Un albergo a Campiglia: la Giunta approva un bando per realizzarlo

Un albergo a Campiglia: la Giunta approva un bando per realizzarlo

Piano strutturale e regolamento urbanistico del comune di Campiglia hanno confermato la necessità di dotare il centro capoluogo di una vera e propria struttura alberghiera. In quest’ottica una nuova struttura alberghiera per un massimo di 60 posti letto può essere realizzata a ridosso del capoluogo o nel territorio aperto dell’UTOE 2, cioè l’ “unità territoriale organica elementare” delle colline di Campiglia escluse le aree a parco.

Per verificare l’effettiva attuabilità di questa previsione il Comune di Campiglia Marittima si era riservato negli strumenti urbanistici la possibilità in qualunque momento di attivare una selezione pubblica per la realizzazione di una struttura alberghiera e oggi la Giunta comunale ha approvato uno specifico bando che, occorre sottolineare, assegna un ruolo importante anche alla ricettività cosiddetta ad albergo diffuso. Ciò nella consapevolezza che l’integrazione tra la nuova struttura alberghiera e una quota di posti letto distribuiti diffusamente all’interno del centro storico, possa rappresentare un rafforzamento del tessuto economico-sociale della comunità campigliese. Del resto il vigente regolamento urbanistico contiene già la possibilità di utilizzare il patrimonio edilizio esistente per finalità ricettive, indipendentemente dal bando pubblico in approvazione, ma il bando può rafforzare questa previsione.

Il comune, con il bando, intende verificare la possibilità di attivare risorse economiche private per la realizzazione di una o più strutture di accoglienza ricettiva nelle immediate vicinanze del centro storico.
Il bando in mancanza di fonti normative di riferimento, sarà pubblicato per intero all’Albo Pretorio Telematico e sul sito web istituzionale, nonché per estratto su un quotidiano a diffusione regionale.
Al bando possono partecipare le persone fisiche o giuridiche che alla data di presentazione della proposta progettuale al Comune, abbiano la piena e incondizionata disponibilità dei beni immobili.

Tratto da “Il Comune Settimanale” Newsletter n. 202

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