Parco e Cave : un atto dice cosa va fatto (Sinistra democratica)

Dal convegno organizzato da Legambiente e dal Comitato per Campiglia sulla cava di Monte Calvi abbiamo viste espresse le più svariate posizioni, poche hanno richiamato, magari approfondendone il significato, l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Piombino il 4 febbraio 2008.

Noi pensiamo che da quell’ordine del giorno si debba partire per intraprendere le azioni necessarie a dare conseguente concretezza ai punti fondamentali sui quali il medesimo si incentra; è bene ricordarli.

Si escludono tassativamente aumenti delle escavazioni e prolungamenti delle concessioni rilasciate, con il termine ultimativo del 2018. Si propone di aprire una discussione con tutte le istituzioni sul futuro della siderurgia nel nostro territorio (in particolar modo riferita all’ approvvigionamento del calcare). Si propone di vigilare con la massima attenzione sugli interventi di ripristino ambientale da realizzare. Si propone di valutare la possibilità di ridurre le coltivazioni della cava di Monte Calvi per salvaguardare l’ attività del parco. Si propone di intraprendere sin da ora iniziative atte a salvaguardare i livelli occupazionali mediante programmi di riconversione professionale.

Vi è quindi la necessità: di ripensare alla destinazione del calcare per render compatibile lo scavo con le attività del parco e valutare se sia il caso di rilimitarne l’impiego alle sole necessità della siderurgia locale limitando la libera commercializzazione agli scarti; di porsi sin da ora la questione dell’ approvvigionamento del calcare a partire dal 2018; di invitare le istituzioni, le imprese, i sindacati ad aprire un tavolo ove si ricerchino sin da ora le misure atte a salvaguardare i livelli occupazionali; di verificare e far rispettare gli accordi secondo i quali i ripristini ambientali devono procedere contestualmente con lo scavo dei materiali.

Coordinamento Sinistra democratica Piombino

06.09.200

Il Tirreno (La parola ai lettori)