Lo scherzetto dei progetti per Rimigliano costa cifre astronomiche

Eccola la determina numero 864 del 6 dicembre scorso ed attualmente in pubblicazione all’Albo del Comune: parla degli Incentivi per la Pianificazione Piano strutturale e regolamento urbanistico Rimigliano. Leggendo la determina, non solo si apprende quanto viene erogato, quale «Incentivo» ai tecnici e dipendenti comunali ma, di riflesso, anche e soprattutto quanto ammontano le «notule» dei professionisti esterni incaricati della redazione della Variante (progettazione) in questione. Infatti su queste notule viene poi calcolata, seguendo le procedure legislative in materia, anche la quota per il responsabile del procedimento (dirigente).

COSÌ si viene a sapere che l’ammontare delle notule dei professionisti incaricati della redazione della Variante al Piano Strutturale per i sottosistemi A1 ed A2 Rimigliano è di euro 167.678 lordi ed Euro 136.991 al netto dell’iva e Cnpaia e, la somma di complessive 5.620,42 ai tecnici e dipendenti comunali così ripartite: Responsabile del procedimento: euro 3.287, 78 e 832,64 (50%) ; mentre a due tecnici : euro 750 (50%). Le somme, legittimamente sborsate sono significative se si pensa ad una «variante» di un piano regolatore già precedentemente approvato e quindi con i suoi «costi» di realizzazione già a suo tempo sostenuti ai quali vengono ora aggiunti questi con ulteriori incarichi esterni. Nel Comune di San Vincenzo, nonostante figurino nell’organico dirigenti (4 oltre al segretario generale) e tecnici con incarichi funzionali, si ricorre sistematicamente a studi specializzati con ulteriori aggravi che poi, alla fine, ricadono sui cittadini tutti.

La Nazione 2.2.2011

«Il piano di Rimigliano è stato pagato da tutti» Lera contesta le spese del Comune

Davide Lera, leader della lista civica d’opposizione “San Vincenzo per tutti”, critica quello che definisce «l’affaire Rimigliano». Lera critica in particolare le spese sostenute dal Comune per il piano della Tenuta. «Si cominciano già a vedere – afferma Lera – le prime crepe dell’ “affaire Rimigliano”. Giunge solo ora, sebbene la nostra amministrazione lo sapesse già, la bella impresa di definire le potenzialità edilizie di Rimigliano con un costo, in termini di spese dirette, di circa 170.000 euro».

Secondo Lera, l’unico beneficiario di quest’operazione è la proprietà della tenuta «che

– prosegue l’avvocato – a poco a poco si è vista sgravata di tutti gli oneri che nel tempo le erano stati attribuiti e che, progressivamente, sono scomparsi».

Secondo il capogruppo di “San Vincenzo per tutti” «a fronte della cessione di un po’ di ettari di terreno, cessione di cui nessuno sentiva la necessità e che determinerà, a carico pubblico, nuovi oneri economici a titolo di gestione e manutenzione, si è speso il denaro di tutti per avallare una operazione meramente immobiliare, che nonostante le affermazioni di facciata non ha alcuna ricaduta in termini di interesse pubblico. Purtroppo – afferma Lera – questa è solo la prima puntata di un film che vedrà altri simili episodi e che saremo costretti a subire nel nome di una partecipazione di facciata e di interessi estranei ai più». (p.f.)

Il Tirreno 5.2.2011

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