San Vincenzo: tassa di soggiorno e parcheggi a pagamento lungo la Principessa

L’argomento «clou» del consiglio comunale è stato quello di iscrivere il Comune Vincenzo nell’elenco della Regione per le località turistiche o città d’arte. Una proposta sorprendente: San Vincenzo è riconosciuta (da oltre 50 anni) fin da quando era frazione a mare del Comune di Campiglia quale «Stazione balneare di Cura e Soggiorno» (Ministero del Turismo e Spettacolo) tanto che dagli anni ‘70 è stata sede dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo. Ma questa è un’altra storia, vista nella «vera» ottica di promozione a beneficio di tutta la collettività e non per diventare oggetto di tassa.

La proposta è stata illustrata dall’assessore Massimo Nannelli il quale ha chiesto l’iscrizione all’albo regionale allegando le motivazioni legate all’applicazione dell’imposta di soggiorno. ne è seguita ampia discussione: le minoranze si sono dichiarate d’accordo per l’iscrizione ma senza il vincolo dell’imposta la quale — hanno detto — «dovrà essere oggetto di una ulteriore discussione per meglio chiarire le motivazioni economiche, il periodo di attuazione, le categorie interessate (hotel, agriturismo affittacamere, le agenzie, ecc.), le reali esigenze di bilancio ed anche la specifica destinazione dei nuovi proventi». Sia Bertini che Viliani (Forum del Centrosinistra) come Lera e Morandini (San Vincenzo per tutti) hanno esternato forti perplessità che, alla fine, sono quelle delle varie componenti economiche, associative ed imprenditoriali del territorio.

La maggioranza (è emerso fra le righe) si è sdraiata sui diktat di Piombino e pronta a tassare i cittadini per gli errori altrui. E l’impegno dell’iscrizione è solo il tramite per approvare l’imposta di soggiorno all’interno di una delibera che richiede appunto l’iscrizione all’elenco regionale delle località turistiche. In altri termini, non si sono neppure ascoltate le proposte di buonsenso di rimandare la discussione dell’istituzione della tassa con un quadro economico che chiarisca le reali necessità del bilancio.

Poi la gente (anche chi tradizionalmente «affitta ai bagnanti») si chiede: «C’è bisogno di questa tassa? Dove sono i conti che dimostrano la necessità di gravare sul settore turistico in un periodo già difficile?» Così, nonostante l’impegno di Nannelli supportato dal collega socialista Russo e dal giovane e scalpitante Giommetti, la proposta non ha pienamente convinto. La richiesta di esaminare i conti prima di istituire la tassa non è parsa logica ad una maggioranza che s’è impuntata apparentemente senza ragione.

In relatà il motivo è semplice ed è l’atto di appropriazione da parte del Comune di Piombino dei parcheggi della Sterpaia, oggi gestiti dalla Società dei Parchi. Questo produce minori entrate per la Parchi Val di Cornia e, invece di pretendere che il Comune di Piombino metta giù le mani dai parcheggi altrui, il sindaco di San Vincenzo istituisce la tassa di soggiorno. Non solo, ma è emersa ufficialmente la novità: i parcheggi della Principessa diventeranno a pagamento. Mentre Piombino agguanta i parcheggi della Sterpaia per sé, San Vincenzo non rimane indietro nel tartassare chi va al mare a Rimigliano ed il tutto per dare soldi alla Parchi.
Piero Bientinesi – La Nazione 25.1.2012

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