Pronte due «mini sanatorie» per Paradisino e Rimigliano

Pronte due «mini sanatorie» per Paradisino e Rimigliano

Paradisino e Rimigliano in qualche modo al centro del consiglio comunale di martedì 26 (ore 16). In realtà ci sono 14 punti in discussione con molte interrogazioni, mozioni presentati dai gruppi di minoranza. Ma dopo la presa d’atto dei verbali redatti dalla Commissione Paritetica Interistituzionale della regione Toscana sulla variante al regolamento urbanistico interessante la Tenuta di Rimigliano, la discussione si animerà quando si dovrà discutere in merito all’adeguamento alla normativa regionale con relativa presa d’atto, delle previsioni esistenti L.R. 1/2005 con relativa adozione. In realtà, si tratta non di una semplice dovuta adozione, ma al suo interno emergono diverse problematiche le quali saranno sicuramente prese in dovuta considerazione.

Fra queste spicca il comparto «Paradisino» dove con una ulteriore variazione rispetto alle ultime decisioni della maggioranza, (sospensione cautelativa del piano) saranno realizzate 400 mq. di costruzioni. Una realizzazione edilizia ad un solo piano con una massima altezza di 4,50 mt. dove, nell’area, saranno consentite svolgere attività urbane di servizi, spettacolo, pratica sportiva e cura personale. Insomma, si dovrà seguire una nuova linea rispetto alla prima era del comparto Paradisino. La variante forse non soddisferàa la proprietà che aveva presentato un progetto di dimensioni ben maggiori con destinazione Residenza Turistica. Ancora, in discussione all’interno di questa adozione, una «piccola modifica» dove si considereranno legittimi gli edifici che pur non avendo pratica edilizia risultano comunque accatastati in data antecedente al 01.09.977. E’ chiaro che questo provvedimento riguarda fabbricati con sottotetti (accatastati) e particolari edifici le cui pratiche edilizie sono inesistenti o perdute nel tempo. E in questo caso ricadono diversi fabbricati (poderi) della tenuta di Rimigliano al centro di numerose polemiche negli ultimi mesi.
Piero Bientinesi – La Nazione 23.6.2012

Paradisino, parziale marcia indietro del Comune di San Vincenzo
Sorpresa: all’interno del Paradisino, lo storico parco sanvincenzino, l’amministrazione comunale ha previsto 400 metri quadrati di possibile edificazione, in un unico piano, per servizi al turismo e alla persona. La sorpresa consiste nel fatto che l’amministrazione comunale stessa, nei mesi scorsi, in consiglio comunale, aveva sottoscritto un ordine del giorno in cui affermava che il Paradisino sarebbe rimasto così com’è adesso. Il Comune era infatti tornato indietro sui propri passi impedendo al proprietario del Paradisino, l’imprenditore venturinese Enio Forconi, di costruire circa 30 appartamenti da 50 metri quadrati l’uno all’interno del parco. Un piano edilizio già approvato anni prima dall’amministrazione comunale durante il primo mandato di sindaco di Michele Biagi.

Adesso spuntano questi 400 mq, la cui destinazione d’uso, nel documento originale, prevede la possibilità di servizi per il corpo, per la cultura, per il turismo e altro. L’assessore all’urbanistica Alessandro Bandini difende la scelta dell’amministrazione, che, almeno a prima vista, può sembrare un controsenso rispetto alla “svolta ambientalista” dichiarata l’anno scorso dal Comune proprio rispetto al Paradisino. «Una scelta – dice Bandini – motivata dalla necessità di far tornare il parco com’era anni fa. Prevediamo un piano attuativo d’iniziativa pubblica da zero ad un massimo di 400 mq su un unico piano per servizi al turismo e alla persona».

La scelta dell’amministrazione, però, non trova d’accordo il proprietario del Paradisino, Enio Forconi. «Io – dice Forconi – non ho chiesto nulla al Comune, quindi non mi spiego a vantaggio di chi possa essere stata presa la scelta di realizzare questa struttura in muratura. Tuttavia, vorrei capire cosa spinge l’amministrazione comunale a bloccarmi un piano edilizio già approvato, a dichiarare che nel Paradisino non dovrà esservi cemento, e poi a prevedere 400 mq di cemento per servizi. Mattone era e mattone rimane».

Sulla questione interviene anche il sindaco Michele Biagi, che considera la previsione come una sorta di ritorno al passato per il Paradisino. «Ho sempre detto e confermo – dice il sindaco – di voler salvaguardare l’area del Paradisino. Lo faremo andando avanti con determinazione attraverso un piano a tutela dell’utilizzo pubblico dell’area e del suo patrimonio storico, ambientale e sociale. Le previsioni che abbiamo inserito, da zero a 400 mq – prosegue Biagi – rispondono alla necessità di dotare l’area pubblica di servizi per attività e tempo libero, sport, cultura, intrattenimento, come se fosse un’opera pubblica e proprio come era anni fa, quando nel parco c’erano strutture in muratura per gli spogliatoi del tennis e del calcetto, bagni pubblici, locali a supporto della pista da ballo e altro. Vogliamo – conclude Biagi – tornare a garantire, dentro al Paradisino, nel pieno interesse pubblico, la qualità dell’ambiente, la salvaguardia dell’identità storica, la qualità della vita e del tempo libero.
Paolo Federighi – Il Tirreno 23.6.2012

IL CONTENZIOSO
Piano edilizio, il Tar dà ragione a Forconi
Non esistono motivi sufficienti per l’azzeramento del piano edilizio relativo al Paradisino. Così si è espresso il Tar, a seguito del ricorso del proprietario del Paradisino, Enio Forconi, contro il Comune di San Vincenzo che aveva annullato il piano edilizio già approvato alcuni anni prima, per la costruzione nel parco di 31 appartamenti. Forconi, proprietario del Paradisino dal 1993, ha investito vari milioni di euro a seguito del piano edilizio approvato nel 2006 , e ora, dopo il parere del Tar a lui favorevole, procederà ad una richiesta di risarcimento danni nei confronti del Comune. Ma per il sindaco Biagi (nella foto) le ragioni dello stop al piano sarebbero sufficienti. «Siamo convinti – dice Biagi – che il Paradisino deve essere salvaguardato e andremo avanti anche a livello legale».

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