Stabilimenti balneari, stop agli ampliamenti

Stabilimenti balneari, stop agli ampliamenti

Rivisto e con profonde modifiche strutturali il piano spiagge di San Vincenzo. La variante dell’amministrazione sarà discussa in commissione e poi in consiglio

L’amministrazione comunale, dopo aver preso atto che alcune delle normative urbanistiche vigenti a S.Vincenzo sono in contrasto con quanto indicato dal Pit (Piano d’indirizzo territoriale) della Regione, ha disposto una “Variante al piano particolareggiato della spiaggia” per adeguare, appunto, il Piano spiaggia alle prescrizioni del Pit. Ma cosa dicono, in breve, il Piano spiaggia e il Pit?

Il Piano spiaggia individua le aree demaniali ad uso pubblico indifferenziato e le aree in concessione demaniale da utilizzare come spiagge attrezzate, a servizio degli stabilimenti balneari, a servizio delle attività turistico-ricettive o per usi diversi, stabilendo gli interventi edilizi previsti. Il Pit, dal canto suo, stabilisce le norme volte a limitare la possibilità di prevedere nuovi carichi insediativi sul fronte litoraneo, vietando nuovi insediamenti nelle zone dunali e in prossimità delle dune, delimitando zone di rispetto nelle quali è vietata ogni modificazione dei suoli anche precaria.

Vari interventi previsti dal locale Piano spiaggia sono stati realizzati prima del 2009, mentre quattro sono ancora da realizzare. L’amministrazione, con questa variante, ha deciso di sospendere la validità degli interventi previsti in via Andrea Costa presso il Bagno Nettuno, in via Sicilia presso il ristorante La Triglia, presso il Bagno Delfino (foto a destra) e in via Tridentina presso la Barcaccina.

I quattro interventi prevedevano rispettivamente: nel caso del Nettuno, la demolizione e ricostruzione con ampliamento spostando la struttura più a nord; nel caso della Triglia, la ristrutturazione con ampliamento; nel caso del Delfino, la ristrutturazione con ampliamento più a nord; nel caso della Barcaccina, lo spostamento dal sito attuale all’arenile.

In cambio, l’amministrazione ha proposto, per i quattro interventi, la ristrutturazione edilizia, che potrà anche comprendere la completa demolizione e fedele ricostruzione senza ampliamenti significativi o spostamenti che sarebbero andati ad interessare ulteriori porzioni di arenile demaniale, con una riduzione significativa per la struttura di via Sicilia, unica, tra quelle interessate, a non essere a servizio di uno stabilimento balneare.

Le norme contengono parametri per il contenimento dell’impatto ambientale delle strutture oggetto d’intervento, con particolare riguardo alle altezze, al fine di mantenere una visibilità del panorama da parte delle strutture edilizie retrostanti. La variante predisposta dall’amministrazione sarà discussa nei prossimi giorni in un’apposita commissione consiliare e, in seguito, in consiglio comunale.

Paolo Federighi – Il Tirreno 24.11.2013

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