L’ultima maratona del signor No

La lunga lotta di Bertini, dell’opposizione di sinistra. Sconfitto ma non si arrende

Il consiglio comunale in cui l’amministrazione di S. Vincenzo ha approvato a maggioranza il piano per la tenuta di Rimigliano è finito. L’impressione, però, è che nella sala della Torre medievale risuoni ancora l’eco della voce di Nicola Bertini – capogruppo del Forum, la lista civica d’opposizione di sinistra – udita quasi costantemente nelle 7 ore della seduta. Arroccato e inamovibile sulle sue posizioni «ostinate e contrarie», dopo aver aperto il consiglio con una disquisizione di circa due ore.

Un intervento-fiume in cui ha provato a smontare, punto per punto, i 101 segmenti in cui erano suddivise le controdeduzioni del Comune alle osservazioni presentate al piano. L’annosa e complicata vicenda della tenuta ex Parmalat è stata, per quasi la totalità del suo tragitto, la storia della lotta di un uomo solo, più o meno contro tutti. E, viste le perplessità espresse dalla Regione sul piano, non è detta l’ultima parola.

Dura da otto anni la lotta di Bertini per la tutela di un territorio di 540 ettari in cui si prevede la costruzione di 120 seconde case e un albergo. «Molti mi chiedono – afferma – se io abbia qualche interesse in gioco a Rimigliano. Mi viene da ridere, ma d’altronde è questo il modo di pensare, vista la politica attuale. Io rispondo sì. Rimigliano la sento mia. Il mio interesse è quello che dovrebbero avere tutti i cittadini. So che qualcuno mi definisce “signor no”, ma in tutti questi anni abbiamo fatto sempre delle controproposte, peraltro accolte con fastidio dalla maggioranza, la vera “signora no”. Io amo la mia terra. E vorrei che la si rispettasse».

Otto anni di lotte sembrano roba da politico navigato. Ma Nicola Bertini ha appena 29 anni (li compirà il prossimo 12 novembre) ed è già stato due volte candidato sindaco, uscendo sconfitto in entrambe le occasioni dall’attuale sindaco Pd Michele Biagi. Laureato in storia all’università di Pisa, è nato e vive a San Vincenzo. Fidanzato da 10 anni con Margherita, con la quale convive da poco in una casa affittata a San Carlo, è figlio di un ferroviere e di una impiegata dell’Enel. Bertini ha lavorato fino al 15 settembre, quando è scaduto il suo contratto, come educatore, in una comunità per minori. «Sono un precario», dice.
È entrato in politica nel 2003, quando, insieme ad altri, ha dato vita al Forum di centrosinistra.
Segretario di Rifondazione comunista a San Vincenzo dal 2007 al 2009, passa il suo tempo libero fra letture, scacchi, olivicoltura e micologia, e a coltivare la poca terra di proprietà del padre. «Ma la mia più grande passione – dice – è fare passeggiate in bicicletta».

La sua preparazione in differenti materie è riconosciuta anche dalla maggioranza. «Da quando sono consigliere – sostiene – sento l’obbligo di informarmi su ciò che dovrò trattare. Ad esempio, se non sai di urbanistica, in un comune come San Vincenzo, che basa tutto su di essa e sull’edilizia, beh, c’è poco da fare».

Bertini ha deciso che non si ripresenterà alle prossime elezioni: «È tempo di dare spazio a persone nuove. La proposta politica del Forum proseguirà e io darò il mio contribuito».
Le sue battaglie contro il nuovo porto turistico e, in generale, sull’assetto del territorio, sono terminate con sconfitte.
«Ma mi rimane – dice – l’orgoglio di averci provato, e il rimpianto e la frustrazione per non esserci riuscito». Bertini però lotterà ancora. Su cosa? Ancora su Rimigliano. Non si è arreso. E ha indetto un’assemblea per venerdì.
PAOLO FEDERIGHI – Il Tirreno 5.10.2011