“Per il futuro un’unica certezza: meno cemento e più qualità” Dixit Massimo Bandini

L’assessore all’urbanistica con uno slogan per il nuovo mandato, ma da sindaco
Massimo Bandini, assessore all’urbanistica di San Vincenzo ha un motto: meno cemento uguale più qualità. Come assessore ha sicuramente vissuto il periodo più movimentato della giunta Biagi provando in prima persona gli attacchi della parte contraria alla costruzione del porto e quindi alla cementificazione del paese. Dopo l’inaugurazione del 2010 quest’anno il porto si è aperto ai cittadini e ai turisti restituendogli l’uso delle piazze e degli angoli più suggestivi del porticciolo. Così è stato per piazza della Kimera e per la piazza antistante la parte nord del porto, adibita ai concerti, ma il Comune è finito di nuovo nel mirino: sono state sollevate problematiche sulla necessità, già sorta, di ristrutturarne alcune parti. L’assessore ha così risposto che l’amministrazione non può ritenersi responsabile del cattivo stato di alcune strutture, perché non è ancora rientrato in possesso della gestione del porto stesso. Certo Bandini non è nuovo alle querelle politiche, visto che ha cominciato con la politica appena diciassettenne, quando entrò a far parte della sinistra giovanile. Da lì un escalation di importanti cariche prima come segretario di partito, consigliere provinciale, capogruppo della giunta Biagi e assessore.

Platone secoli fa affermò che quando gli dei abbandonarono il mondo gli uomini inventarono la politica, come interpreta questa frase?
Fu una necessità, perchè la politica è fatta dagli uomini per gli uomini. Oggi le cose sono un po’ cambiate e prevalgono troppo spesso gli interessi personali, la politica dovrebbe essere un elemento atto a unire gli uomini perchè i politici sono i loro referenti e devono salvaguardarne i diritti e le esigenze. La politica è nata quando gli uomini hanno iniziato a vivere insieme nei villaggi, è vecchia come il mondo. Se prima si attribuivano agli Dei tutte le cose con il tempo gli uomini hanno invece capito di esserne loro gli artefici diretti e si sono organizzati.

Sembra che San Vincenzo sia amato moltissimo dai turisti ma poco apprezzato dai sanvincenzini. Perché?
Sicuramente perchè conoscono pregi e limiti. I turisti lo amano perchè il paese si trova in una zona ottimale ricca di storia, tradizioni, servizi, spiagge bellissime, poco inquinamento e tanta tranquillità. Il nostro paese ha avuto quest’anno circa un milione di presenze nel periodo centrale e questo considerando la crisi, ci rende orgogliosi. I cittadini dovrebbero partecipare di più all’organizzazione del paese, le critiche sono sempre importanti, da esse possiamo partire per migliorare le cose che non vanno bene. Comunque si sa che in ogni paese che si rispetti sono proprio i cittadini a pretendere di più anche se non si può dire che non è amato proprio da coloro che ci vivono tutto l’anno.

Il suo mandato è in corso proprio in un momento delicato, messo molto in discussione per la cementificazione del porto…
E’ uno tra i complessi perchè è andato a lavorare sulla struttura di un paese. Preferisco parlare dei momenti più piacevoli però perchè quelli più difficili ormai li conoscono tutti. La stesura del nuovo piano strutturale del paese mi ha interessato ed entusiasmato allo stesso tempo perchè vi hanno collaborato anche i cittadini, esprimendo opinioni, partecipando attivamente. Oggi siamo certi di una cosa: basta con le grandi concentrazioni di cemento e le nuove costruzioni, bisogna valorizzare l’esistente e in questo senso quindi c’è stata un’inversione di tendenza rispetto alla decisione di dar vita al porto. Insomma meno cemento e più qualità per il futuro.

Sembrerebbe uno slogan da candidatura, forse perchè lei pare essere uno tra i nuovi candidati alla poltrona di sindaco dopo Michele Biagi?!
Ancora non ci penso perchè il sindaco e la sua giunta hanno ancora due anni di lavoro. Per adesso andiamo avanti…se poi dovesse succedere davvero ne sarei felice visto che sono nato e cresciuto qui.

Da esperto politico schierato come vede la sinistra oggi e i leader?
Servono proposte concrete e serve lanciare un progetto innovativo che soddisfi gli elettori. Le parole non bastano più ci vogliono i fatti. Bersani è un ottimo leader, lo stimo e apprezzo ma non ci sono proposte. Noi cittadini poi dobbiamo riprendere fiducia nelle istituzioni. Stiamo attraversando un periodo buio che ci rende pessimisti ma non dobbiamo perdere i nostri ideali e soprattutto dobbiamo unirci ed impegnarci a superare la crisi del terzo millennio.

di Giuliana Valisneri Vicedomini Della Torre
Bolgheri News

Massimo Bandini (in nero) durante l’assemblea su Rimigliano 30.9.2011

 

 

 

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2 pensieri su ““Per il futuro un’unica certezza: meno cemento e più qualità” Dixit Massimo Bandini

  1. bel discorso ma……non è valido per oggi …meglio cominciarlo da domani!

    Mi dispiace ma non hai mosso un dito per evitare il tracollo di Rimigliano e quindi credo che la tua credibilità sia molto scarsa. Il trucchetto di vestirsi da agnelli prima delle elezioni prima o poi non attaccherà più.

  2. Si, e io sono babbo Natale, anzi la Befana, alla mia età… mi si addice quasi quella veste.
    Suona solo come uno slogan, quello di Massimo, senza rancore o velati mezzi termini, gli dico e ne sono convinta, che se le sue vere intenzioni fossero state davvero quelle mirate ad uno sviluppo intelligentemente eco sostenibile, nel frattempo, si sarebbe opposto, avendone diritto e facoltà istituzionale, a ciò che è stato fatto al territorio di San Vincenzo: non è più riconoscibile quel paese, se fosse un film, il titolo sarebbe…”Murati Vivi”!

    Roberta Barsotti (Piombino)

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