SOS CONSORZIO AGRARIO – Ecco le 11 idee e proposte mandate dai cittadini

Salve,

abbiamo appreso dal vostro sito che state cercando idee per valorizzare la struttura del Consorzio Agrario prossimo al trasloco: so che la destinazione al momento è come civile abitazione e che quindi il comune dovrebbe acquistare i locali e fare il cambio d’uso affinché si possa mantenere intatto lo stile della struttura.
Mi auguro che questo possa essere fatto, comunque noi come Centro Guide siamo sicuramente interessati a mantenere e valorizzare la struttura e la nostra proposta sarebbe di trasferire il museo del Lavoro, attualmente all’interno di un padiglione dell’area fieristica, nella struttura del Consorzio.
Il museo del Lavoro ospita dei pezzi importanti dell’agricoltura toscana ma purtroppo non è valorizzato in quanto non è curato nell’esposizione, non è pubblicizzato e soprattutto è chiuso per buona parte dell’anno!
Il Consorzio diventerebbe la sede più idonea per questi oggetti ed essendo in centro sarebbe anche più visibile ed accessibile. Inoltre il Padiglione dell’area fieristica potrebbe essere usato per lo scopo per cui era stato creato e quindi dar più spazio alle esposizioni e introiti alla Cevalco e, indirettamente, alle casse del Comune. Oltre al museo del Lavoro la struttura può ospitare anche una sala convegni e spettacoli, una sala con una mostra fotografica del mondo agricolo e potrebbe diventare la sede di alcune associazioni o comitati.
Sarebbe molto importante per Venturina e per la Val di Cornia mantenere e valorizzare le nostre tradizioni agricole anche attraverso un buon museo, proprio adesso che la campagna sta perdendo in parte il suo fascino a causa dell’edilizia e Venturina ha perso anche il ricordo delle origini della sua fiera agricola con tanto di trattori, animali e commercianti locali.

Per il Centro Guide Costa Etrusca
www.guidecostaetrusca.com

3 agosto 2009

Mi permetto di fare anche io la mia proposta:
Perché non utilizzare le strutture dell’ex consorzio agrario costituendo una scuola (Istituto Tecnico Agrario) con relativi laboratori e servizi accessori? Si consideri che tali istituti sono a Grosseto e forse a Cecina.
Oppure altro utilizzo: Una azienda, magari gestita da  una cooperativa di giovani per la lavorazione e la trasformazione dei prodotti agricoli coltivati nelle nostre zone:  carciofi, spinaci, peperoni ecc.
Comunque se ci si pensa un attimo, verrebbero fuori una miriade di interessanti idee.
Il problema è che se questa area è entrata negli interessi di alcune (poche) imprese edili, considerati i rapporti (interessi) che queste hanno con l’amministrazione comunale vigente, difficilmente si riesce a togliergli l’osso tenuto ormai stretto in bocca. Scusate l’esternazione, ma è come la penso io e non solo io.

Ing. Abele Fornaro (Venturina)
4 agosto 2009

 

L’idea del Museo del Lavoro è molto interessante, associata ad altre funzioni complementari sempre legate alla tradizione rurale di Venturina e delle sue campagne. Come per esempio un mercatino per la vendita diretta dei prodotti agricoli , un ristorante per cucina tipica locale, sedi di associazioni di produttori agricoli. Il progetto potrebbe decollare unendo l’impegno e la progettualità pubblica combinata con l’interesse dei privati al recupero funzionale dell’edificio.

Fiammetta Maschietto (Firenze – ho la casa a Campiglia da più di 20 anni)
5 agosto 2009

 

Salve, sono Chiara Geppini,
e scrivo in merito al concorso di idee per la riqualificazione del Consorzio Agrario di Venturina, mi piace molto l’idea del trasferimento del Museo del Lavoro, così facendo sarebbe molto più accessibile a tutti e magari anche a qualche turista di passaggio in estate e alle scolaresche di inverno.
A tal proposito, mi è sembrata carina e interessante, a mio avviso, l’idea di integrare il trasferimento del Museo del lavoro con gallerie fotografiche, quadri, immagini, video, che mettano in risalto quella che è stata e che è ad oggi tra le principali fonti di economia della nostra zona: l’agricoltura (in una struttura come quella del consorzio agrario che ha di per se una memoria storica!).
Insomma se ci pensiamo bene noi, ad oggi viviamo di agricoltura e le tecnologie in merito si sono evolute e molto, perché non fare all’interno di quell’area, che è spaziosa, anche una zona in cui si vede lo sviluppo dell’agricoltura dall’inizio, quando si è iniziato in epoca preistorica a coltivare fino ad oggi, le tecniche impiegate e l’evoluzioni che ci sono state!
Istituire, sempre all’interno dell’area, delle mini serre o aree di lavoro in cui coinvolgere i bambini delle scuole, far vedere loro come cresce una pianta, vedere quali sono i principali frutti della nostra terra e come nascono e si coltivano.
Per l’organizzazione non spetta certo a me, però sarebbe carino anche coinvolgere l’Auser e alcuni anziani che, sempre se vogliono, per portare e riportare memorie di loro e coinvolgerli in un bel progetto e renderli partecipi del loro paese!!!
Anche degli esperti del settore non sarebbero male, fare riunioni e mettere qualcuno che se ne occupi, con passione.
Se credi che la proposta possa essere interessante,  idee ne ho molte, moltissime in merito! Insomma l’idea del museo, un museo anche vivente, forse risulterebbe e farebbe risultare la nostra cittadina ancora di maggiore pregio.. magari potrebbero organizzare gite scolastiche al museo…
Intanto vi saluto e aspetto di sapere se l’idea è piaciuta o meno
A presto

Chiara Geppini (Campiglia)
5 agosto 2009

 

Che ne dite di un bel pub con un pò di musica…un posto di ritrovo per i ragazzi che  a venturina sono costretti a stare davvero in posti squallidi….un piano bar e un pò di musica nn sarebbe male…

Viriginia Landi (Venturina)
7 agosto 2009

Grazie, Virginia, della tua proposta per il Consorzio Agrario di Venturina. L’ho inserita sul sito del Comitato per Campiglia. Hai proprio ragione, a Venturina mancano punti di ritrovo per i ragazzi e non solo! (Il Comitato per Campiglia)

Si infatti…e mi dispiace magari essere stata un pò troppo diretta nell’altra mail ma è così…tutte le volte che c’è qualcosa di nuovo nn è mai per noi… ci siamo riempiti di agenzie di viaggi…(ce n’è una dietro ogni angolo)…e asili per bambini…ma per noi?? è normale anche secondo me che poi i ragazzi nn avendo niente da fare trovino lo svago dentro le droghe e l’alcool….comunque…grazie a lei per l’ascolto!

cordiali saluti,
Virginia
8 agosto 2009

 

Visto che a venturina non ce’ un ritrovo x i giovani , potrebbero veramente usare la struttura x farci un posto dove i giovani si potrebbero ritrovare e passare le giornate invece di stare in giro . Venturina sta’ diventando sempre piu’ grande di case ma non ce’ un luogo di divertimento x i giovani . E chi puo’ spostarsi con le auto il sabato vanno tutti fuori venturina e non mi sembra molto bella come situazione.

Paco Petrelli
8 agosto 2009

 

Essendo convinti che la struttura del Consorzio Agrario di Venturina debba trovare una nuova vita  in quanto l’architettura e l’ubicazione sono eccellenti, proponiamo l’esempio del Centro Visite di Vedrette di Ries-Aurina (Alto Adige, Prov. di Bolzano) che abbiamo appena visitato e che ci ha entusiasmato per l’eccellente esempio di valorizzazione del territorio:

http://www.provincia.bz.it/natura/2803/parchi/rieser/visite.htm#

Il Consorzio Agrario di Venturina potrebbe essere utilizzato pertanto come centro visite per la Val di Cornia su i seguenti argomenti :

– origine e storia del territorio
– aspetto geologico
– scoperta,sfruttamento e benefici delle acque termali
– flora e fauna del territorio
– tradizioni enogastronomiche
– produzione agricola e industriale
– informazioni per percorsi (trekking e mountain bikes )

Tutto questo anche al fine di un obbiettivo didattico per i ragazzi delle scuole di tutta Italia.

G. D’Asio, S.Vannozzi con casa a Campiglia da 30 anni
9 agosto 2009

 

Sono pienamente concorde con la posizione del comitato. A dire il vero non so se la struttura è bellissima, ma sicuramente è uno di quei pochi edifici “storici” di Venturina, che ne rappresentano appunto il passato (e perchè no, anche il presente e il futuro) agricolo del paese. La demolizione, e per di più a scopi edilizi, è una follia degenerativa di questi vecchi-nuovi politici di professione.

Quindi lottiamo.

Personalmente però non sono molto concorde in merito alla destinazione d’uso. Certo ne dovrebbe venire un edificio con finalità aperte al pubblico, ma proprio in virtù di questo significato storico che è il nostro passato agricolo, e anche in relazione al nostro presente “maldestramente agricolo”, sarebbe bello per una volta in questa terra di campagnoli, proporre la creazione di un istituto agrario di buon livello dotato di laboratori funzionali e funzionanti. Molta gente si iscrive a queste facoltà una volta terminate le superiori ed è un settore in crescita. Non parlando poi del fatto che la politica si fa in tanti modi e che la realizzazione di un progetto simile e ben fatto, rappresenterebbe anche un soddisfacimento molto parziale di quelli che sono i nostri intenti. Pensate solo alla possibilità di proporre master e corsi di formazione, magari con molta esperienza sul campo.
Una proposta simile soddisferebbe, a mio avviso, gli aspetti più disparati che vanno dal rispetto della storia all’etica della riqualificazione, non tralasciando il fatto che sarebbe anche un buon investimento complessivo sia economicamente che per una bella visibilità.
Direi sette o otto piccioni con una fava sola.

Grazie per l’ascolto

Riccardo Papi (Campiglia)
12 agosto 2009

 

*SE* fosse del Comune secondo me sarebbe intelligente trasferirci l’appropriato Museo della Civilta’ e del Lavoro cosi’ da riqualificare ANCHE l’area Fiere che aumenterebbe di 1/3 la sua superficie coperta utile…
Altrimenti preferirei avere piuttosto una Zona Blu piu’ grande, attrezzata e possibilmente VERA, senza il passaggio delle auto a scapito di un palazzo che anche se vecchio non mi sembra “storico” …

Alessio Albertoni
19 agosto 2009

 

In merito al Consorzio Agrario; il rischio di sostenere retorica, ma campiglia se la si analizza con una visuale storica, “la sua” storia i prettamente agricola, e speriamo che ne rimanga sempre dei segni significativi.
Mi sono sempre domandato come è possibile tenere in un vero capannone delle testimonianze della civiltà contadina; senza un ordine e un  criterio che osservi con rispetto il vero costume di quella civiltà.
Perchè non collocarli in quelle struttura, armonizzandola a quella sua etica. La fatalità a volte provvede alla mancanza di ideee e volontà.

Nadio Stronchi, buon lavoro
8 ottobre 2009

 

Forse è un pò ambiziosa la mia proposta per il futuro del Consorzio Agrario di Venturina.
Questa struttura dovrebbe (deve!) diventare un grande centro d’arte.
L’idea mi veniva dai magazzini con facciata in vetro – chè bel grande atelier sarebbe!
Un magazzino diventa una sala di esposizione. L’altro resta magazzino per quadri, cavaletti ec.
Nella parte centrale, in fondo dovè c’era lo spazio vendita, è previsto un sala incontri, un soggiorno con caffè, libri e riviste d’arte, poltrone commode. (Una sala convegni non è necessaria, perchè convegni sono inutili e fanno solo adormentarsi).
Il comune e altri sponsor fondano un premio internazionale. Una giuria, composta di artisti di fama (almeno nazionale), architetti, musicisti e attori (senza i soliti critici d’arte provinciali) ha il compito di sciegliere su invito 25 artisti nazionali ed internazionali. I tre premiati vincono una borsa di studi e possono lavorare per tre mesi liberamente nei atelier del CAVCA ( Centro d’Arte Venturina – Campiglia ). Dopo tre mesi arrivano altri tre vincitori ec.
Nel primo piano del edificio centrale vengono costruiti tre mini-appartamenti per ospitare gli artisti premiati.
Nell’ altra struttura con facciata di vetro viene stabilito una scuola d’arte con corsi di pittura e scultura per bambini e ragazzi di varie età.
Gli insegnanti vengono scelti dalla giuria fra bravi artisti della nostra provincia. Loro possono fare la domanda e insegnano senza stipendio per un anno.

Cosi il CAVCA diventa e resta un luogo molto vivace.

Infine la parte esterna: mi immagino prati, alberi, sculture, sedie per il relax, niente parcheggi (c’è posto davanti l’USL) Due o tre volte la settimana, la sera, il centro resta aperto al pubblico con possibilità di incontrare artisti ed insegnanti, sentire musica ec. Cosi i cittadini diventano più sensibilizzati per l’arte e cultura. Per il Comune e noi tutti sarebbe una chance di spostare un pò le frontiere della provincialità.

Wolfgang H. Kretzschmar (Campiglia)
14 ottobre 2009