RTA alla Fonte di Sotto – Il Comitato contrattacca: fa appello alla Magistratura e alla Guardia di Finanza

Restiamo convinti che la costruzione di un villaggio con 64 appartamenti alla Fonte di sotto, ai piedi del borgo medievale di Campiglia Marittima sia un errore e costituisca un irrimediabile danno al paesaggio e all’economia locale.

Per questo nello scorso mese di luglio il Comitato per Campiglia ha inoltrato alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza una segnalazione scritta con documentazione allegata finalizzata alla verifica dell’esistenza di reati connessi alla speculazione edilizia. La stessa documentazione era stata indirizzata il 14 aprile al sindaco di Campiglia, che però non ha mai risposto su questo punto.

“L’intervento – si legge nella nota inviata ora alla magistratura e alla Guardia di Finanza – è previsto in un’area delicatissima per le sue caratteristiche paesaggistiche e per la presenza nella sua prossimità di testimonianze archeologiche dal periodo etrusco al periodo medievale. Il villaggio, esteso su un’area pari alla metà della superficie del borgo antico, si distenderebbe ai piedi della Rocca recentemente restaurata alterando un paesaggio rimasto intatto che si estende tra  la gemella  Rocca medievale di San Silvestro e quella appunto di Campiglia.” Inoltre esso viene dal Comune presentato come Residenza Turistico Alberghiera (RTA), mentre nella documentazione fornita dall’agenzia di vendita si legge di vendita di appartamenti  e di “godimento personale delle unità abitative”, contravvenendo così alla specifica funzione alberghiera, con il conseguente rischio di ingannare il potenziale acquirente.

Ciò anche alla luce di quanto emerso nel Convegno  Nazionale di Grosseto del 19 Gennaio 2008, dove è emerso che le cosiddette RTA sono diventate il grimaldello per edificare nelle zone rurali con la scusa della ricettività turistica; in tale sede anche l’assessore regionale Bertolucci ha affermato che “spesso ci si trova di fronte a una forma di speculazione immobiliare” (Più speculazione che turismo, “Il Tirreno”, 20 gennaio 2008).

Il Comitato fa presente che sull’area interessata dalla lottizzazione sono già state istallate, da circa un anno, alcune baracche di cantiere e recinzioni finalizzate ad interventi non specificati nel cartellone dei lavori,  che non riporta alcun dato. La nota del Comitato si conclude con l’invito alle autorità competenti di verificare l’eventuale esistenza di reati.

Purtroppo bisogna rilevare che in una fase in cui si parla tanto di coinvolgere i cittadini, il Comune non ha mai attivato concrete forme di partecipazione su questa scelta, evitando anche di rispondere puntualmente ai problemi posti dal Comitato. Il Comitato ribadisce dunque la volontà di opporsi fino in fondo a questo intervento negativo per l’immagine ed il futuro di Campiglia, una vera e propria cementificazione irreversibile che ridurrebbe anche il valore del restauro della Rocca e che ha già determinato l’inserimento di Campiglia nella mappa delle emergenze territoriali della Toscana.

Intanto si attende anche la risposta del Ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, a cui il Comitato ha indirizzato nei mesi scorsi una memoria sulla vicenda della lottizzazione alla Fonte di Sotto.

Comitato per Campiglia

4 agosto 2008