Monte Valerio, proroga di tre anni per la cava Sales

Monte Valerio, proroga di tre anni per la cava Sales

Rilasciata dal Comune l’autorizzazione alla società per completare l’estrazione di poco meno di 3 milioni di metri cubi di materiale.

Altri tre anni per mettersi in pari. È la proroga concessa dal Comune di Campiglia Marittima a Sales Spa per completare l’estrazione dei volumi di materiale autorizzati nella cava di Monte Valerio sulla base del progetto approvato nel 2000. Poco meno di 3 milioni di metri cubi, in larga parte destinati a diventare massi da scogliera.

L’autorizzazione comunale è del 7 novembre: Sales potrà continuare a coltivare fino al 10 marzo 2023, rispetto alla scadenza fissata al 10 marzo 2020. Il provvedimento arriva sulla scorta della richiesta di Sales che motiva il rallentamento dell’attività di cava per la crisi economica del settore dell’edilizia e delle opere infrastrutturali. Tra l’altro, la società sta procedendo alla definizione di un nuovo progetto di coltivazione e del relativo procedimento di valutazione di impatto ambientale di competenza regionale per proseguire l’attività estrattiva nel sito di Monte Valerio.

Sulla base delle dichiarazione prodotte annualmente da Sales dall’anno del rilascio dell’autorizzazione alla fine del 2018 i quantitativi estratti ammontano a 5.103.028,92 metri cubi. Perciò rispetto agli 8.056.054 metri cubi previsti ne restano da cavare altri 2.953.025,08 metri cubi. E secondo quanto dichiarato dalla società all’ufficio Assetto del territorio del Comune di Campiglia Marittima derivano 130mila metri cubi (mc) dalla fase 2 a quota 204 metri sul livello sul mare (mt slm), 560mila mc di fase 3 a quota 188 mt slm e 2.260.000 mc di fase 4 a quota 164 mt sul livello del mare.

Inoltre, così come nel 2014 è stata autorizzata la coltivazione con gradoni provvisori di altezza 16 metri nelle fasi 2 e 3 del progetto estrattivo, per la fornitura di materiali di grossa pezzatura nell’ambito dei lavori aggiudicati alla Sales per l’ampliamento del porto di Piombino, si prevede di fare altrettanto per la fase 4 al fine di massimizzare la produzione di grandi massi da scogliera per poi tornare a una riprofilatura finale dei gradoni a 8 metri, come da progetto autorizzato.

Nel provvedimento si sottolinea che entro sei mesi dalla scadenza della proroga “qualora non fosse rilasciata la nuova autorizzazione o, per qualsiasi ragione, non sussistessero le condizioni per il rilascio – si legge nell’autorizzazione -, e non fossero completati i lavori di coltivazione, la società esercente dovrà presentare apposito progetto di ripristino ambientale sia della parte in coltivazione sopra quota 164 metri slm sia nella parte inferiore della cava”. Inoltre, a garanzia degli obblighi assunti è chiesto a Sales di mantenere la polizza fideiussoria assicurativa rilasciata da Ass. AR Srl il 27 ottobre 1999 per l’importo di 619.748,28 euro.

Manolo Morandini – Il Tirreno 14.11.2019

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