Paradù, la proprietà del villagio ricorre al Tribunale amministrativo

Paradù, la proprietà del villagio ricorre al Tribunale amministrativo

Chiusa la stagione turistica, il 5 ottobre. Per la Medonoratico Srl, proprietaria del villaggio Paradù, prosegue la querelle giudiziaria. Resta nell’incertezza, infatti, il futuro del complesso turistico sorto sulle ceneri dell’ex Club Med, in località Pianetti.

A pesare è il provvedimento con cui a maggio la Sovrintendenza di Pisa si è espressa sull’autorizzazione paesaggistica rilasciata a gennaio del 2013 riducendo drasticamente il numero delle strutture autorizzabili: oltre alle 194 casette mobili già installate ne potranno essere collocate altre 41, non una di più. Da qui la scelta della Medonoratico di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale della Toscana per chiedere l’annullamento del “parere”, presentando in alternativa un conto da 50 milioni di euro per i danni patiti e gli investimenti già sostenuti che altrimenti verrebbero compromessi. Il sequestro.

Il 3 dicembre 2014 la Procura di Livorno dispone il sequestro preventivo del Paradù. L’ipotesi di reato in origine è quella di lottizzazione abusiva in area sottoposta a vincolo paesaggistico. Ma il Tribunale del Riesame, con sentenza del 23 gennaio 2015, fa decadere i capi d’accusa più gravi ma mantiene la struttura sotto sequestro preventivo perché riscontra carenze all’interno dell’autorizzazione paesaggistica presentata dalla Medonoratico.

Lo spiraglio.
A distanza di tre mesi dal provvedimento di sequestro preventivo, disposto dal giudice delle indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Livorno ai danni del villaggio, i sigilli sono stati tolti sulle strutture già realizzate, ma non sul resto della proprietà. Un passaggio importante, che ha consentito di affrontare la stagione turistica, che si è chiusa il 5 ottobre. Ad aprire lo spiraglio il parere favorevole della Commissione paesaggistica del Comune di Castagneto Carducci, che si è espressa il 24 febbraio scorso sulla documentazione prodotta da Medonoratico a seguito della sentenza del Tribunale del Riesame e della sospensione delle autorizzazioni rilasciate dalla Soprintendenza. Risultato: una nuova relazione paesaggistica e la cartografia con l’esatta indicazione numerica delle strutture mobili, della loro ubicazione e una sensibile riduzione del loro numero dalle 654 previste a 393.

Il nodo.
Il numero delle piazzole è il dato per il dimensionamento dei villaggi turistici e per il calcolo del numero delle strutture ricettive necessarie. E la misura si ferma a quota 393 perché è la dotazione minima di piazzole allestite che in base alla legge regionale 42 del 2000 connota un villagigo turistico. E ciò tenuto conto che nel Piano strutturale di Castagneto per l’area dell’ex Club Med vengono confermati i 1.302 posti letto autorizzati al Mediterranée, che era dotato di 654 piazzole su un’area di 36 ettari.

A decidere il futuro del villaggio turistico Paradù è la partita sui numeri di casette mobili che potranno essere installate nei 36 ettari su cui si sviluppa il complesso ricettivo. A partire da un investimento iniziale calcolato su un potenziale di 654 autorizzato nel 2013 dalla Commisisone paesaggistica del Comune di Castagneto Carducci e dalla Soprintendenza di Pisa, che avevano ritenuto l’intervento compatibile con il vincolo paesaggistico che garava sull’area. Poi la prospettiva definita dalla Commissione paesaggistica del Comune di Castagneto, sulla scorta della documentazione integrativa presentata dalla Medonoratico, di rimodulare l’operazione a quota 393 casette, di fatto installandone altre 199 rispetto alle attuali 194. E a seguire lo sgambetto della Soprintendenza che a maggio ha ridotto il numero delle strutture autorizzabili a ulteriori 41 unità.

Manolo Morandini – Il Tirreno 9.10.2015

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