Un altro problema di rifiuti per Piombino

Un altro problema di rifiuti per Piombino

Pubblichiamo la lettera inviata da Legambiente al Sindaco e all’Ufficio Ambiente del comune di Piombino:

Torniamo a sollevare l’attenzione sul tema delle bonifiche.

Con forza rimarchiamo come, a nostro avviso, la rimozione dei cumuli sia la precondizione per procedere alla messa in sicurezza di tutta l’area. Occorre pertanto avere rapide rassicurazioni sulle procedure e risorse finalizzate all’eliminazione del problema dei cumuli e soprattutto sui tempi.

Lo stesso accordo di programma del 2014 mette in evidenza questa priorità: “Si evidenzia che la rimozione dei cumuli di materiali/ rifiuti presenti sia sulle aree private che su quelle in concessione condiziona l’attuazione e l’efficacia delle attività di messa in sicurezza”.

Anche Invitalia in varie dichiarazioni e documenti dichiara che la rimozione dei cumuli sia la precondizione per procedere anche nella disponibilità delle aree per progettare e attuare la messa in sicurezza.

Quindi chiediamo come si procederà per attuare almeno questa precondizione della messa in sicurezza dei suoli e soprattutto quali saranno i tempi.

Oltre alla rimozione Legambiente si preoccupa che non ci siano altri conferimenti abusivi in queste aree, Per questo chiediamo alle autorità preposte al controllo di verificare il ciclo dei rifiuti della società Aferpi.

In questi anni anche di scarsa produzione, i rifiuti prodotti che fine hanno fatto? Aferpi non possiede una propria discarica, abbiamo verificato che non ha mai conferito alla discarica di Ischia, neppure un kg, dove sono finiti? E anche ora che è ripresa un po’ di laminazione del treno a rotaie, dove vengono smaltiti?

Ricordiamo l’ultima segnalazione di discarica abusiva l’11 marzo 2016. Legambiente ha presentato una segnalazione ai competenti uffici del Comune: “Aferpi scarica irregolarmente rifiuti speciali dove non dovrebbe, all’interno dello stabilimento e in aree demaniali. Sono materiali probabilmente anche classificabili come rifiuti speciali pericolosi, abbandonati nell’ambiente. Scorie e scarti delle lavorazioni industriali non trattate”.

Ricordiamo la notizia di dicembre 2017, (Il Tirreno) “inchiesta della Dda di Firenze, condotta dai carabinieri forestali con la collaborazione dell’Arpat che ha visto in campo anche la Guardia Costiera di Livorno. Risultano indagate 13 persone, accusate di associazione per delinquere e traffico illecito di rifiuti, e 7 aziende. Tra queste anche le acciaierie Aferpi di Piombino, colosso siderurgico già al centro di una crisi. Gli uffici dell’Aferpi sono stati perquisiti tra la giornata di martedì e la mattina di mercoledì. Nei confronti dell’azienda, spiegano gli investigatori, la procura di Firenze procederà per i reati di traffico illecito di rifiuti costituiti da scaglia di laminazione, carbone fossile, coke e ilmenite”.

Torniamo a chiedere controlli per verificare quanti e quali rifiuti vengono prodotti, se questi possono corrispondere a quanto riportato nella dichiarazione annuale e quali destinazioni hanno.

Adriano Bruschi Legambiente Val di Cornia tel. 3398018138

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