Monte Calvi, Monte Valerio: “Ma io so’ io… e voi non siete un c…o! »

Monte Calvi, Monte Valerio: “Ma io so’ io… e voi non siete un c…o! »

Cosa non vogliono fa sapere il Comune e i proprietari delle cave?

Dopo uno studio e un convegno fatto nel 2008 sulla cava di Monte Calvi e un altro nel 2009 su quella di Monte Valerio, dopo anni di polemiche, di dibattiti, di promesse non mantenute, di formazione di tavoli di approfondimento e confronto sul tema cave e ricadute sulle componenti economiche della Val di Cornia, dopo innumerevoli inviti all’amministrazione, mai raccolti, di farsi riconoscere dalla Regione come area critica sul tema dello scavo degli inerti e sul tema del riuso degli scarti di lavorazione delle acciaierie, il Comitato per Campiglia ritiene indispensabile fare il punto della situazione e verificare cosa è accaduto in questi anni e quanto dei  piani di coltivazione originari è stato attuato e quanto disatteso in particolare per quanto riguarda le opere di ripristino del paesaggio, visto che tra due anni per Monte Calvi e tra quattro anni per Monte Valerio avverrà la scadenza delle concessioni in essere.

Monte Valerio

Questa esigenza è ancora più forte alla luce delle richieste più o meno recenti che SALES spa, CAVE DI CAMPIGLIA spa e SOLVAY spa (per quello che riguarda San Vincenzo), hanno fatto alla Provincia e al Comune di Campiglia.

Richieste che non sono state accolte non per mancanza di volontà politica ma solo per una momentanea impossibilità procedurale. Basti pensare che in fase di formazione del Piano Provinciale delle attività estrattive del 2014 le tre società richiesero di ampliare i confini di risorse e giacimenti di decine e decine di ettari fino a quasi raddoppiare le attuali superfici. Un caso emblematico fu Cave di Campiglia che chiese di ampliare di 55 Ha l’area attualmente di 30 Ha, alla faccia delle lettere d’intenti del 2002 firmate da Comuni, Provincia e Regione, di ridurre l’estrazione di materiali vergini, impegni che si sono rilevati vere e proprie prese in giro dei cittadini della Val di Cornia.

Se poi si pensa che sempre Cave di Campiglia nel 2015 ha chiesto una variate urbanistica di anticipazione al Comune di Campiglia per scavare dal 2018 al 2043 30.000.000 di mc. di calcare, quando dal 2002 al 2014 ne ha scavato mc. 4.500.000, ci rendiamo conto delle vere probabili modifiche del territorio in barba alle chiacchere sul turismo, sull’agricoltura di qualità e sulla tutela di un  paesaggio nel quale Monte Valerio, Monte Calvi e San Carlo in gran parte scompariranno insieme a tutto il patrimonio naturale di quei luoghi.

Monte-Valerio-oggi   Monte-Valerio-domani

Per potere riprendere studi e approfondimenti sulle Cave del Campigliese, il Comitato ha chiesto di prendere visione degli atti pubblici riguardanti i piani di coltivazione.  Dopo un mese ci è stato risposto che si può vedere il piano di Monte Calvi ma non averne copie perché la proprietà non trova giustificata la richiesta. Dopo due mesi non abbiamo avuto alcuna risposta per quanto riguarda il Piano di Monte Valerio il che equivale secondo la legge 241/90, ad un rifiuto non motivato.

Per tutelare il diritto dei cittadini all’accesso agli atti e alla trasparenza , il Comitato ha fatto ricorso al Difensore Civico della Regione Toscana.

A parte il risultato finale, questi dinieghi fanno parte dell’annosa brutta storia del Comune di Campiglia che si è sempre rigidamente opposto a qualsiasi trasparenza. Infatti grazie ai pareri del Dirigente e del Segretario Comunale, il Comune di Campiglia è l’unico tra quelli della Val di Cornia che ha eretto sui suoi atti una cortina di nebbia così fitta e impenetrabile che impedisce di vedere quel che succede dietro le quinte se non, forse, un cartello con la scritta “MA IO SO` IO E VOI NON SIETE UN C…O “ come pare dicesse il Marchese Del Grillo.

Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi

Sulla stampa:

La Nazione 19.6.2016:

nazione 19.6

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2 pensieri su “Monte Calvi, Monte Valerio: “Ma io so’ io… e voi non siete un c…o! »

  1. Buongiorno.
    E’ già un disatro ecologico! E’ già cambiato il microclima se dovesse essere “spianato” addio Val Di Cornia come la conosciamo oggi con tutte le conseguenze del caso dall’agricoltura al turismo ecc.
    Ogni 10 metri di quota cottispondono ad 1 atmosfera … lo capite il senso? avremo venti differenti nella vallata, basta un briciolo di attenzione: quando a Venturina c’è il sole a San Vincenzo è nuvolo e dopo il tunnel piove ….
    Inoltre la conformazione geologica ha creato una sorta di canale tra noi e l’Isola D’Elba, un “tubo venturi” che pulisce l’aria (oltre che il mare) dagli inquinanti di Piombino, se le correnti aeree trovano un’altro percorso ….
    Monte Valerio NON DEVE ASSOLUTAMENTE essere abbattuto anzi deve essere riportato alla quota originale (almeno la sua cresta) poi discutiamo se scavare sui fianchi …
    “GIU’ LE MANI DA MONTE VALERIO!”.
    Purtroppo l’incompetenza il menefreghismo la presunzione ed il malaffare regnano sovrani anche quì da noi … non importa andare a Napoli o a Roma (non me ne vogliano gli amici napoletani e romani!).

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