“Tante emergenze, nessuna risposta”

Il Comitato per Campiglia rilancia la battaglia contro la distruzione di siti archeologici e naturalistici. Sotto accusa l’immobilismo della Soprintendenza di fronte alle segnalazioni.
Dopo la protesta di fine aprile, con cui il Comitato per Campiglia richiedeva alla direzione regionale beni culturali di intervenire nei confronti delle Soprintendenze per avere risposte ai problemi segnalati, è arrivato un solo chiarimento (il 4 maggio) relativo al “corridoio tirrenico”, per il quale si chiedevano chiarimenti per evitare la distruzione di testimonianze e siti archeologici.
La Soprintendenza ha assicurato che sta facendo indagini preliminari, di aver richiesto un cronoprogramma dei lavori, uno scavo assistito da personale qualificato e l’esecuzione di saggi preventivi.
Segnalazioni senza risposta.

Etruscan Mines. Il complesso, secondo il Comitato, può essere compromesso dalle previsioni del nuovo regolamento urbanistico di Campiglia, che prevedrebbe «la possibilità – dice l’architetto Alberto Primi, presidente del Cpc – di ricostruire tutto senza criteri specificati». Nessuna risposta dalla Soprintendenza di Pisa, alla quale il Comitato aveva richiesto di applicare un vincolo. «Il Comune – sostiene Primi – ha dichiarato di non voler richiedere vincoli, e la promessa elettorale di provvedere all’esproprio non è stata mantenuta».

Pala eolica a Campiglia Vecchia. Sull’autorizzazione del Comune per la realizzazione, il CpC dichiara di non aver saputo più nulla «circa i provvedimenti adottati dalla Soprintendenza sulla conservazione di un sito privo di vincoli di tutela». Il Comitato sostiene che il sito, riportato nella cartografia del 2004 sui beni archeologici – nella redazione del piano strutturale di Campiglia, Suvereto e Piombino – è scomparso in quella allegata al piano strutturale approvato nel 2006.

Madonna di Fucinaia. Dalla Soprintendenza nessuna notizia sul presunto stato di degrado dell’area archeologica e degli edifici delle coltivazioni di miniere riprese in periodo mediceo.

Sales e Cave di Campiglia. Silenzio, secondo il CpC, sulle segnalazioni circa la presunta distruzione di testimonianze archeologiche nelle aree di “Sales” e “Cave di Campiglia”. «Il materiale inerte – dice Primi – per realizzare il corridoio tirrenico, sarà estratto da queste due cave. Indispensabile un controllo».

Vincolo paesaggistico. «Sollecitiamo la chiusura – afferma – del vincolo paesaggistico chiesto nel 2007 e promesso allora dal sindaco Velo e dal ministro Rutelli. Anche il ministero non ha dato risposte».

Intervento della direzione regionale per i beni culturali. Lo scorso 24 maggio, la Direzione regionale ha girato i solleciti alle Soprintendenze, esigendo da queste chiarimenti da fornire sia al Comitato che alla direzione regionale stessa.

PAOLO FEDERIGHI Il Tirreno 4.6.2011

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