Rimigliano, incursione notturna dei vandali alla tenuta

Strappati dal tronco sei pini secolari, abbattuti tutti gli appostamenti di prestigio. Sembra passato un uragano dai capanni di caccia al colombaccio nella riserva al lato più estremo della tenuta di Rimigliano. Tra gli appostamenti più belli d’Italia spesso ripresi dalle telecamere per le trasmissioni in onda su Sky e Rai. Nell’assalto sono morti anche una diecina di volantini di richiamo.

Danno ambientale enorme, danno economico di circa 200mila euro.

Difficile proteggere questo spicchio recintato in mezzo a 560 ettari di tenuta, comunque lontano dall’unico podere ancora abitato. «Alberi qui da secoli, immensi, fino a 20-25 metri d’altezza…» dice, costernato, Maurizio Berrighi che è appena stato informati di quanto accaduto nella notte.

Berrighi cerca di far scendere dalle strutture pericolanti Ranieri Antonini, il capo caccia, impegnato a tirar giù quanti più piccioni “volantini” (che servono da richiamo per i colombi) ancora in vita sui loro appostamenti.

Berrighi guida la cordata di imprenditori che, nel 2004, ha acquistato la tenuta (le famiglie Antinori, Pecci, Marchi – Falk): «Insieme ai pini – prosegue – sono venuti giù tanti altri alberi… querce, lecci, cerri, un disastro».

Come si può fare una cosa del genere in nome della natura, contro la natura? «Non mi rendo conto di chi possa essere stato né perché – risponde Berrighi – Purtroppo il clima è teso, la battaglia a proposito della tenuta di Rimigliano non è stata sempre civile. Continui attacchi, necrologi per il cemento nella tenuta accanto a quelli per i defunti veri. Con gli eccessi si rischia poi di arrivare a questi effetti».

A fare i rilievi, di prima mattina, anche la Digos.

Poi sul posto soprattutto i carabineri della stazione di San Vincenzo, che si stanno occupando delle indagini.

Al momento si parla soprattutto di un atto di delinquenza comune, probabilmente maturato in ambito locale.

Il perché è ancora tutto da stabilire.

Resta uno spettacolo attraversare questa tenuta, dalla Pincipessa. Soprattutto natura. I fagiani, saltellanti, sopportano il passaggio della macchina sulla strada con aria di sufficienza.

«Sono entrati armati di motosega elettrica, saltando la ferrovia e tagliando la rete – aggiunge Berrighi – in tre o quattro. Sono venuti qui anche degli esperti nel taglio degli alberi perché l’hanno fatto in modo tale da direzionare la caduta per distruggere il più possibile. Potrebbero aver fatto tutto anche in un quarto d’ora».

Possibile abbattere capanni – questi costruiti con tanto di ascensore tra il 2004 e il 2007 – e colombacci per dimostrare che si è contrari comunque alla caccia, (strumento tipico “dell’ambientalismo estremo”)? Oppure, forse, l’ambientalismo al contrario, che si schiera contro la progettualità, ma non sarebbe forse questa una sconfitta delle politica e di ogni cercato invano “percorso partecipativo”?

«E venerdì scorso un’assurda avvisaglia – riprende Berrighi – sempre di notte è stata spaccata, con un frullino, la centralina dell’acqua lasciando a rubinetti asciutti quanti ancora vivono alla fattoria e anche tutta la tenuta».

L’imprenditore non manca di ricordare quanto accaduto la notte di Natale 2009: «Quella volta, la mattina del 26, il guardiacaccia trovò una cinquantina di buchi proprio qui attorno, nella rete della riserva… quella volta scapparono una trentina di cinghiali».

Stavolta se possibile è peggio.

Alcuni cacciatori che fanno parte della squadra fissa nella riserva – sono 7, il resto delle presenze è su invito – presidiano l’area e sono molto preoccupati: «Gente così, pronta a tutto – commentano – Il bosco è secco da troppo tempo, a rischio incendio…».

La vigilanza sarà massima, oltre a quella svolta sempre dai guardiacaccia. Da subito si provvederà all’installazione di telecamere, ovunque.

CECILIA CECCHI – Il Tirreno 14.10.2011

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2 pensieri su “Rimigliano, incursione notturna dei vandali alla tenuta

  1. Vergogna ! un atto vandalico contro la natura e il territorio. La lotta contro il cemento fra gente CIVILE non si serve di questi mezzi da criminalità organizzata.

  2. Vandalico? Molto programmatico direi! Mi fa tornare in mente il “duomo” di gesso che qualcuno si è fatto tirare in faccia! I vandali agiscono d’istinto, certamente con ignorante violenza ma d’istinto. Quando si distrugge qualcosa per istinto non ci portiamo in borsa attrezzi che ci possano permettere di abbattere simili vegetazioni… premeditato e troppo scontato l’esito del toto accusa!!!

    Mah… Roberta.

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