San Vincenzo: misteriosi lavori sul fosso delle Prigioni

Un cantiere avviato e mai portato a termine. Spiegazioni discordanti dagli uffici tecnici comunali.
È mistero sui lavori al Fosso delle Prigioni, che attraversa l’unica spiaggia libera del centro urbano tra gli stabilimenti balneari Bahiahybe e Lanterna. Dalle fotografie inviateci da un lettore (e risalenti ad alcuni mesi fa) pare evidente il cantiere aperto sul fosso, con muri in cemento armato e fondazioni di alcune decine di centimetri all’interno del letto.

Dagli atti presenti nell’albo pretorio comunale, non risulterebbero documenti relativi all’intervento. Le spiegazioni di Paolo Cosimi, responsabile dell’ufficio tecnico comunale, e di Andrea Filippi, dirigente dell’area servizi per il territorio, sembrano divergere su alcuni punti e accrescono gli interrogativi sull’intervento.

«Tali lavori – dice Paolo Cosimi – sono stati eseguiti da Sales per conto del Comune come scomputo degli oneri di urbanizzazione per la lottizzazione Sales in zona Santa Costanza. L’idea era di realizzare un percorso pedonale che congiungesse la spiaggia all’area camper situata proprio a Santa Costanza. Il percorso pedonale sarebbe dovuto essere in legno. Io – prosegue – ho seguito la prima parte dei lavori, all’inizio del 2011, ma poi non li ho più seguiti. Non saprei dire, quindi, il motivo del blocco del cantiere».

Per Andrea Filippi, dirigente dell’area servizi del territorio del Comune, le cose non starebbero proprio così. «Nella zona del Fosso delle Prigioni – dice il dirigente – dovevamo creare una passerella in legno e sistemare gli argini. Il progetto è stato eliminato a causa delle norme sul rischio idraulico. Sul letto del fosso non è stato gettato cemento. Diciamo che c’era già un qualcosa realizzato dal Comune negli anni ’80. Ma i lavori non si sono bloccati, non sono mai iniziati».

Dunque, per Cosimi i lavori si sarebbero bloccati, mentre per Filippi non sarebbero mai iniziati e il progetto sarebbe stato eliminato a causa delle nuove norme sul rischio idraulico. Sul senso di quel “qualcosa” che il Comune avrebbe fatto negli anni ’80, non è stato possibile saperne di più dal dirigente.
P.F. Il Tirreno 11.12.2011

Foto CxC da anonimo

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