Scuole, fiere e sagre: a caccia di fondi per scavo e mosaico a Vignale

Scuole, fiere e sagre: a caccia di fondi per scavo e mosaico a Vignale
 «Concessione arrivata dal ministero, si riparte». Enrico Zanini ed Elisabetta Giorgi (Università di Siena) da sempre alla guida dello scavo archeologico di Vignale Riotorto, qualunque sia l’impegno in corso, continuano ad occuparsi anche di questa mansio d’epoca romana e del “suo” prezioso mosaico di Aiòn, Signore del tempo e delle stagioni (qui scoperto nella campagna 2014). Nuova campagna di scavo per settembre-ottore 2016.

Vignale mosaico Aion
Intanto, costanti le partecipazioni a incontri internazionali e nazionali, dove l’esperienza di archeologia condivisa di Vignale (forte legame di collaborazione tra persone, territorio, ricercatori) suscita sempre grande interesse, ed è pure un modo per proseguire nella ricerca di collaborazioni e finanziamenti per realizzare una copertura stabile (seppur provvisoria) per continuare col consolidamento del mosaico.
Nelle ultime settimane il progetto di “Uomini e cose a Vignale”, cioè appunto gli archeologi dell’Università degli studi di Siena (metodologia della ricerca archeologica), sono stati a parlare di Aiòn & c. alla fiera orto e giardino a Piombino come alla sagra del carciofo di Riotorto. «Chi ha voglia di mettersi in gioco – ricorda Elisabetta Giorgi – ci contatti. Troveremo le forme opportune perché la grande avventura intellettuale collettiva continui. Intanto, durante la sagra del carciofo è stato possibile raccontare a chi ne ha adottato un “pezzetto” cosa abbiamo fatto coi contributi raccolti lo scorso anno, compresi gli aggiornamenti sulle ultime novità del mosaico».
Uomini e cose a Vignale
Scavo da settembre, ma nel frattempo gli archeologi di “Uomini e Cose a Vignale” sono impegnati nelle scuole. «Documenti storici di prima dell’anno mille – conferma Giorgi – carte di quando al posto dei campi c’era la laguna, foto di un mondo contadino che non esiste più. Tante le fonti che ci aiutano a capire come il paesaggio è diventato quello di oggi. Ne parliamo coi ragazzi della media di Riotorto in classe, poi in passeggiata verso il castello di Vignale». In corso c’è uno studio sul patrimonio culturale con Isis Carducci Volta Pacinotti di Piombino. «Occhi e strumenti nuovi per osservare e conoscere lo straordinario paesaggio di Vignale – dice ancora Giorgi – grazie all’avvio del progetto finanziato dal Miur “Un punto di vista differente sul patrimonio culturale”: libri, droni e una platea di giovani osservatori del paesaggio».
Vignale mosaico 2
Tutto questo mentre il mosaico, attraversando secoli di storia, continua a raccontarsi. «Alcune tra le ultime considerazioni che abbiamo fatto – interviene Enrico Zanini – riguardano l’Epifania. In questa ricorrenza, la chiesa celebra la manifestazione del signore al mondo, attraverso l’adorazione dei magi, ma fa anche, letteralmente, i conti con il tempo ciclico. È nella liturgia dell’Epifania – spiega – che vengono comunicate ai fedeli la data in cui cadrà nell’anno la Pasqua e, di conseguenza, le date delle cosiddette feste mobili che da essa dipendono. Nel giorno dell’Epifania, dunque, i tempi della liturgia vengono accordati con quelli ciclici del calendario lunare e di quello solare e,  per farlo, si invoca il Cristo “Signore del tempo e della storia”.
Da un po’ riflettiamo su questa formulazione in relazione al nostro straordinario mosaico e ai possibili significati delle sue trasformazioni. Non sappiamo se tra le due cose, quell’appellativo del Cristo come Signore del tempo e l’immagine di Vignale ci sia davvero una relazione, ma – conclude – è una delle ipotesi di lettura che stiamo seguendo per provare a comprendere le tante e mutevoli anime di quel manufatto meraviglioso, che il tempo ci ha restituito».
Cecilia Cecchi – Il Tirreno 10.5.2016
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