“Park Albatros, sono stati tolti anche impianti elettrici e fognari?”

“Park Albatros, sono stati tolti anche impianti elettrici e fognari?”
Abuso, la lista civica As polemica con l’amministrazione comunale.
«Aspettiamo di leggere il verbale di sopralluogo degli uffici competenti che certifica la rimozione di reti fognarie, impianti elettrici e quant’altro ed il ripristino di un ecosistema complesso come la pineta di bonifica». Così il gruppo consiliare di Assemblea Sanvincenzina in merito al caso dell’ampliamento, effettuato in modo abusivo, del Park Albatros.

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Le casette sono state rimosse, ma ci si chiede che cosa ne sia degli impianti e strade. «Rimaniamo anche sconcertati dai conenuti della delibera di Giunta n. 220 del 17/10/2016» afferma il gruppo guidato da Paolo Riccucci. La delibera è quella che annulla le precedenti varuienti per l’ampliamento del villaggio, un ampliamento che in realtà era già stato fratto con 250 casette abusive.

«L’amministrazione s’accorge di quanto gravi, estese e protratte nel tempo fossero le responsabilità della politica e si rimangia quattro delibere approvate in quattro mesi». – continua As – questo era un atto dovuto che arriva con più di un mese di ritardo ingiustificabile, perché non si capisce cosa sia dovuto intercorrere tra l’accertamento della lottizzazione abusiva e l’annullamento delle delibere approvate sulla base di documento non rispondenti alla realtà».

«Ci tempo e modo – continua la lista civica – per richiedere a questi distratti ritardatari il conto per un simile disastro politico e amministrativo, in questo momento urge sottolineare gli ulteriori elementi aggravanti presenti nella delibera».

Poi, il gruppo di opposizione che denunciato per primo gli abusi, pone pubblicamente alcune domande: «Per chi, l’amministrazione, avrebbe scritto la delibera 220? Come mai nelle premesse della delibera si ricorda che il comune ha avviato «in ogni caso» la fase preliminare di Vas (valutazione ambientale strategica ndr) nonostante i contributi pervenuti ed in particolare quello del settore ambiente della Regione Toscana?».

Poi, a queste domande il gruppo onsiliare che vede Paolo Riccucci quale capogruppo, espone alcune riflessioni ed afferma come sia «Inspiegabile anche il perché, in una delibera di annullamento, si sia voluto dar atto dell’accertamento dell’adempimento dell’ordinanza di demolizione e remissione in pristino dei luoghi.

La frase più grave è contenuta nel dispositivo finale dove, forse per rassicurare qualcuno, si dichiara che a seguito di nuova e valida documentazione il comune si riserva il diritto di riavviare nuovi procedimenti di Vas: la delibera è stata annullata ma ci si impegna a farne un’altra uguale alla prima occasione utile dopo la solita abbuffata di tarallucci e vino. Un odore di baldoria che a San Vincenzo conosciamo fin troppo bene». Assemblea Sanvincenzina appare intenzionata ad allargare la vicenda con: «Chiamiamo a raccolta tutte le forze politiche e sociali perché si definiscano una volta per tutte le responsabilità politiche di chi ci amministra e si avvii una fase di rigenerazione delle istituzioni ormai devastate».

P.B. La Nazione 20.10.2016

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