Tutti a Baratti per ripulire il parco

Tutti a Baratti per ripulire il parco
L’obiettivo è rimuovere il fango lasciato dal nubifragio.
C’è ancora molto da fare togliere da Baratti e Populonia tutti i segni del nubifragio record del 28 ottobre. In particolare serve un intervento per liberare dai residui di fango l’area della necropoli etrusca del «Parco Archeologico di Baratti e Populonia».
A lanciare l’appello a tutti coloro che hanno a cuore il golfo e l’immenso patrimonio culturale dell’antica città etrusca, è la società Parchi Val di Cornia che ha organizzato per sabato 21 e domenica 22 novembre dalle 9 alle 16 al «Parco Archeologico di Baratti e Populonia» per #SuLeManichePerBaratti, «una giornata aperta a tutti coloro che vorranno aiutarci a ripulire l’area del parco dal fango e riportarlo a nuova luce».
Nel parco gli interventi con ruspe, camion e attrezzi meccanici anche di dimensioni ridotte, possono essere compiuti solo in certe aree, per ripulire le zone più vicine alle tombe la mano dell’uomo è insostituibile. Lo precisa anche la Parchi Val di Cornia: «Essendo su un’area archeologica il lavoro dovrà essere svolto con molta cura e attenzione e per questo prevediamo un massimo di 50 partecipanti a giornata».
Come si può partecipare? Per le iscrizioni basta telefonare allo 0565 226445 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 oppure mandare un’email a prenotazioni@parchivaldicornia.it Fin dalle prime ore successive al disastro, in tanti si erano offerti di collaborare con le istituzioni per ridare nuova vita a Baratti e al parco archeologico.
In una prima fase gli addetti hanno messo in sicurezza le tombe e gli eventuali reperti che l’alluvione poteva aver portato allo scoperto scavando fossati nel terreno. Ora è possibile passare alla fase due e ripulire le tombe etrusche. Dovranno essere ripristinate anche recinzioni e staccionate danneggiate dall’ondata d’acqua. I cinghiali infatti ora hanno libero accesso a varie parti del parco e stanno «arando» il terreno con il rischio di danneggiare aree archeologiche.
La Parchi Val di Cornia ha stimato che i danni per il nubifragio ammontino a circa 150mila euro. In assoluto non è una cifra alta, ma quando si parla di bilanci di enti che faticano a trovare il pareggio per la scarsità di risorse, ecco che 150mila euro possono essere moltissimi. Anche per questo è stata organizzata la giornata #SuLeManichePerBaratti. E probabilmente non sarà l’unica edizione per arrivare alla pulizia completa.
La Nazione 15.11.2015

 

Baratti, ecco l’operazione #sulemaniche

Baratti lavori2Due giorni per riportare i parchi archeologici di Baratti e Populonia allo splendore di prima dell’alluvione. È l’idea della Parchi Val di Cornia per il prossimo fine settimana che si affida alla sensibilità della gente della zona.. Dopo il nubifragio del 28 ottobre che ha devastato l’area di Baratti, infatti. sono ancora molte le cose da fare per riportare a completo funzionamento il Parco archeologico di Baratti e Populonia.

Dopo un primo bilancio dei danni, gli addetti della Parchi Val di Cornia SpA hanno risposto alle prime emergenze: mettere in sicurezza le tombe a partire dal ripristino di recinzioni e staccionate danneggiate dall’ondata d’acqua che ha aperto la strada ai cinghiali con il rischio di danneggiamento delle aree archeologiche. Adesso è possibile iniziare la seconda fase, quella della rimozione del fango dall’area archeologica. Per questo la Parchi Val di Cornia SpA, in accordo con Comune di Piombino e Soprintendenza Archeologia, ha organizzato per sabato 21 e domenica 22 novembre dalle 9 alle 16 le giornate #SuLeManichePerBaratti, aperte a tutti coloro che vorranno aiutare a ripulire l’area del Parco archeologico di Baratti e Populonia dal fango e riportarlo a nuova luce.

Un appello rivolto a coloro che hanno a cuore il golfo e l’immenso patrimonio storico-archeologico del Parco. Per ripulire le aree più vicine ai beni archeologici non è possibile utilizzare attrezzi meccanici e in questo caso la mano dell’uomo diventa insostituibile. Per questo la società Parchi si rivolge ai molti che, fin dalle prime ore successive all’alluvione, si sono offerti di collaborare con le istituzioni per ridare nuova vita a Baratti e al parco archeologico.

Una prima risposta è già arrivata dai molti che stanno sostenendo la società Parchi nella realizzazione dell’evento: Martini Professionale che ha fornito le attrezzature necessarie per la rimozione del fango, Busini che ha fornito i gadget, Unicoop Tirreno che con la sezione soci coop di Piombino offrirà una merenda ai partecipanti delle due giornate. Come è possibile immaginare, lavorare su un’area archeologica rende il compito molto delicato e per questo dovrà essere svolto con molta cura e attenzione con la supervisione dei tecnici e degli archeologi; per gestire al meglio le operazioni è previsto un numero massimo di cinquanta partecipanti a giornata. Per iscriversi alla manifestazione è necessario telefonare allo 0565 226445 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 oppure mandare un’email a prenotazioni@parchivaldicornia.it.

Il Tirreno 17.11.2015

 

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