Per il piano di Rimigliano s’infiamma la battaglia sui documenti mancanti

Nel mirino la Valutazione ambientale strategica. Il sindaco Biagi assicura: «Gli atti ci sono tutti»
Nella vicenda della variante al regolamento urbanistico per la tenuta di Rimigliano, la Direzione regionale dei beni paesaggistici ha denunciato la mancanza della procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica) tra i documenti che il Comune ha consegnato. Senza Vas, un piano urbanistico non può essere approvato.

La Direzione regionale ha chiesto alla Soprintendenza per i beni paesaggistici e culturali di Pisa di fare delle verifiche in proposito. La Regione stessa, nelle osservazioni al piano presentate a gennaio, aveva chiesto, tra le altre cose, proprio la procedura di Vas, ed il Grig (Gruppo d’intervento giuridico) di Cagliari ha intrapreso un’azione legale contro il piano proprio per l’assenza della Vas.
Il sindaco Michel Biagi si mostra sorpreso e dichiara lapidariamente: «I documenti ci sono tutti».

Intanto Nicola Bertini, capogruppo del Forum, gruppo di opposizione in consiglio comunale, chiede di poter vedere i documenti del piano che attestino il dettaglio delle edificazioni esistenti nella tenuta. Al contempo, Bertini replica all’intervento di Franco Guidoni, assessore comunale al bilancio, sostenendo che attraverso gli oneri di urbanizzazione dell’intervento nella tenuta, il Comune finanzierebbe le spese correnti. Questa, secondo quanto lascia intendere l’esponente di minoranza, sarebbe la causa di tanta fretta nell’approvare il piano.

«Oggi Guidoni, come assessore al bilancio, sa bene che è un azzardo l’aver finanziato la spesa corrente con gli oneri d’urbanizzazione di Rimigliano – dice Bertini – La scelta può costare cara a lui in termini politici e a tutti noi, purtroppo, in termini economici».

Il consigliere del Forum ricorda di aver chiesto tante volte i documenti relativi al piano per la tenuta di Rimigliano e vorrebbe che qualcuno rispondesse nel merito. «Chi ci dà il dettaglio corredato da documentazione fotografica e catastale di ogni singolo edificio di ogni nucleo poderale della tenuta? – dice Bertini – Ricordo che la stessa richiesta è stata posta anche dalla Regione. Perché l’amministrazione ha partorito un regolamento urbanistico senza sapere cosa c’era nella tenuta? Qualcuno – conclude – deve spiegare ai nostri amministratori che il privato non ha comprato nessun diritto edificatorio, non essendo mai stata firmata la convenzione dell’albergo».
Il sindaco Michele Biagi, alla richiesta di Bertini risponde: «I documenti li faremo certamente vedere, ma quando saranno pronti. In questo momento li stiamo ancora preparando».
PAOLO FEDERIGHI – Il Tirreno 13.8.2011

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