Tonnellate di inerti oppure pontile in legno? Proposta alternativa per via delle Caldanelle

Tonnellate di inerti oppure pontile in legno? Proposta alternativa per via delle Caldanelle

D’estate, la strada che va dal Park Albatros alla Principessa è pericolosissima: affollata da auto, pedoni e ciclisti. Per garantirne la sicurezza, la soluzione ritenuta è la più costosa e la più devastante: triplicare la larghezza della strada. Noi del CxC proponiamo una soluzione alternativa: una struttura leggera, carina, quasi romantica.

Stando a quanto si è letto sulla stampa, tra poco dovrebbero iniziare i lavori di ampliamento di via delle Caldanelle nel tratto che dal Park Albatros – ex Albergo Mulinaccio – porta a via della Principessa.

Qui è già stata realizzata una rotonda per realizzare l’innesto della strada e per alleggerire i problemi di traffico causati dalla presenza di 6.500/9.000 ospiti durante i sei mesi di apertura del villaggio turistico.

Fortunatamente, anche grazie alla osservazione del Comitato per Campiglia, la rotonda è stata realizzata riducendone il diametro previsto, salvando così un certo numero di pini marittimi e incidendo in maniera meno invasiva sul paesaggio.

Anche se con anni di ritardo, si passerà ora a trasformare via delle Caldanelle in modo da garantire ai pedoni e alle biciclette un percorso sicuro. Se lo scopo è sacrosanto, la soluzione adottata è la peggiore possibile, tenuto conto che si rivolge ad una attività turistica solo stagionale e inserita in un contesto paesaggistico delicatissimo e fortunatamente, per ora non compromesso.

Infatti il progetto, approvato anche dalla Soprintendenza (!), prevede di realizzare una strada di circa 13 metri al posto di quella attuale di 5,5/6 metri. Se è vero che la strada progettata risolve il problema dei turisti a piedi e/o in bicicletta, dall’altra stravolge completamente il rapporto visivo e percettivo tra le strade nord-sud (via di Rimigliano e via delle Caldanelle) con la strada principale est-ovest (via della Principessa).

Per evitare una inutile trasformazione paesaggistica inserendo una strada del tutto anonima nel disegno e incongrua nelle dimensioni, il Comitato per Campiglia ha più volte proposto di realizzare in alternativa un percorso pedonale-ciclabile in legno su palafitte, sopraelevato sul piano di campagna soggetto a ristagni d’acqua nei periodi di pioggia.

Una scelta del genere permetterebbe di evitare migliaia di metri cubi di inerti per alzare il piano di posa della pista ciclabile e pedonale, di evitare l’abbattimento di tutte le alberature già esistenti sul lato est di via delle Caldanelle, di ampliare i ponti su ben due canali e permetterebbe di creare un percorso molto più integrato nel paesaggio naturale e molto più interessante per chi lo usa.

Tra l’altro recentemente è stata effettuata una modifica funzionale che ha visto destinare l’edifico dell’ex albergo Mulinaccio in Punto di Accoglienza del Park Albatros. Questa scelta ha fatto sì che in quel punto si è determinato un nodo di incroci di veicoli e persone che ha peggiorato la situazione e che non potrà essere risolta dal progetto della strada così come approvato. Infatti dove finisce l’ampliamento della strada si ha un incrocio di mezzi e persone che vanno e vengono dal Park Albatros, che vanno e vengono dal Punto di accoglienza, che usano la strada indipendentemente dal Park Albatros, creando un caos pericoloso.

La soluzione di un percorso in legno su palafitte permetterebbe di viaggiare in parallelo all’attuale strada e distaccarsene ad un certo punto per passare davanti al gazebo di vendita di frutta e verdura e ricollegarsi alla viabilità esistente, risolvendo così almeno la separazione tra traffico veicolare e pedonale-ciclabile.

Il Comitato per Campiglia, proprio alla luce di questi ultimi cambiamenti, ripropone di rivedere tutto il progetto, lasciando infine la manutenzione dell’attuale strada debitamente restaurata, al Comune e lasciando invece la manutenzione del percorso pedonale-ciclabile in legno al Park Albatros.

Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi

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