«Non ci sono segreti su Baratti» Francardi: macché piscina, il Comitato ha diffuso schede vecchie e mai approvate

«Quelle schede sono vecchie e mai approvate: su Baratti non ci sono segreti da svelare». E’ una reazione dura quella dell’amministrazione comunale, affidata all’assessore all’urbanistica Luciano Francardi, rispetto al contenuto dei documenti diffusi dal comitato “Giù le mani da Baratti” e pubblicati ieri dai giornali.

L’assessore Francardi sostiene che le schede diffuse dal Comitato “Giù le mani da Baratti” risalgono al 2009, bozze di lavoro vecchie e superate, materiale interno di lavoro dei tecnici che sono servite da base per una discussione preliminare e che hanno portato poi l’amministrazione comunale «a proporre una bozza ben diversa, che è quella ufficiale pubblicata sul sito il 3 agosto 2010».

«Sono idee, schizzi, proposte dei tecnici – dice Francardi – emerse durante il lavoro, assolutamente inattuali e mai approvate in alcun modo. Diffonderle in questo modo, come se rappresentassero gli intendimenti futuri dell’amministrazione, è pura speculazione».

L’assessore all’urbanistica spiega poi che «nel corso del processo di definizione della bozza di piano è stato redatto molto materiale, mappe, schede e altro, che sono servite per scartare alcune soluzioni, tra cui proprio quelle pubblicate sui giornali, e per elaborare il documento che è quello pubblicato sul sito, l’unico aggiornato. Il resto non ha alcun valore».

Anzi, per Francardi, proprio l’esistenza di queste schede, «testimonia che c’è stata una selezione e una scelta ben precisa da parte dell’amministrazione comunale nei confronti delle prime proposte emerse dal lavoro tecnico».

Per cui secondo l’assessore non c’è «nessuna previsione di piscina al Casone, nessun aumento di attrezzature e imbarcazioni per il campo boe e così via. Quel che è certo è che noi riteniamo che Baratti debba essere valorizzato e tutelato e che questo piano debba intervenire a migliorare l’area senza mutarne l’identità, così come chiedono tra l’altro i cittadini».

Da quando si è aperto il percorso di partecipazione sul piano particolareggiato di Baratti sono state raccolte oltre 150 domande e richieste di chiarimento dai parte dei cittadini stessi (molte delle quali sono disponibili sul sito del Comune alla pagina relativa al percorso). Anche il rapporto del laboratorio de 3 dicembre è disponibile sul sito internet www.comune.piombino.li.it, nella sezione dedicata al percorso di Baratti.

L’amministrazione ribadisce l’importanza di questo momento di confronto «su un tema così delicato e prezioso per il territorio non solo comunale, e si augura che sia possibile proseguire il percorso di partecipazione dialogando pacatamente anche quando si esprimono posizioni critiche».

Il Tirreno 11.12.2010

L’ASSESSORE ALL’URBANISTICA, LUCIANO FRANCARDI, REPLICA AL COMITATO

«Baratti, schede mai approvate»

«Non c’è alcuna previsione diversa. La bozza è quella del 3 agosto»

«NESSUNA previsione diversa su Baratti. Le schede tecniche diffuse dal Comitato sono vecchie e mai approvate». È la secca replica dell’assessore all’urbanistica Luciano Francardi al Comitato Giù le mani da Baratti che ha diffuso delle bozze di lavoro “vecchie e superate da tempo che risalgono al 2009, materiale interno di lavoro dei tecnici che sono servite da base per una discussione preliminare e che hanno portato poi l’amministrazione comunale a proporre una bozza ben diversa, che è quella ufficiale pubblicata sul sito il 3 agosto 2010”.

«Nessun segreto su Baratti – incalza l’assessore – nessuna previsione diversa rispetto a quella già comunicata ufficialmente dal Comune, e soprattutto niente da “svelare”. Sono idee, schizzi, proposte dei tecnici, emerse durante il lavoro, assolutamente inattuali e mai approvate in alcun modo. Diffonderle in questo modo, come se rappresentassero gli intendimenti futuri dell’amministrazione, è pura speculazione».

«Nel corso del processo di definizione della bozza di piano è stato redatto molto materiale, mappe, schede e altro, che sono servite per scartare alcune soluzioni, tra cui proprio quelle emerse nell’articolo di oggi (ieri, ndr) e per elaborare il documento che è quello pubblicato sul sito e che è l’unico aggiornato. Il resto non ha alcun valore».

«Anzi proprio l’esistenza di queste schede, infatti, testimonia che c’è stata una selezione e una scelta ben precisa da parte dell’amministrazione comunale nei confronti delle prime proposte emerse dal lavoro tecnico. Per cui nessuna previsione di piscina al Casone, nessun aumento di attrezzature e imbarcazioni per il campo boe e così via.Quello che è certo è che noi riteniamo che Baratti debba essere valorizzato e tutelato e che questo piano debba intervenire a migliorare l’area senza mutarne l’identità, così come richiedono, tra l’altro i cittadini”. Da quando si è aperto il percorso di partecipazione sono state raccolte oltre 150 domande e richieste di chiarimento dai parte dei cittadini stessi (molte delle quali hanno avuto già risposta e sono disponibili sul sito del Comune alla pagina relativa al percorso). Il rapporto del primo laboratorio di discussione, inoltre, riporta chiaramente quali sono gli orientamenti che, su alcuni temi già trattati dai gruppi di lavoro, stanno via via emergendo, dimostrando la vitalità di un percorso partecipativo “tutt’altro che precostituito” chiarisce il comune. Anche il rapporto del laboratorio del 3 dicembre è disponibile sul sito internet www.comune.piombino.li.it, nella sezione dedicata al percorso di Baratti. L’amministrazione ribadisce l’importanza di questo momento di confronto su un tema così delicato e prezioso per il territorio non solo comunale, e si augura che sia possibile proseguire il percorso di partecipazione dialogando pacatamente anche quando si esprimono posizioni critiche.

m. p.
La Nazione 11.12.2010

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