Piano di Baratti, novità sul Casone

Piano di Baratti, novità sul Casone

In approvazione lo strumento urbanistico: l’edificio potrebbe essere destinato a centro documentazione del parco

A distanza di due anni e mezzo dal percorso partecipato, lunedì prossimo passerà all’approvazione del consiglio comunale il piano particolareggiato del parco archeologico di Baratti e Populonia. C’erano 45 giorni di tempo per presentare le osservazioni, a partire dalla sua adozione, avvenuta il 28 febbraio dell’anno scorso. Ne sono state presentate 16, tra le quali quelle del comitato “Giù le mani da Baratti”, in parte accolte ed in parte respinte. La novità che appare di maggior rilievo è senza dubbio la destinazione d’uso del Casone.

baratti casoneRispetto a quello adottato, che prevedeva per l’edificio una doppia destinazione, alberghiera e centro di documentazione a servizio del parco archeologico al piano terra, il piano definitivo prevede una scelta radicale: albergo o centro documentazione. Questo secondo l’amministrazione comunale aprirebbe le porte ad un uso pubblico dell’intero edificio, qualora si presentasse la possibilità di ottenere finanziamenti europei o regionali. Nel caso che l’attuale proprietà intendesse realizzare l’hotel, l’area di pertinenza non potrebbe essere comunque recintate.

La destinazione del Casone è sempre stato il punto di maggior polemica durante il percorso partecipato, incontrando in particolar modo l’opposizione del comitato “Giù le mani da Baratti”.

Era già invece stata esclusa l’eventualità di destinare l’area dietro Canessa, attualmente in concessione demaniale e adibita a parcheggio riservato ai clienti del ristorante, a stabilimento balneare. La concessione sarà revocata ed il piazzale “rinaturalizzato” con la piantumazioni di arbusti e restituito all’uso pubblico. Nessun aumento è previsto per l’approdo. Il Comune semmai promette un impegno per rivedere gli sconfinamenti rispetto allo specchio acqueo in concessione.

Piazza pulita anche delle baracche e dei servizi igienici ora esistenti sul piazzale antistante l’ex sede della Guardia di finanza. I servizi saranno tutti raccolti nell’edificio in muratura in concessione alla famiglia Neri, che sarà revocata. Sul piazzale rimarrà solo il gazebo. Una parte della zona boscata retrostante l’ultimo parcheggio, prima del bivio per Populonia, sarà invece attrezzata ad area pic-nic. Sono stati censite in questi mesi anche le baracche abusive, sia nella zona dell’approdo che nell’area archeologia di Poggio alle Granate, di cui è prevista la demolizione.

Confermata anche la decisione dei liberare la pineta dai ruderi in parte previsti a servizio della scuola di vela. Sarà consentito di realizzare solo una piccola struttura in legno, mentre le attrezzature della scuola saranno trasferite nella al di là della strada di Baratti. Resteranno dove sono, a differenza di quanto previsto in se di adozione i servizi igienici sul “pratone”. Si prevede infatti la loro demolizione della struttura in muratura e la sua ricostruzione in legno.

Sono state respinte le richieste presentate dai concessionari dei punti di ristori sulla spiaggia per l’ampliamento della superficie delle piattaforme, mentre sarà spostato lo stabilimento balneare sotto il ristorante la Perla in un punto dove la profondità della spiaggia consentirà di aumentare il numero degli ombrelloni, lasciando inalterato lo spazio lineare.

I parcheggi resteranno per il momento tutti, rimandando la decisione a quando sarà attrezzata l’area delle Caldanelle. Non è prevista in questa fase neppure una limitazione del traffico, restando fermi i limiti nella zona portuale.

(g.p) Il Tirreno 10.5.2013

Leggi anche:

 

Baratti e Populonia: Analisi del piano particolareggiato (documento CxC) 20.2.2012

Il Casone non si tocca (Comunicato CxC) 25.7.2011

 

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