«Ma se San Vincenzo è una colata di cemento perché il professor Settis ci ha preso casa?»

Livio Cristiani critica l’ex direttore della Normale
Livio Cristiani, noto agente immobiliare, iscritto al PD, esperto di urbanistica, interviene in merito alla «questione» che vede coinvolgere la ex Tenuta di Rimigliano. «Fa bene il sindaco di San Vincenzo ad approvare in tempi brevi il piano della tenuta di Rimigliano. già dibattuto a partire da quella redatta nell’ambito del piano strutturale del 1998, che vide, tra l’altro, una pungente diatriba tra il sindaco Roventini ed il presidente della giunta provinciale Frontera». «Occorre portare a sintesi il confronto, anche con la Regione, facendo esercizio di coerenza che corrisponde ad un dovere morale verso che ha investito somme ingenti confidando in una decisione in tempi ragionevoli; quasi otto anni non rappresentano un tempo ragionevole. L’intervento è contenuto nel programma sul quale Biagi è stato eletto due volte con un consenso invidiabile».

Livio Cristiani continua: «nutro un profondo rispetto per le opposizioni, così come per i comitati ed i vari luminari che emergono ogni qual volta c’è una iniziativa di un qualche interesse; tuttavia, avverto, nei loro interventi, la sensazione di una volontà di conservazione e di immobilismo, più che di tutela, e scorgo, soprattutto nei comitati composti anche da turisti, una visione del territorio e del suo assetto fortemente legata alle vacanze…». L’agente immobiliare, spezza una lancia in favore degli amministratori quando dice «…di non offendere se affermo come i nostri amministratori, seppur non infallibili, dispongono di orizzonti più vasti, che corrispondono anche alle ragioni di chi vive stabilmente sul territorio».

Occorre formulare delle proposte, -dice in sintesi- capaci di creare economia, per fronteggiare il vortice della crisi, ogni iniziativa abbisogna delle tre sostenibilità fondamentali: ambientale, sociale, economica. «Rilevo che quella economica viene spesso assimilata alla speculazione, facendo leva sui contenuti espressi dalle altre due efficacemente enfatizzati; credo che un percorso di questa natura non porti da nessuna parte, salvo, talvolta, allo stravolgimento della realtà. A tacer d’altro, ho letto su una testata nazionale che a Rimigliano sorgeranno 180 ville.
Chi ha scritto questo non conosceva l’argomento ed ha fuorviato l’ignaro lettore. Ciò vale anche quando vengono citati dei personaggi con il loro prestigioso titolo accademico, sottacendo che si tratta di esponenti dello schieramento di opposizione, o quando si confonde la tenuta di Rimigliano con il parco pubblico di Rimigliano…»

Poi, Livio Cristiani, chiama in causa il professor Salvatore Settis con due domande: La prima è se non sente il bisogno di fare esercizio di metanoia per le affermazioni sul sindaco Biagi: vorrei ricordare che si tratta di un’Istituzione, ma ancor prima di una persona capace e perbene. Forse si è trattato di una incredibile caduta di stile, a dir poco deludente, tenuto conto che il Professore è persona di grande cultura ed ha ricoperto incarichi pubblici prestigiosi: la seconda è perchè ha scelto di abitare stabilmente a San Vincenzo, visto che quando ha acquistato la sua abitazione, la colata di cemento della nuova Marina di San Vincenzo c’era già, così come tutto il patrimonio edilizio esistente, che egli critica costantemente, insieme con le iniziative a venire».
p.b. La Nazione 23.8.2011

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4 pensieri su “«Ma se San Vincenzo è una colata di cemento perché il professor Settis ci ha preso casa?»

  1. non c’è male. almeno alla fine rispondendo a settis il noto immobiliarista che ha fortemente collaborato a costruire lo sviluppo di san vincenzo ammette che il cemento c’era già da tempo. certo che meglio di lui non lo sa nessuno visto che per anni la vera classe dirigente del paese era proprio costituita dalle agenzia immobiliari

  2. questa gente ha perso la ragione . Già era sospetto che molti che si dichiarano PD e molte delle loro mogli abbiano agenzie immobiliari e facciano lucrosi affari sulla cementificazione del territorio ( e questo la dice lunga su come si è ridotto il PD ), ma in questo patetico sfogo ci sono veramente due cose incredibili :
    si morde la mano che ha dato il pane e NON SI CONTESTA NEMMENO UNA PAROLA DELLA TRUFFA che alcuni hanno messo in luce.
    Perché ? o ci si è o ci si fa.

  3. che un agente immobiliare difenda il cemento mi pare normale, anche se non sono accetabili toni gretti e leghisti come quelli usati dal Cristiani. La cosa più preoccupante è l’identificazione del pd col partito degli immobiliaristi e degli affaristi che trapela dall’articolo, che addirittura parla di ‘dovere morale’ verso il privato (meglio se sostenitore del pd anche lui). In che mani.

  4. hops !
    la testata nazionale si è sbagliata davvero ! a Rimigliano non sorgeranno 180 ville , ma solo 180 squallidi appartamenti!
    Signor Cristiani perché non confuta i numeri della truffa dei metriquadri lievitati ? nessuno finora ha contraddetto questo punto che mi sembra molto importante !!

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