Pioggia di critiche sul parco termale da 500mila euro

Pioggia di critiche sul parco termale da 500mila euro
In zona pedonale l’incontro pubblico di Comune dei cittadini.«E ancora ritardi negli interventi alle Coltie e in via Cerrini»
Una pioggia di critiche si è abbattuta sul progetto del parco termale durante la calda serata in zona pedonale, in occasione dell’incontro pubblico organizzato da Comune dei cittadini. Il progetto di cui si è parlato, ancora non molto conosciuto, consiste nella sistemazione di un’area fuori Venturina Terme da adibire a percorso sportivo e ad attività d’intrattenimento. L’area in questione si trova a nord del paese, nella parte sovrastante la via del parco termale, ma gli interventi lambirebbero pure la pista ciclabile.

Perché le critiche? Per una lunga serie di ragioni, ad avviso della lista civica. Mancherebbe la riqualificazione dell’area, perché rimarrebbero nello stato attuale, cioè degradato, due manufatti come l’ex-stabile Betonval e quello delle fornaci, cui un esponente del pubblico ha aggiunto una vecchia cava abbandonata.

Venturina fitness2Oltre a questi elementi d’impatto visivo negativo, il progetto prevede lo sradicamento di 100 pini marittimi, operazione già portata a termine. Niccolò Pini, consigliere comunale di Comune dei cittadini, ha avanzato dubbi sulla presenza nel permesso dell’abbattimento delle piante.

Critiche sulle opere da costruire, una piazza di 400 mq, un gazebo in ghisa, i lampioni dell’illuminazione pubblica, le attrezzature sportive, le fontanelle, le recinzioni ed in ultimo 20 cartelloni pubblicitari in un percorso inferiore ad 1 km. Il fuoco delle critiche si è alzato soprattutto per i costi del progetto. Secondo il preventivo, sarebbero 50mila euro per il gazebo, 30mila per gli attrezzi da ginnastica e pesistica, 10mila per le panchine, 50mila per staccionata ed arredo urbano, 20mila per il muro di 2 metri per 60 di oscuramento dell’edificio ex-Betonval; con le altre spese previste, il costo complessivo giunge alla cifra di 413mila euro. Da considerare inoltre che la zona isolata favorirebbe il compimento di attività pericolose e vandalismi.

Pini è stato polemico in particolare perché per la realizzazione di un progetto caro a Comune dei cittadini, la riqualificazione dei giardini alle Coltie, si alzato il muro invalicabile dell’impossibilità di spesa. «Abbiamo lottato a lungo per rendere i giardini ad un costo di 5mila euro davvero utilizzabili per tutti i ragazzi che li frequentano – ha dichiarato – abbiamo raccolto molte firme, ma tutto si è arenato a causa della pretesa mancanza di fondi. Ed ora si spendono soldi pubblici per un progetto di dubbia fruibilità che tra un’aggiunta e l’altra finirà per gravare sul bilancio per 500mila euro».

Massimo Zucconi, fondatore ed uomo guida di Comune dei cittadini, ha concluso in crescendo con una sequela di condanne. «Si tratta – ha detto – di un progetto vecchio di 15 anni, realizzato incomprensibilmente adesso con precedenza rispetto a progetti di ben altra urgenza. Tutto fermo per quanto riguarda la via Cerrini, dove lo stato di degrado degli ex-magazzini comunali e dello stabilimento ex-Incerti è sotto gli occhi di tutti. Ci troviamo in una zona pedonale dove ai pochi progetti non è seguito nulla. Un lavoro come questo a nord di Venturina sarebbe ingiustificato anche in un periodo di vacche grasse, figurarsi in un periodo di crisi con un comune che tassa oltre misura i residenti. Investire così è un crimine». Infine, la conclusione: «Se questo è il modo in cui si spendono i soldi pubblici, ben venga il patto si stabilità».

Francesco Rossi – Il Tirreno 2.7.2016

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