Sconcertante il restauro della Pieve di San Giovanni

Il giornale del Comune di Campiglia riporta, nell’ultimo numero, una breve scheda storica della Pieve e il resoconto della inaugurazione del monumento restaurato. Tuttavia, al di là dei toni celebrativi, i restauri ai quali è stata sottoposto questo monumento, uno dei più importanti della Maremma, fanno sorgere molti interrogativi.

Chi oggi visita la Pieve si trova davanti ad un edificio double-face, infatti il lato principale e un lato del transetto che si affacciano verso Campiglia, presentano un livello di pulitura che ha messo in evidenza il cromatismo grigio scuro, quasi nero, a grandi fiammature chiare del materiale lapideo utilizzato. Tutti gli altri lati presentano una superficie di colore chiaro cenere che non sembra essere stata sottoposta a restauro e comunque totalmente diversa dal resto.

Il risultato è sconcertante e poiché pensiamo che il restauro sia stato seguito dalla Soprintendenza e dal Direttore dei Lavori con l’accuratezza che il monumento richiedeva, dando anche precise disposizioni a chi eseguiva il restauro, non capiamo se si tratta di un errore o di un restauro interrotto.

Certo è che in queste condizioni il monumento risulta malamente manomesso.

Ci auguriamo di avere rassicurazioni in merito a quanto sopra e chiarimenti certi circa i lavori da realizzare per potere leggere il monumento in maniera uniforme.

Vorremmo anche sapere se e quando i lavori di restauro saranno completati anche all’interno e in che modo e se, il monumento potrà essere utilizzato in più numerose occasioni, sia per i riti religiosi che per eventi culturali.

Comitato per Campiglia

Lettera mandata

Al Sindaco del Comune di Campiglia Marittima

Alla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Pisa e Livorno

Wikipedia: Pieve di San Giovanni (Campiglia Marittima)

Sulla stampa:

Sotto accusa il restauro dell’antica Pieve
Comitato per Campiglia: «Errori o lavori da completare?»
L’antica Pieve di San Giovanni a Campiglia, monumento storico di grande importanza, è stata recentemente restaurata. Ma non mancano le critiche ai lavori fatti, ad alimentarle è il Comitato per Campiglia.
Con una lettera inviata al sindaco Rossana Soffritti, alla Soprintendenza per i beni architettonici di Pisa e Livorno, il Comitato contesta che il restauro non sia stato bene eseguito. «Il lato principale – si legge – e un lato del transetto presentano un livello di pulitura che ha messo in evidenza il cromatismo grigio scuro, a grandi fiammature chiare del materiale lapideo utilizzato. Tutti gli altri lati presentano una superficie di colore chiaro cenere totalmente diversa dal resto. Il risultato è sconcertante, e non capiamo se si tratta di un errore o di un restauro interrotto. Ci auguriamo di avere chiarimenti circa i lavori da realizzare per poter leggere il monumento in modo uniforme. Vorremmo anche sapere se e in che modo i lavori di restauro saranno completati anche all’interno e – conclude la lettera – se il monumento potrà essere utilizzato sia per riti religiosi che per eventi culturali».
La Pieve è nota fin dal 1075. Uno degli aspetti più importanti del monumento è il quadrato del Sator, o quadrato magico, una iscrizione latina – presente in altri monumenti in Italia e in Europa – composta da cinque parole la cui giustapposizione dà luogo ad una frase identica se letta da sinistra a destra o da destra a sinistra. Alcuni studiosi credono che la frase sia un richiamo al testo evangelico e significhi “Il seminatore, col suo carro, tiene con cura le ruote”, da interpretare come “Il Creatore, l’autore di tutte le cose, mantiene con cura le proprie opere”. Altri, invece, sostengono che la finalità del Sator fosse una sorta di “Abracadabra”.
PAOLO FEDERIGHI – Il Tirreno 4.12.2011

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