato di quattro milioni di metri cubi, un altro ancora ha detto che alle acciaierie di Piombino non va più del 25% del calcare estratto. C’è chi metteva in dubbio che nel 2018 le cave potessero chiudere perché le acciaierie avranno sempre più bisogno di materiale visti i programmi di sviluppo, Lei ha escluso che vi potessero essere prolungamenti alla data di scadenza fissata, senza spiegare per quale ragione, visto che le proroghe vi sono già state, non dovrebbero essercene altre. Tutta questa indeterminatezza porta ad altre due domande :

5)Come è possibile che neanche i rappresentati dei cittadini residenti abbiano a disposizione alcun dato certo almeno sui numeri, e tuttavia prendano decisioni di così vasta portata ?

6)Perché, così come ha chiesto al Dott. Sbrilli di fornire dati puntuali sul problema e futuro del Gowett, non fa fornire dalle acciaierie di Piombino dati certi sulle quantità attuali del calcare utilizzato e sugli scenari futuri e dalla SALES dati certi sul materiale cavato e sulla sua destinazione definitiva , in modo che Consiglio, cittadini e comitati possano discutere non solo per sentito dire?

Passando poi al tema della R.T.A. vorrei sottolineare le conclusioni diametralmente opposte alle quali sono giunti il Convegno Nazionale di Grosseto sul tema delle nuove forme di abusivismo edilizio ( false R.T.A. e C.V.A.) ed il Convegno di Campiglia Marittima che ha affrontato il tema delle R.T.A. in generale e quella di Borgo Novo in particolare. In questa sede, dove per altro il programmato dibattito non è mai avvenuto, si è concluso che i Notai nulla possono al momento del Rogito per impedire cessioni che celano forme di Lottizzazione abusiva, che il Catasto rispetta norme del 1939 e che si limita a trascrivere quello che gli viene detto senza potere inserire le R.T.A. e C.A.V. nella categoria degli alberghi, che il Comune potrà vigilare solo a costruzione avvenuta . Dal Convegno di Grosseto è invece emerso che in una Lottizzazione abusiva, come sono le R.T.A.  e le C.V.A. fasulle, vi sono vari momenti di controllo preventivo che è possibile esercitare a livello Comunale, a livello contrattuale e a livello fiscale. Le faccio presente che queste affermazioni non venivano da comitati che vogliono fare confusione, da politici in cerca di pubblicità o da altri personaggi un poco “inaffidabili”, ma dalla Guardia di Finanza e dagli Uffici legali di importanti Comuni. Queste contraddizioni che Lei stessa avrà sicuramente potuto analizzare grazie ad eventuali rappresentanti del Comune di Campiglia Marittima presenti a Grosseto, ci portano a porre altre sei domande :

7)Perché , come ha suggerito a suo tempo il Comitato e recentemente la Guardia di Finanza , non viene richiesto ai Lottizzanti di Borgo Novo di presentare un dettagliato studio di tipo finanziario ed aziendale che illustri il numero dei nuovi posti di lavoro, l’insieme dei costi di costruzione , di ammortamento, di manutenzione , di gestione, che dimostri cioè che la struttura è un’azienda in grado di dare utili, che non vi sono trattamenti speciali con prezzi fuori mercato per gli acquirenti delle quote e che dimostri quindi che effettivamente Borgo Novo è un albergo e non una lottizzazione abusiva?

8)Perché , vista una recente sentenza della Corte di Cassazione che sancisce la possibilità del verificarsi di “Lottizzazione abusiva negoziale” già  nella fase della stipula dei compromessi, non provvede a fare verificare che in questi atti non appaiano clausole o formulazioni che rivelino  la  volontà di non realizzare un albergo ?

9)Premesso che il Comitato ha inviato al Comune tre quesiti, a due dei quali non si è mai avuta risposta, e al terzo dei quali sono state date risposte prive di fondamento che mettono in evidenza errori tali da poter inficiare la legittimità della approvazione di Borgo Novo, perché, in sede di riapprovazione della Lottizzazione, il Comune non potrà inserire il Piano Aziendale tra i documenti allegati alla Convenzione e richiedere una fideiussione a garanzia del fatto che sarà effettivamente realizzato un albergo?

10)Perché non approfondisce e verifica la posizione illustrata dal Presidente dell’Ordine dei Notai di Livorno circa la impossibilità da parte dei Notai di rifiutarsi di fare il Rogito, alla luce della interpretazione diametralmente opposta illustrata al Convegno di Grosseto circa una ancora maggiore responsabilità dei Notai nel verificare la presenza di lottizzazione abusiva, visto che da parte loro non vi è più l’obbligo di trasmettere gli atti di compravendita al Comune ?

11)Perché non evidenzia , nel caso di confisca della struttura realizzata perché non albergo, che il Comune si troverebbe ad dovere affrontare spese rilevantissime, visto che dovrebbe fare demolire le opere e ripristinare  lo stato originario dei luoghi o in alternativa, acquisirle al demanio pubblico con l’obbligo di destinarle a scopi sociali, con la conseguenza di vedere comunque distrutta una porzione preziosa di paesaggio e di trovarsi  a sostenere rilevanti spese di gestione e manutenzione?

12)Perché anche per questo argomento, non provvede a organizzare il momento istituzionale che dovrebbe essere, a Suo dire, l’unico momento legittimo per confrontarsi, in modo che tutti possano avere quelle risposte motivate che credo sia un diritto ricevere ed un dovere dare, prima di correre il rischio di vedere  distrutta una parte molto importante del paesaggio, non per un interesse collettivo, ma per soddisfare interessi esclusivamente privati?

Restiamo in attesa delle risposte che gentilmente riterrà opportuno dare, ma poiché ad oggi nessun nostro documento ha ricevuto neppure cenno di ricevimento, ci affideremo ancora ai quotidiani sperando che vogliano dare spazio anche alla nostra voce:

COMITATO PER CAMPIGLIA

Campiglia Marittima 11-02-2008

 

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