“Sulla duna non ci si costruisce” Nicola Bertini (Forum)

Premettiamolo, anche se la concessione rilasciata ai Lecci fosse cinquanta centimetri più bassa o dieci metri quadri meno estesa, intervenire con le betoniere sulla duna è comunque una grave responsabilità che quest’Amministrazione non può né scaricare sulle precedenti né scrollarsi di dosso con un controllo.

Sulla duna non ci si costruisce e nei comparti in cui ci sono degli edifici esistenti, magari in precario, si pianifica la loro ricollocazione il più lontano possibile dal mare e non viceversa, come accade ancora in questo assurdo paese. L’episodio però è significativo. Il Sindaco dopo le prime denunce aveva detto che tutto era in regola e che non c’era nessuna difformità. L’aveva detto senza controllare? Pare sia così. Siamo dunque di fronte ad un Primo Cittadino che parla prima di controllare se quello che afferma è vero o meno, a caso, in libertà. Ancor peggio oggi afferma che, in seguito alle misure comparse in un comunicato stampa, ha mandato gli Uffici a controllare.

Una spiegazione ridicola che mette alla berlina i compiti e le competenze degli Uffici preposti al controllo. Il Sindaco, gli Amministratori, dove stanno di casa? Quando anche un mese fa, nel corso del Consiglio comunale, il Forum del Centrosinistra aveva denunciato con forza quello che stava accadendo, perché non si è mandato qualcuno a dare un’occhiata. Di diciassette tra consiglieri di maggioranza e assessori, com’è che nessuno si accorge mai di niente se non quando è molto tardi? I sopralluoghi sarebbe bene farli al momento dell’apertura dei cantieri e non con una palazzina già ultimata nelle strutture portanti. Cosa aspettavano gli Uffici a fare il controllo, che la villetta fosse abitata? L’episodio è emblematico del degrado della pianificazione e dell’urbanistica in questo comune. Quando si è dato l’ok all’ecomostro, a nessuno è venuto in mente di avvertire Sindaco e assessori che si stava per costruire sulla duna, perché in questo Comune è del tutto normale. La duna è roba vecchia da rottamare, si è visto alla Conchiglia, e lungo tutta la Principessa.

Evidentemente la Maggioranza è allarmata dal polverone mediatico che si è alzato su San Vincenzo, con la coraggiosa denuncia dei Robin San, con la nuova mobilitazione su Rimigliano e con il Professor Settis che fa a pezzi le scelte amministrative di questo Comune.

Se non si vuole che la pezza sia peggiore del buco l’Amministrazione non può che impegnarsi per la demolizione dell’ecomostro e per la riapertura del percorso di partecipazione su Rimigliano. Se non lo farà ci si renderà conto che questa pagliacciata è tutta una finta, un bluff di mezz’estate riuscito male.

Il Forum del Centrosinistra ha presentato una mozione in Consiglio in cui si impegna l’Amministrazione proprio a far questo: demolire quello scempio e affidarsi agli organi preposti al controllo per acclarare le responsabilità a proposito dell’accaduto. La maggioranza voti la mozione, è l’unico modo per salvare duna e faccia.

Per il Forum del Centrosinistra
Nicola Bertini

Foto tratta dal blog “San Vincenzo lavori in corso”

Sulla stampa:

«Ecomostro, l’unica via d’uscita è demolire questo scempio» Il Forum di centrosinistra punta il ditto il primo cittadino
Il gruppo consigliare «Forum del centrosinistra» continua a puntare il dito sulla questione dell’«ecomostro»; fabbricato che sta per essere realizzato all’interno del parco de «I Lecci» . «Premettiamolo — inizia Nicola Bertini del Forum di Centrosinistra — anche se la concessione rilasciata ai Lecci fosse cinquanta centimetri più bassa o dieci metri quadri meno estesa, intervenire con le betoniere sulla duna è comunque una grave responsabilità; sulla duna non ci si costruisce e nei comparti in cui ci sono degli edifici esistenti, magari in precario, si pianifica la loro ricollocazione il più lontano possibile dal mare e non viceversa. L’episodio però è significativo. Il sindaco, dopo le prime denunce aveva detto che tutto era in regola e che non c’era nessuna difformità. L’aveva detto senza controllare? Pare sia così. Siamo dunque di fronte ad un primo cittadino che parla prima di controllare se quello che afferma è vero o meno, a caso, in libertà. Ancor peggio oggi afferma che, in seguito alle misure comparse in un comunicato stampa, ha mandato gli uffici a controllare. Una spiegazione ridicola che mette alla berlina i compiti e le competenze degli uffici preposti al controllo. Il sindaco, gli amministratori, dove stanno di casa? Quando anche un mese fa, nel corso del consiglio comunale, il Forum del Centrosinistra aveva denunciato con forza quello che stava accadendo, perché non si è mandato qualcuno a dare un’occhiata. Di diciassette tra consiglieri di maggioranza e assessori, com’è che nessuno si accorge mai di niente se non quando è molto tardi? I sopralluoghi sarebbe bene farli al momento dell’apertura dei cantieri e non con una palazzina già ultimata nelle strutture portanti». Bertini prosegue: «Cosa aspettavano gli uffici a fare il controllo, che la villetta fosse abitata?. L’episodio è emblematico del degrado della pianificazione e dell’urbanistica in questo comune. Quando si è dato l’ok all’ecomostro, a nessuno è venuto in mente di avvertire sindaco e assessori che si stava per costruire sulla duna, perché in questo Comune è del tutto normale. La duna è roba vecchia da rottamare, si è visto alla Conchiglia, e lungo tutta la Principessa. Evidentemente la maggioranza è allarmata dal polverone mediatico che si è alzato su San Vincenzo, con la coraggiosa denuncia dei Robin San, con la nuova mobilitazione su Rimigliano e con il professor Settis che fa a pezzi le scelte amministrative di questo Comune». Se non si vuole che la pezza sia peggiore del buco l’amministrazione non può che impegnarsi per la demolizione dell’ecomostro e per la riapertura del percorso di partecipazione su Rimigliano. «Se non lo farà — chiude Nicola Bertini — ci si renderà conto che questa pagliacciata è tutta una finta, un bluff di mezz’estate riuscito male. Il Forum del Centrosinistra ha presentato una mozione in consiglio in cui si impegna l’amministrazione proprio a far questo: demolire quello scempio e affidarsi agli organi preposti al controllo per acclarare le responsabilità a proposito dell’accaduto. La maggioranza voti la mozione, è l’unico modo per salvare duna e faccia».
La Nazione 16.7.2011

(…) Intanto il Forum considera gravissime le affermazioni del sindaco Biagi, che ha dichiarato di aver inviato i tecnici a controllare sulla base di un articolo del Tirreno. «Anche se la concessione – sostiene il Forum – prevedesse una costruzione 50 cm più bassa o 10 metri quadrati meno estesa, intervenire con le betoniere sulla duna è comunque una grave responsabilità che quest’amministrazione non può né scaricare sulle precedenti, né scrollarsi di dosso con un controllo. Sulla duna non si costruisce, e nei comparti in cui ci sono edifici esistenti, si pianifica la loro ricollocazione il più lontano possibile dal mare, e non viceversa come accade ancora in questo assurdo paese».

«Il sindaco, dopo le prime denunce – prosegue il Forum – aveva detto che tutto era in regola. L’aveva detto senza controllare? Pare di sì. Siamo di fronte a un primo cittadino che parla prima di controllare se ciò che afferma è vero o meno. Ancor peggio quando dice che, in seguito alle misure apparse sulla stampa, ha mandato i tecnici a controllare. Una spiegazione ridicola. Ma il sindaco e gli amministratori, dove stanno di casa? I sopralluoghi devono essere fatti all’apertura dei cantieri. Cosa si aspettava, che la villetta fosse abitata? L’episodio è emblematico del degrado della pianificazione e dell’urbanistica in questo Comune. Quando si è dato l’ok all’ecomostro, a nessuno è venuto in mente di avvertire sindaco e assessori che si stava per costruire sulla duna, perché qui è del tutto normale».

«La duna – concludono Bertini e Viliani – è roba vecchia da rottamare: si è visto alla Conchiglia e lungo tutta la Principessa». Secondo il Forum, la maggioranza cercherebbe così di «salvare il salvabile» di fronte alla mobilitazione di comitati e associazioni. «La maggioranza – sostiene il gruppo di minoranza – è allarmata dal polverone mediatico alzatosi su San Vincenzo, con la denuncia di “Robin San”, la nuova mobilitazione su Rimigliano e il professor Settis che fa a pezzi le scelte amministrative del Comune. La giunta deve impegnarsi per la demolizione dell’ecomostro e la riapertura del percorso partecipativo su Rimigliano. Se non lo farà, ci si renderà conto che questo è un bluff riuscito male». (p.f.)
Il Tirreno 16.7.2011