Progetto nuova Ztl: negozianti chiedono l’apertura al mattino

«Noi commercianti la chiusura della ztl non la vogliamo». Silvano Zanchi, titolare di un negozio di articoli e toelettatura per animali in via Indipendenza, si fa portavoce degli esercenti su un tema molto dibattuto in paese: la prossima riqualificazione della zona a traffico limitato del centro. Un progetto che l’amministrazione Soffritti porta avanti da tempo e che vedrà la sua realizzazione a breve, per una spesa di 220mila euro (inclusa la progettazione).

 

I lavori dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2018: verrà creata un’isola pedonale all’interno dell’attuale ztl comprensiva di Largo Sbarretti. Intorno, come specificato dall’amministrazione comunale, si svilupperà una nuova circolazione del traffico con l’obiettivo di avere l’effetto di una piazza per favorire l’incontro e la socializzazione. Piazza da allargare con la chiusura del traffico nel pomeriggio al resto dell’attuale ztl. Il tutto da valorizzare con sculture luminose, panchine in legno, strutture con piante rampicanti sul lato della strada dove oggi non vi sono piante, per dare un’identità ora carente, ovvero quella originaria di centro cittadino.

«Qui siamo tutti arrabbiati per la chiusura della ztl – dice Zanchi -, ricordo che tra noi commercianti e residenti avevamo raccolto oltre 600 firme contro questo progetto voluto dall’amministrazione comunale, che l’ha deciso senza tenere conto delle nostre esigenze».

Zanchi, settimane addietro, durante alcuni incontri tra negozianti e la sindaca Soffritti, aveva chiesto di considerare una sua idea. «Ho lanciato al Comune una proposta per la ztl – sottolinea – ma ancora non ho avuto una risposta. Senza sconvolgere più di tanto l’ambiente del posto, potrebbe venire fuori la piazza e tutto quel che vogliono. In pratica, si potrebbe lasciare l’apertura totale della ztl di mattina, la piazza che vogliono creare dovrebbe essere ristretta di circa tre metri per far passare comunque le macchine, e il pomeriggio la ztl rimane chiusa. In fondo, manifestazioni, eventi e giochi vengono organizzati sempre di pomeriggio».

Ma l’idea di Zanchi non si esaurisce qui, e chiama in causa gli altri commercianti. «Avevo proposto anche un cambio d’orario agli altri negozianti – precisa -. Invece che alle 9, come fanno in tanti, si potrebbe aprire alle 8 e chiudere alle 13, si lavora 5 ore la mattina e la gente è più predisposta a venire perché c’è la possibilità di passare in auto».

Col progetto di restyling dell’amministrazione, verranno eliminati gli stalli dei parcheggi, via Indipendenza diventerà una vera e propria zona a traffico limitato, limitando al minimo indispensabile la fruizione carrabile. Ed è qui il nodo centrale delle preoccupazioni di Zanchi e di altri commercianti: la paura di vedere penalizzate le attività del centro viste le modifiche alla viabilità.

«Questa zona chiusa comporta un’ulteriore riduzione del piccolo commerciante – dice -. Nel 2001 nel tratto interessato, lavoravano 220 persone, oggi siamo sì e no 45. Credo che il Comune dovrebbe pensare a queste cose. Anche le associazioni di categoria non hanno a cuore la situazione. Mi rivolgo agli architetti del progetto: miei cari signori qui non siamo a Barcellona, metropoli spagnola con 1 milione e 600mila abitanti dove sono stati presi degli spunti del progetto. Venturina non è un borgo marinaro, storico, montano o altro. Noi qui soffriamo la fame tutti i giorni, vorrei che l’amministrazione sapesse che esistiamo anche noi».

Annalisa Mastellone – Il Tirreno 3.1.2018