Muro di piazza Gallistru: gli architetti progettisti replicano al presidente del Comitato per Campiglia

L’affermazione dell’identità architettonica; il muro di piazza Gallistru a Campiglia
L’opinione espressa dal presidente del Comitato per Campiglia, Alberto Primi, in merito al progetto del “muro sul piazzone”, a nostro avviso, può trovare giustificazione solo nella conoscenza sommaria sia dell’insieme costruito antico sia di quanto di nuovo è stato fatto.
Dal momento che la critica viene espressa da chi presiede un Comitato, in virtù del fatto che “vox populi, vox dei”, riteniamo doveroso tentare una replica per correggere, quantomeno, le inesattezze che non hanno corrispondenza nella realtà dei fatti.

L’affermazione «muro insignificante» è alquanto “avventata” soprattutto visto che deriva da una interpretazione dell’oggetto legata a valutazioni esclusivamente di tipo “estetico”.
L’aver riconosciuto il muro come «insignificante per tessitura, per tipo di materiali usati e per le numerose rappezzature ben visibili» conferma come le stratificazioni storiche legate alle diverse epoche che si sono susseguite contrassegnandone l’evoluzione costruttiva, non siano valori aggiunti da salvaguardare indipendentemente da ogni giudizio o preferenza di natura storica o estetica, ma quasi un fattore deterrente.

Certo è che non siamo dinanzi alla tessitura “ordinata” delle mura lorenesi, se queste possono essere prese come esempio di cortina, ma è anche vero che è proprio nelle tessiture apparentemente incerte e sommarie che risiede la valenza e la “bellezza” dei molteplici apparecchi murari presenti ed ammirati in terra Toscana.

Premesso ciò, in risposta al presunto «richiamo dei coronamenti terminali dei parapetti delle fortezze medicee» è doveroso precisare che i suddetti coronamenti non erano certo eseguiti con «mattoni appiccicati ad un getto di cemento armato» così come non è stato fatto nel caso in questione; sia il supporto al coronamento che la malta di allettamento degli elementi in laterizio, sono stati realizzati con pozzolana romana grezza e calce aerea, materiali ben conosciuti anche in epoca medicea poiché acquisiti direttamente dalle tecniche costruttive adottate in epoca romana.

Riteniamo inutile replicare sull’affermazione che sancisce il nuovo inserimento come «risultato modesto» al livello architettonico poiché l’architettura, da sempre, non è materia che unisce i pareri ma, al contrario e fortunatamente, li divide.

Per concludere, teniamo a puntualizzare che l’intervento, peraltro non ancora ultimato, già prevede la messa in opera di presidi atti a garantire la sicurezza di chi usufruisce del giardino.

Stefania Franceschi
Leonardo Germani

Il muro del Piazzone : – (   Comunicato  7.8.2011

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