PARCO E CAVE – Consiglio comunale : cave e bonifiche ok secondo i piani

Al consiglio comunale aperto sul tema delle attività estrattive sollevati dubbi sulla data di chiusura di Monte Calvi

Affollata la seduta aperta del consiglio comunale dedicata al tema delle attività estrattive. E’ intervenuto Luca Sbrilli, geologo membro del collegio di controllo sulle cave campigliesi e anche presidente della Parchi Val di Cornia, che ha illustrato la relazione 2007 dell’ organo tecnico di controllo che svolge funzioni di polizia mineraria. All’inizio del suo intervento, Sbrilli ha rassegnato in via ufficiale le dimissioni dal collegio a causa del conflitto di interessi che sussiste con l’altra carica da lui rivestita, quella appunto di presidente della Parchi. (*)

«Avrei voluto lasciar prima – ha affermato Sbrilli – ma ho continuato perché il sindaco Velo mi ha chiesto di proseguire fino alla chiusura dell’anno e così ho fatto». Nel collegio prenderà il suo posto Andrea Lelli.

Per ognuna delle quattro cave, Monte Calvi e Monte Valerio (dove si estrae il calcare) e Montorsi e Maffei (utilizzate per il feldspato), Sbrilli ha spiegato, avvalendosi anche di cartine topografiche e di fotografie proiettate su uno schermo, le fasi della produzione previste, il livello attualmente raggiunto e quello ancora da compiere rispetto alla tabella di marcia, il tutto riferito sia all’estrazione, sia all’attività di bonifica col ripristino dei gradoni. Il presidente della società Parchi ha anche parlato dei provvedimenti presi a seguito dell’ultimo incidente mortale (un camionista uscì di strada e precipitò) registratosi nella cava di Monte Valerio, vale a dire l’arginatura e l’asfaltatura delle strade che portano al piazzale.

La tribuna del consiglio era gremita di operai delle cave, ma nessuno è intervenuto e per un momento si è avuta l’impressione che, terminata la relazione, la seduta potesse già chiudere i battenti. Ci sono stati invece interventi da parte dei consiglieri, uno dei quali potrebbe aver provocato un’affermazione importante, una mera ipotesi in realtà, riguardo alla scadenza dell’attività di cava. Sbrilli aveva dichiarato a proposito di Monte Calvi che l’attività era in ritardo rispetto al piano di coltivazione, anche se poi, col ripristino dei gradoni effettuato, i tempi sarebbero stati più rapidi. Alessandro Fulcheris del Nuovo Psi ha chiesto che cosa avverrebbe se, alla scadenza della convenzione, nel 2018, quei piani dovessero non essere ancora completati. Sbrilli ha replicato che esclude che si possa verificare una simile eventualità, ma che se dovesse realizzarsi, si potrebbe avere un prolungamento dell’attività di cava oltre la data limite, sia per la coltivazione, sia per le bonifiche, fino al raggiungimento della quota indicata nella convenzione.

Il sindaco Silvia Velo ha chiuso l’incontro ringraziando Luca Sbrilli per l’attività di consulenza svolta ed ha ricordato che la decisione di apporre una scadenza all’attività estrattiva è stata presa dal consiglio comunale senza che siano stati ricevuti inviti a spostare la chiusura da parte dei clienti delle cave (Lucchini e Magona), nè sollecitazioni o proposte di altro tipo.

Francesco Rossi

12 marzo 2008

Il Tirreno

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Sbrilli chiarisce i motivi delle dimissioni (Il Tirreno 13.03.2008)

Le dimissioni del geologo Luca Sbrilli da membro esterno nel collegio che per il Comune di Campiglia segue l’attività estrattiva sul territorio, non sono dovute ad alcun conflitto di interessi. Lo afferma lo stesso Sbrilli, ora presidente della società Parchi Val di Cornia, precisando il contenuto del servizio riportato ieri in questa cronaca. «Le mie dimissioni – scrive Sbrilli – non sono dovute ad una condizione di conflitto di interessi, bensì al carico di impegni ed al fatto che mi è sembrato opportuno mantenere per chiarezza distinte le due funzioni di direzione della Parchi Val di Cornia e quella di membro della commissione tecnico-consultiva per il controllo sulle attività estrattive che con la realtà dei parchi si trovano a convivere». Nessun conflitto, dunque, «anche perché come è chiaro a tutti il lavoro in entrambi i casi è svolto sempre e comunque nell’interesse dell’amministrazione comunale di Campiglia».

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Il resoconto del Comune:

FOCUS SULLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE

Il Collegio relaziona in consiglio sull’anno 2007

Alle 17.00 il consiglio comunale di Campiglia è proseguito in seduta aperta con la relazione annuale 2007 della commissione comunale per le attività estrattive. Ad illustrare l’attività di controllo sulle due cave e due miniere presenti sul territorio comunale è stato il geologo Luca Sbrilli il quale,  prima di cominciare il suo intervento, ha ufficialmente informato il consiglio comunale di rassegnare le dimissioni dall’incarico in seno al Collegio Attività Estrattive. Le dimissioni sono dovute sia ai numerosi impegni che si sono sommati a carico di Sbrilli dopo la sua nomina a presidente della Società dei Parchi della Val di Cornia, sia al fatto che pur non configurandosi un conflitto d’interessi nel senso classico del termine, è sembrato opportuno a Sbrilli mantenere distinte le due funzioni di direzione dei Parchi e quella di controllo sulle attività estrattive che con la realtà dei parchi si trovano a convivere. Sbrilli fin dalla sua nomina alla presidenza della Parchi aveva espresso all’Amministrazione comunale di Campiglia la volontà di dimettersi dal Collegio, ma aveva garantito la sua presenza, come richiesto anche dal sindaco, fino alla fine dell’anno 2007 per portare a compimento gli importanti provvedimenti in corso e per dare il tempo necessario per la ricerca di un sostituto. E’ stato chiamato a ricoprire il ruolo di membro esterno nel collegio attività estrattive il dottor Andrea Lelli.

La relazione del collegio ha preso in esame le attività di cava in località Monte Calvi e Monte Valerio, siti dai quali si estrae calcare e le attività di miniera in località Spinosa e Montorsi. Il collegio ha evidenziato che l’attività nel 2007 si è protratta secondo i piani di coltivazione approvati e che si è rilevata, e sanzionata, una sola lieve difformità che ad ogni modo, per la sua marginalità, non ha avuto alcuna influenza sul complesso della coltivazione.

Oltre all’opera del 2007 il Collegio ha mostrato il dipanarsi delle coltivazioni a partire dall’inizio delle autorizzazioni in essere, illustrando le modalità di estrazione  e il contestuale ripristino ambientale. Oggetto d’attenzione anche i lavori per la messa in sicurezza del parco di San Silvestro nell’area dell’Ostello Gowett dove, sulla strada di cava che passa dietro al palazzo, è stato realizzato un terrapieno studiato per impedire la fuoruscita dei mezzi dalla carreggiata. La strada è stata inoltre asfaltata per eliminare le polveri e migliorare le condizioni ambientali del parco.

L’attività di controllo del collegio è stata costantemente condotta  in collaborazione con la Asl locale e sono stati affrontati anche i temi delle condizioni e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Gli interventi

Sono intervenuti sia consiglieri comunali che cittadini. Massimo Brizzi (rappresentante di Rifondazione comunista) ha apprezzato il lavoro del Collegio e l’attenzione che soprattutto a partire dal 2000 l’amministrazione comunale ha riservato ai temi ambientali in relazione alla presenza delle cave. Ha però avanzato il dubbio che comunque le società escavatrici possano comportarsi talvolta liberamente ed ha sollecitato un allargamento della partecipazione e dell’informazione dato che, a suo parere, la percezione della popolazione è quella di un’escavazione senza fine mentre invece c’è una scadenza. Non ha condiviso questa visione il sindaco Velo che ha invitato, se qualcuno è a conoscenza di irregolarità, a fare denunce formali; quanto alla partecipazione, il sindaco ha affermato che il consiglio comunale aperto è una sede adeguata per far parlare tutti e che, ad ogni modo, lei è disponibile a partecipare ad iniziative organizzate da eventuali soggetti interessati.

Gianfranco Benedettini intervenuto a titolo personale ha espresso il rammarico per l’abbandono del progetto di ristrutturazione aziendale e variante delle Cave di Campiglia del 2006 poiché ritiene che l’attività estrattiva, a servizio delle acciaierie di Piombino e delle opere infrastrutturali, dovrà proseguire oltre il 2018. Il sindaco Silvia Velo ha replicato: “Questa scadenza è improrogabile perché a differenza del passato gli attuali piani di coltivazione prevedono escavazione e ripristino ambientale in contemporanea, quindi una volta ultimato il progetto non sarà possibile ricominciare da capo. Inoltre – ha aggiunto il sindaco – in quel momento nessuno, né da parte aziendale né altri soggetti sostennero la necessità di andare avanti su un progetto che, essendo Piombino uno dei due poli siderurgici italiani a ciclo integrale, poteva essere considerato d’importanza strategica. Mentre dal mondo culturale e scientifico le preoccupazioni espresse furono molte e prevalsero nell’interesse della tutela del patrimonio archeologico”. Riccardo Ferroni (Gruppo Uniti per Campiglia) dopo aver chiesto alcuni chiarimenti, ha detto di sentirsi garantito dai controlli sulle cave e di considerare questa attività, anche se non piacevole e fonte di duro lavoro, alla stregua dei settori industriali, dell’agricoltura e del turismo, tassello di un’economia composita. Dello stesso avviso Alessandro Fulcheris (Nuovo Psi) che ha ricordato come questa zona sia stata considerata a lungo un paradiso per la qualità del lavoro e la bellezza dei luoghi. Giampaolo Barabaschi (Uniti per Campiglia) ha sottolineato che troppo spesso chi ha attaccato le cave non ha espresso minima solidarietà per i lavoratori e che la cava più bersagliata è quella di Monte Calvi mentre sulle altre di solito c’è silenzio, mentre sono anch’esse impattanti.

Nel corso del dibattito si è chiarito anche, elemento fondamentale, che la quota massima di escavazione sul Monte Calvi è già stata raggiunta e non si arriverà quindi a toccare la vetta, infatti adesso la coltivazione sta scendendo di quota.

 

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