S.Vincenzo Futura contro Bandini: «Da lui sul piano nessuna posizione»

«Durante la commissione consiliare del 16 ottobre, indetta dalla lista San Vincenzo Futura per discutere del piano regionale cave e, soprattutto, per capire la posizione politica dell’amministrazione di San Vincenzo sull’ampliamento dell’attività estrattiva in Val di Cornia e sul territorio comunale, con la richiesta di poter trovare una linea comune per dare indirizzo agli uffici sulle osservazioni al piano, il capogruppo Ginanneschi ha di fatto ammesso che la maggioranza che governa il nostro Comune non ha una posizione politica sul tema cave».

È duro l’attacco che la lista San Vincenzo Futura sferra nei confronti della maggioranza. «Assente l’assessore all’urbanistica Roventini – rincara la dose la lista – le cui affermazioni a mezzo social o stampa sono state solo sibilline e non esplicative di un vero pensiero politico sul tema che forse non ha o che teme di affrontare. D’altra parte, in sede di commissione, l’amministrazione, messa alle strette si rimangia addirittura le parole pubbliche dell’assessore Roventini che disse di reputare ininfluenti le previsioni del PRC e che pertanto su San Carlo non sarebbero state presentate osservazioni».

Una sola osservazione, fanno notare dalla lista, è stata illustrata da parte dei tecnici comunali e «di fatto molto tecnica, per niente politica – spiegano – e ci pare davvero poca cosa rispetto al tema più ampio che coinvolge il nostro territorio».

Per il gruppo, Bandini «non prende posizioni pubbliche e ama agire nel silenzio senza neanche comunicare con i propri cittadini salvo che non si tratti di feste o eventi».

San Vincenzo Futura fa sapere di voler presentare in autonomia le osservazioni anche senza l’intesa con la maggioranza. «Come gruppo consiliare temiamo, dopo le posizioni di Campiglia e Castagneto contro l’individuazione da parte della Regione delle nostre colline in distretto cave, che le previsioni del piano possano riversarsi interamente sul territorio di San Vincenzo, in contrasto con la vocazione turistica, il valore paesaggistico, l’alto interesse archeologico, i rischi idrogeologici e l’impatto sulle falde acquifere e quindi sull’agricoltura. L’amministrazione Bandini mette San Vincenzo in posizione passiva a subire le scelte della Regione e dei Comuni limitrofi che hanno, con coraggio, scelto di muoversi. Resta inoltre un mistero la posizione del consigliere Cosimi, la lista svoltiamo pare aver scelto, proprio come la maggioranza, il silenzio».

Il Tirreno 19.10.2019