Non condividiamo le osservazioni di Vito Bartalesi sulle Cave. Ecco perché

Non condividiamo le osservazioni di Vito Bartalesi sulle Cave. Ecco perché

Dalla stampa il Comitato per Campiglia ha conosciuto la proposta fatta dal Sig. Vito Bartalesi a nome de PD sul problema cave in Val di Cornia.

Siamo d’accordo sulla proposta che il problema, data la sua imponenza, la sua valenza intercomunale e il suo peso su tutta la provincia di Livorno e non solo, debba essere affrontato a livello regionale e non lasciato in mano ai soli Comuni interessati.

Ci preoccupa invece il fine della proposta che se ben riportata dalla stampa, configura un “Distretto delle attività estrattive” attento a risolvere esclusivamente il problema delle emissioni e dell’impatto. Sembra infatti affacciarsi l’ipotesi di mantenere indefinitamente attività estrattive finalizzate non solo a processi produttivi più complessi (attività metallurgiche e della Solvay), ma a una generica estrazione di inerti.

Se allora la proposta si configura come riconoscimento alle attività estrattive di un ruolo economico preminente nella Val di Cornia, il Comitato è assolutamente in disaccordo perché vede nella Val di Cornia potenzialità economiche ben più variegate da difendere, da promuovere e in grado di creare ben più posti di lavoro di quanto non faccia un uso indiscriminato dei beni comuni non rinnovabili come le colline in mano a due soli proprietari.

Ricordiamo poi che il PD non si è mai preoccupato di fare proposte in merito ai contributi dovuti dai proprietari di cave, mantenuti sempre a livello di elemosina, non si è mai preoccupato di fare conoscere la sue proposte organiche sul testo della legge 98/78 in corso di modifica, non si è preoccupato di approvare un Piano provinciale delle attività estrattive senza chiedere la correzione preventiva di errori macroscopici e a livello locale ha permesso che suoi rappresentanti nelle amministrazioni  abbiano sempre sostenuto che per un posto di lavoro si può radere una montagna.

Ricordando tutto questo possiamo ragionevolmente non avere molta fiducia nel contenuto delle proposte del Sig. Bartalesi e temiamo che dietro la parola “ambiente” non si celi altro che la volontà di confermare un processo economico arretrato e che fa comodo a molti lasciare invariato o per interesse o per incapacità propositiva.

Non avendo però posizioni pregiudiziali, il Comitato per Campiglia aspetta che il PD promuova un confronto aperto su tutti sugli aspetti che abbiamo sopra accennato.

Comitato per Campiglia
Alberto Primi

Leggi anche : “Cave, bisogna mettere insieme necessità del lavoro e del paesaggio” (Vito Bartalesi), La Nazione 8.2.2014

Sulla stampa:

«Cave, preoccupante la proposta del Pd»
Il Comitato per Campiglia boccia l’idea del distretto lanciata da Vito Bartalesi

«Ci preoccupa la proposta del Pd sule cave». A sostenerlo è il Comitato per Campiglia che replica all’intervento di ieri su La Nazione di Vito Bartalesi, Pd sul problema cave in Val di Cornia. «Siamo d’accordo sulla proposta che il problema, data la sua imponenza, la sua valenza intercomunale e il suo peso su tutta la provincia di Livorno e non solo, debba essere affrontato a livello regionale e non lasciato in mano ai soli Comuni interessati – evidenzia il presidente Alberto Primi – ci preoccupa invece il fine della proposta che se ben riportata, configura un “Distretto delle attività estrattive” attento a risolvere esclusivamente il problema delle emissioni e dell’impatto.

Sembra infatti affacciarsi l’ipotesi di mantenere indefinitamente attività estrattive finalizzate non solo a processi produttivi più complessi (attività metallurgiche e della Solvay), ma a una generica estrazione di inerti. Se allora la proposta si configura come riconoscimento alle attività estrattive di un ruolo economico preminente nella Val di Cornia, il Comitato è assolutamente in disaccordo perché vede nella Val di Cornia potenzialità economiche ben più variegate da difendere, da promuovere e in grado di creare ben più posti di lavoro di quanto non faccia un uso indiscriminato dei beni comuni non rinnovabili come le colline in mano a due soli proprietari.

Ricordiamo poi che il Pd non si è mai preoccupato di fare proposte in merito ai contributi dovuti dai proprietari di cave, mantenuti sempre a livello di elemosina, non si è mai preoccupato di fare conoscere la sue proposte organiche sul testo della legge 98/78 in corso di modifica, non si è preoccupato di approvare un Piano provinciale delle attività estrattive senza chiedere la correzione preventiva di errori macroscopici e a livello locale ha permesso che suoi rappresentanti nelle amministrazioni abbiano sempre sostenuto che per un posto di lavoro si può radere una montagna. Ricordando tutto questo – conclude Primi – possiamo ragionevolmente non avere molta fiducia nel contenuto delle proposte di Bartalesi e temiamo che dietro la parola “ambiente” non si celi altro che la volontà di confermare un processo economico arretrato e che fa comodo a molti lasciare invariato o per interesse o per incapacità propositiva. Non avendo però posizioni pregiudiziali, il Comitato per Campiglia aspetta che il Pd promuova un confronto aperto su tutti sugli aspetti».
La Nazione 9.2.2014

Corriere Etrusco 9.2.2014

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