Lumiere, una centralina per misurare le polveri della cava di Monte Valerio

Due fronti. Verificare il rispetto delle prescrizioni. Valutare l’installazione di una centralina per il monitoraggio delle polveri aerodisperse. Accade a Lumiere dove la convivenza tra residenti e la vicina cava di Monte Valerio è tutt’altro che semplice.

Nel corso del 2019 al Comune di Campiglia Marittima sono state recapitate più di una segnalazione e degli esposti da parte di residenti a Lumiere per segnalare l’anomala produzione di polveri aerodisperse nel passaggio dei mezzi della cava di Monte Valerio. Sono seguiti incontri con i cittadini e sopralluoghi alla cava che è gestita da Sales Spa.

Ma anche gli atti emanati dalla Regione Toscana di richiamo all’azienda al rispetto delle prescrizioni date al rilascio dell’Autorizzazione unica ambientale (Aua), ovvero il corretto comportamento che l’azienda deve tenere per l’esercizio dell’attività estrattiva, decreto dirigenziale di Aua della Regione Toscana numero 11660 del 17 luglio 2018. Il tutto in scia alle verifiche dei tecnici Arpat che avevano messo in luce alcune mancanze da parte di Sales Spa. In particolare, nell’area dei piazzali era stata verificata la mancanza di bagnatura delle gomme per i mezzi in entrata e per quelli in uscita e l’impianto di lavaggio ruote installato non era funzionante.

All’interno dell’impianto è stato osservato che i mezzi, procedendo a velocità presumibilmente superiori a quelle previste in autorizzazione (10Km/h), determinavano il sollevamento di una notevole quantità di polvere. Tutti aspetti su cui l’azienda è intervenuta alla vigilia della scorsa estate.«È stato istituito un tavolo tecnico per tenere monitorata la situazione di Lumiere a cui partecipano con il Comune di Campiglia, Regione Toscana, Arpat e Azienda sanitaria Toscana Nord ovest _ dice la sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati _. Ed è in questo ambito che verranno fatte le dovute valutazioni sull’utilità per dare risposta ai cittadini dell’installazione di una centralina di rilevamento delle polveri aereosospese PM10 e PM2,5». Che aggiunge: «Stiamo lavorando per minimizzare il disagio dell’abitato di Lumiere dovuto alla vicinanza della cava, controllando con più attenzione e solerzia».

L’attività di predisposizione dei necessari atti al monitoraggio prosegue. È del 3 marzo la determina del settore Assetto del territorio del Comune di Campiglia per l’affidamento al Centro regionale Tutela della qualità dell’aria di Arpat area vasta Costa di una campagna di rilevamento delle polveri a fronte di una spesa di 8.900 euro. Alla cifra con il gestore del servizio elettrico dovranno essere aggiunti i costi di allaccio e di consumo. Nell’eventualità di dare corso al rilevamento tra Comune e Arpat dovrà essere stipulata un’apposita convenzione.

M.M. Il Tirreno 19.3.2019