Il “Tavolino rovesciato” sarà radoppiato!
È stata da poco avviata una variante al regolamento urbanistico per l’azienda Monte Solaio: la finalità è il completamento edilizio della struttura alberghiera per integrare l’offerta ricettiva. In pratica si tratta del raddoppio della struttura.
Con quest’adeguamento normativo, il cui procedimento è stato avviato (con delibera del consiglio comunale) nel dicembre scorso, gli sono stati assegnati 400 metri quadrati da utilizzare per servizi accessori all’attività: è prevista, infatti, la realizzazione di una sala convegni e di una chiesina, con spazi quindi da utilizzare per eventi e cerimonie religiose. Quando la variante verrà approvata, sarà rilasciato il permesso di costruire. Si tratta della seconda variante urbanistica che interessa l’azienda agricola di Monte Solaio (che produce vino e olio): la prima nel 2016, per altri 400 metri quadrati di superficie.
La tenuta di Monte Solaio si estende sull’omonimo pendio alle porte del capoluogo. Originariamente era un’antica casa di caccia costruita sul finire del secolo diciassettesimo, che poi fu totalmente smantellata e, sopra le sue rovine, un secolo dopo fu edificato Castello Bonaria, più conosciuto come “tavolino rovesciato”.
Negli anni scorsi l’attuale proprietà ha effettuato la ristrutturazione di tutto il fabbricato esistente per la realizzazione dell’albergo, dopo aver partecipato a un bando che il Comune aveva indetto per l’assegnazione di posti letto, circa 35, previsti dal regolamento urbanistico.
Contemporaneamente, come ci ha spiegato la sindaca Soffritti, in Comune arriva la proposta di un piano di miglioramento aziendale grazie al quale è stata creata la cantina. Poi, nel 2016, dall’azienda è stato presentato un progetto che l’amministrazione comunale ha accolto facendo un’apposita variante urbanistica, che ha assegnato 400 metri quadrati di superficie per incrementare la dotazione di servizi connessi all’attività turistica: con l’approvazione di questa prima variante è arrivato il permesso di costruire per realizzare un’area di ristorazione e il centro benessere (con una piscina coperta e una scoperta).
I lavori relativi a questo ampliamento sono tuttora in corso. «Penso che sia un progetto molto curato – ci ha detto la sindaca Rossana Soffritti -, e che può in qualche modo valorizzare la ricettività intorno a Campiglia. Si tratta di un recupero e di un investimento ingente, e credo che sarà una ricettività di altissima qualità».
Annalisa Mastellone – Il Tirreno 1.2.2018