San Vincenzo e Costa est: preoccupazione per le spiagge

San Vincenzo e Costa est: preoccupazione per le spiagge

Assemblea Sanvincenzina: “Un disastro ambientale la situazione delle spiagge”

«Un disastro ambientale, non c’è altro modo per chiamare i risultati dei lavori di ’preservazione della costa’». Così il gruppo consiliare «Assemblea Sanvincenzina» composto da Paolo Riccucci, Francesco Battini e Massimo Cionini, interviene sulla situazione del litorale di san Vincenzo.

Le mareggiate del mese di febbraio, come abbiamo scritto in cronaca, hanno creato non pochi problemi tra i quali l’accumulo di pietre sulla spiaggia. Il ritorno del bel tempo ha migliorato un po’ la situaizone, ma in alcuni punti l’erosione è ancora forte. «Come dimostrano ed evidenziano le dichiarazioni del professor Pranzini, recentemente uscite sulla stampa, l’amministrazione sapeva di commettere un errore e di danneggiare la spiaggia, ma non ha fatto nulla per fermare il progetto» chiosa Assemblea Sanvincenzina.

Lo stesso professor Pranzini, argomenta As, incaricato dal Comune di San Vincenzo per monitorare la situazione delle spiagge, definisce «il pennello sottoflutto al porto un’opera non idonea a difendere dall’erosione e si dichiara da sempre perplesso sull’opportunità della barriera sommersa, rilevando inoltre che la scogliera non risulta coerente con il progetto».

Il gruppo consiliare di opposizione evidenzi, come «la responsabilità politica nel procedere con i lavori è enorme, sopratutto per i dubbi che tale progetto implicava. Dopo tutti questi progetti sciagurati e la conferma ufficiale dell’erroneità di tale scelte da parte dello stesso professor Pranzini, non capiamo perché l’attuale amministrazione comunale ha ancora l’intenzione per il 2016 di ampliare la barriera soffolta prolungando la scogliera fino all’altezza del Fosso delle Prigioni, come si legge nel «Programma triennale delle opere pubbliche 2016/2018» approvato a gennaio. Il costo previsto dei lavori è di 872.440 euro.

Mentre si continuano a portare avanti scelte sbagliate per evitare di ammettere i propri errori e le proprie responsabilità, dicono gli esponenti di As, ad oggi si parla «solo ed esclusivamente di ripascimenti: interventi tampone che salvaguardano pochi tratti di spiaggia per qualche tempo, con un continuo impiego di denaro pubblico».

«Vedere i ripascimenti come unico strumento di preservazione della costa – afferma Assemblea Sanvincenzina – è quanto di più miope si possa immaginare, sopratutto dopo tutti gli errori fatti, è evidente l’assoluta incapacità di questa amministrazione di proteggere e preservare uno dei pochi beni pubblici che ancora permette al paese di sopravvivere e che deve essere preservato per il futuro di tutti».

p.b. La Nazione 27.3.2016

 

Costa est: Ora le spiagge sono pulite ma preoccupa la qualità
Sassi e ghiaie su un litorale sempre più eroso. A lanciare l’allarme è Lotti (Fiba) «Dieci anni fa sbagliarono con lo studio per province, il golfo è unico»
spiaggia sassi
Le tracce evidenti di pneumatici sulla spiaggia rivelano le recenti operazioni di pulizia lungo la Costa est che, per Pasqua, si presenta in buono stato. Nonostante la festività arrivi a un punto della stagione ancora prematuro rispetto all’inizio vero e proprio del periodo estivo, di sporco sulla spiaggia non se ne vede, come non ci sono neppure rami e tronchi di albero in mezzo all’arenile, secondo un contesto facile da trovare nei mesi più rigidi, soprattutto dopo le mareggiate e le perturbazioni invernali. In confronto ad esempio all’anno scorso, in relazione allo stesso periodo, la situazione è decisamente migliore.
Spiaggia pulita
A Carlappiano, a farsi notare sul litorale sono in particolare le impronte di pneumatici dei mezzi da lavoro. La spiaggia è libera da rami e pezzi di albero, e la barriera retrodunale in perfetto ordine. Di sporcizia lasciata dall’uomo, come bottiglie, cartacce e quant’altro, non c’è ombra. Stessa storia all’altezza dell’Orizzonte, dove la spiaggia raggiunge la maggiore profondità, mentre a Perelli 1, negli ultimi cento metri in direzione del canale, si registra un’importante presenza di alghe. Sempre a Perelli 1, dalla parte dell’ex centrale dell’Enel, si trovano anche alcuni rami spezzati sulla battigia.
Il problema è la qualità
Di fronte a un quadro comunque positivo sotto l’aspetto della pulizia, a preoccupare i balneari è soprattutto la qualità della spiaggia. «Come sporcizia in senso stretto siamo messi bene – afferma Fabrizio Lotti, proprietario del bagno La Capannina, in Costa est (Perelli 2) e presidente regionale di Fiba Confesercenti – Il lavoro di pulizia quest’anno è stato ottimo, nato da un rapporto tra Parchi, gestori delle strutture balneari e cooperativa che si occupa del servizio. Un tipo di lavoro frutto di un seminario organizzato in inverno che ci ha visti adottare una tipologia efficace, dividendo le operazioni di pulizia in due aspetti, una parte di sporco vero e proprio, l’altra da portare nell’area retrodunale. Insomma, l’intervento è ottimo, anche se poi mancano i soldi per la manutenzione».
«Il problema vero è però un altro – prosegue Lotti – e parte oltre dieci anni fa, con lo studio per province sull’erosione della costa. Grosseto effettuò un intervento a mare, Livorno si concentrò sulla superficie retrodunale. Il risultato nel tempo? Follonica ha spiagge belle, profonde e di qualità che non aveva mai avuto, mentre noi ci ritroviamo con un litorale fatto di sassi e ghiaia. Non è pensabile fare uno studio diviso per province, quando il golfo è unico». Le parole di Lotti sono in effetti confortate dalla parte della spiaggia più vicina al mare, costituita da ciottoli, piccoli e meno piccoli, e pietrisco.
Riportare in equilibrio la costa
«Sono anni che denuncio questa situazione, ma non è cambiato nulla – spiega Lotti – Sono due le azioni che la Provincia, sollecitata e in accordo con il Comune di Piombino, dovrebbe fare: rimettere in equilibrio il golfo e applicare la massima attenzione alle spiagge. Ogni anno 50 milioni di presenze turistiche arrivano sulla costa toscana, ma qui si parla di tutto meno che delle spiagge. Personalmente ho già speso duemila euro per cercare di migliorare la qualità dell’arenile».
Spiaggia come motore economico
«La spiaggia, sia libera, che relativa agli stabilimenti balneari, è economia per il territorio – sostiene il presidente regionale Fiba – Eppure i nostri amministratori non hanno mai dimostrato forza su questo argomento. Abbiamo un potenziale naturalistico enorme non sfruttato. Sarò impopolare, ma non concepisco la diminuzione dell’importo della parking pass per i residenti, quando un turista in estate spende fino a 14,50 euro per parcheggiare sulla nostra costa». «Il turismo è un’industria che porta arricchimento economico e culturale – continua Lotti – L’economia dell’intero territorio si muove, si creano posti di lavoro, i giovani non scappano; eppure è evidente il disinteresse della politica. Io non ce l’ho con la fabbrica, ma voglio che al mio lavoro venga data la stessa dignità».
Francesca Lenzi – Il Tirreno 27.3.2016

 

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