Tenuta di Rimigliano: ok al piano, cantieri più vicini

Bocciata in Regione una mozione Pdl e sull’albo pretorio arriva il sì al miglioramento agricolo:
Una partita che si gioca su due fronti, quella della Tenuta di Rimigliano: Firenze e San Vincenzo. Sulla vicenda, ieri, si sono scritte altre due importanti pagine. Il consiglio regionale ha bocciato la mozione del Pdl per la convocazione di una Conferenza dei servizi che possa verificare la compatibilità ambientale dell’intervento previsto nella Tenuta (120 case e un albergo di 6mila mq in un’area di 560 ettari). Al contempo, a San Vincenzo, il Comune ha approvato il Ppmaa (Piano aziendale di miglioramento agricolo e ambientale), uno degli ultimi passi prima del via ai lavori.

 

Consiglio regionale. Alla seduta del consiglio regionale il Pd e l’IdV si sono astenuti – l’astensione equivale ad un voto contrario – mentre i consiglieri della sinistra erano assenti, così come, tra gli altri, il presidente Enrico Rossi e l’assessore all’urbanistica Anna Marson. Per i consiglieri regionali del Pdl Marco Taradash e Alberto Magnolfi, questo voto rappresenterebbe «l’ennesima figuraccia del Pd e della maggioranza – dicono – sulla vicenda di Rimigliano.

Il Pd e l’IdV si nascondono dietro un’astensione per negare ogni accertamento su quello che viene già definito “l’ecomostro livornese”. In un giorno in cui – proseguono – il consiglio affrontava un tema tanto importante, il presidente Rossi e l’assessore Marson si sono ben guardati dal partecipare. Un atteggiamento ambiguo che aumenta gli interrogativi su una vicenda che ha scatenato il risentimento di cittadini, associazioni culturali, professionali, ambientaliste e la pubblica riprovazione di esperti e intellettuali».

Secondo l’assessore regionale all’urbanistica Anna Marson, la mozione del Pdl bocciata in consiglio non cambierebbe di una virgola la situazione. «Ero impegnata in una commissione – sostiene Marson – e non potevo essere presente al consiglio. La mozione bocciata, tuttavia, non cambia niente, visto che la Conferenza è argomento sul quale non si deve esprimere il consiglio, ma la giunta regionale. Inoltre la mozione è venuta quando l’istruttoria sul piano è ancora in corso».

San Vincenzo. Sull’albo pretorio on line del Comune è stata pubblicata la determina dirigenziale con cui viene approvato il Ppmaa (piano aziendale di miglioramento agricolo ambientale) elaborato dalla proprietà della Tenuta – la Rimigliano srl – nel 2009 e approvato dalla Provincia nel 2010. Qui si prevede la realizzazione, entro 10 anni, di un centro aziendale di 650 mq, un pescheto di 5 ettari e un oliveto di 11.

Dura la reazione di Nicola Bertini del Forum, uno dei principali oppositori: « Nel 2010 – dice Bertini – il dirigente provinciale approvò un Ppmaa che viola gli strumenti urbanistici e i confini dei nuclei poderali posti dal piano strutturale. Oggi quello stesso piano viene approvato senza integrazioni, salvo i conti volumetrici delle stalle sparse. I perimetri dei nuclei poderali, una invariante del piano strutturale, sono sbagliati: non c’è stato alcun adempimento delle raccomandazioni della Regione. È così – conclude – che si passerebbe all’incasso?».
Paolo Federighi – Il Tirreno

 

Rimigliano e la «figuraccia» del Pd
San Vincenzo, Pdl all’attacco: «Insabbiata la procedura per la verifica»
«ENNESIMA figuraccia del Pd e della maggioranza regionale sull’annosa vicenda della Tenuta di Rimigliano». A dichiararlo sono il presidente del gruppo Pdl Alberto Magnolfi e il consigliere regionale Marco Taradash dopo che è stata respinta una loro mozione sulla variante urbanistica del comune di San Vincenzo relativa a Rimigliano. Infatti i consiglieri dei gruppi PdL, Lega Nord Toscana, Dario Locci e Marina Staccioli del gruppo Misto hanno votato a favore, ma i consiglieri di Pd ed IdV si sono astenuti. In Consiglio regionale le astensioni valgono come voto contrario.

NELLA MOZIONE si chiedeva alla Giunta di riferire al Consiglio sull’esito delle osservazioni formulate dagli uffici competenti e sulle eventuali azioni nel caso di mancato accoglimento. Si invitava, inoltre, ad adire alla Conferenza paritetica interistituzionale per dirimere definitivamente la questione.

«LA VARIANTE è stata pubblicata sul Burt il 12 gennaio scorso – ha affermato Taradash – i tempi urgono. Occorre una parola chiara». «Insabbiare, come ha stato fatto oggi il Pd l’unica procedura istituzionale capace di garantire una valutazione oggettiva in sede tecnica rispetto ad un intervento che tanti esperti anche internazionali hanno definito senza giri di parole “scempio urbanistico”, è sinonimo di debolezza politica ma soprattutto conferma i dubbi circa il peso esercitato nella vicenda dai forti interessi che stanno condizionando le scelte della maggioranza regionale. Una situazione imbarazzante – attacca Marco Taradash – sulla quale inspiegabilmente tutto tace».

IL PRESIDENTE della commissione Territorio ed ambiente Vincenzo Ceccarelli (Pd) ha rilevato che “le richieste contenute nella mozione sono troppe”. Da un lato si chiede alla Giunta di riferire sull’accoglimento o meno delle osservazioni e sulle eventuali azioni da intraprendere, dall’altro si chiede di adire alla Conferenza paritetica, come se il conflitto con il Comune fosse già accertato.

«L’OSSERVAZIONE di Ceccarelli non è un arzigogolo da azzeccagarbugli. E’ una contraddizione sostanziale – ha replicato Marco Manneschi (IdV) – E’ necessario un rapporto corretto con la Giunta regionale. La salvaguardia dell’ambiente è un valore da tutti condiviso e non la bandiera di un gruppo».

«IN UN GIORNO nel quale il Consiglio regionale affrontava un tema tanto importante – rincara la dose è Alberto Magnolfi – il presidente Rossi e la sua assessore all’urbanistica Marson, che si era pubblicamente dichiarata contraria all’intervento di Rimigliano, si son ben guardati da partecipare ai lavori e la Giunta si è rifugiata in un assordante silenzio».
m. p. La Nazione

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Un pensiero su “Tenuta di Rimigliano: ok al piano, cantieri più vicini

  1. E’ chiaro che il Partito Padrone a livello regionale, nonostante certe perplessità di facciata, non vuole sconfessare l’operato delle sue consorterie locali in Riviera Etrusca. Sono persone a cui è stata data la fiducia, hanno portato molti voti e sconfessarli sarebbe molto pericoloso. Forse qualcuno aprirebbe gli occhi su questa faccenda di Rimigliano e potrebbe innescarsi qualche reazione a catena…

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