Un altro passo avanti per la tutela del paesaggio in Toscana

Un altro passo avanti per la tutela del paesaggio in Toscana

La Regione e il ministero per i Beni e le attività culturali (Mibac) hanno sottoscritto la prima intesa a livello nazionale sulla “vestizione” dei vincoli paesaggistici, cioè sulla disciplina d’uso e prescrizioni delle aree vincolate per decreto.

«Si tratta di una importante anticipazione del Piano paesaggistico che offre certezze rispetto alla disciplina dei vincoli nell’espressione dei diversi pareri nell’ambito della pianificazione e dei procedimenti autorizzativi e che fornisce a progettisti e cittadini un riferimento più chiaro su ciò che è attuabile all’interno delle aree vincolate in quanto beni di notevole interesse pubblico», hanno dichiarato l’assessore regionale al governo del territorio Anna Marson, il direttore generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee del Mibac, Maddalena Ragni e Isabella Lapi, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana.

Il lavoro che si è concluso oggi è durato diversi mesi, necessari per disciplinare i vincoli sugli immobili e le aree di notevole interesse pubblico (ex art. 136 del Codice dei beni culturali e del paesaggio), pari a circa il 20% del territorio regionale, che costituiscono parte integrante del Piano paesaggistico. Il lavoro dei tavoli tecnici che si sono svolti con la partecipazione di tutte le Soprintendenze ha esaminato singolarmente 365 vincoli paesaggistici, dichiarati di notevole interesse pubblico in base ai provvedimenti di vincolo emanati nel corso degli ultimi 70 anni, e ne ha definito l’esatta perimetrazione e rappresentazione cartografica.

Ogni area oggetto di vincolo – hanno spiegato dalla Regione – è stata approfondita nei suoi diversi aspetti, descrivendone i caratteri peculiari (fisico-ambientali, storico-culturali, estetico-percettivi), gli elementi di valore paesaggistico, le dinamiche di trasformazione, gli elementi di vulnerabilità ed i fattori di rischio per il paesaggio, allo scopo di individuarne adeguati obiettivi di qualità, e formularne le direttive rivolte ai successivi livelli di pianificazione territoriale e le specifiche prescrizioni d’uso. Nei prossimi mesi sarà portato a termine l’intero processo di elaborazione congiunta del piano paesaggistico della Toscana.
Tratto da Greenreport

I Paesaggi toscani ora sono protetti

Fine del regime di discrezionalità per i comuni toscani sugli interventi da autorizzare nelle 165 aree, pari a circa il 20% del territorio regionale, sottoposte a vincolo paesaggistico: l’accordo sottoscritto ieri mattina fra Ministero dei Beni culturali e Regione, arriva infatti a stabilire nel dettaglio, per ciascuna area, gli interventi che saranno d’ora in poi ritenuti ammissibili e non.

«Casi come quello di Monticchiello in Val d’Orcia – ha spiegato il direttore generale del paesaggio del Mibac, Maddalena Ragni – con il nuovo strumento già operativo, non si sarebbero potuti registrare». Oltre a definire minuziosamente i codici stilistici che dovranno rispettare, laddove siano possibili, le nuove edificazioni, “al fine di assicurare un equilibrio con il costruito storico limitrofo”, le 165 schede tecniche redatte dai funzionari di Soprintendenze e Regione, arrivano a fissare anche norme di dettaglio. Ad esempio l’obbligo del mantenimento delle “trame viarie storiche” all’interno di campi e paesi, o l’obbligo, per tutte le nuove aree di posteggio, “di non appesantire lo skyline da punti di osservazione circostanti”.

«L’elemento guida che ha portato alla definizione delle schede dei vincoli – ha sottolineato Isabella Lapi, direttrice dei Beni culturali e paesaggistici della Toscana – è quello della percezione visiva».

Profonda soddisfazione per l’intesa è stata espressa dall’assessore regionale al governo del territorio Anna Marson: «La Toscana diventa così la prima regione ad avere una vestizione dei vincoli paesaggistici; adesso, a disposizione delle amministrazioni comunali, c’è infatti uno strumento in grado di dare certezze su cosa si può fare e cosa non si può fare all’interno delle aree vincolate: un atto di chiarezza e semplificazione per tutti coloro che devono rilasciare autorizzazioni».

La piena entrata in vigore delle nuove prescrizioni per le aree sottoposte a vincolo paesaggistico è fissata per l’inizio del 2013: le schede, contenenti ciascuna, oltre ai singoli divieti, la descrizione approfondita delle aree sottoposte a vincolo, e dei rispettivi elementi di vulnerabilità e fattori di rischio per il paesaggio, dovranno infatti adesso essere ratificate anche da giunta e consiglio regionale. Improbabile l’emersione di nuove aggiunte o richieste di modifica, «che – ha ricordato Marson – dovrebbero far ripassare la loro approvazione da una nuova intesa con il Ministero».
Il Tirreno 23.10.2012

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