Un milione di euro per Populonia

Un milione di euro per Populonia

Pronto un milione di euro di finanziamenti ministeriali, per interventi di conservazione e valorizzazione del Parco Archeologico di Baratti e Populonia. Questa mattina il Comune di Piombino firma la convenzione con Arcus S.p.A., società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo, per la realizzazione del progetto presentato dall’amministrazione comunale insieme a Parchi Val di Cornia e alla Soprintendenza archeologica. I finanziamenti sono del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha inserito il Parco archeologico di Baratti e Populonia nell’elenco degli esempi di riferimento per l’implementazione delle nuove linee guida per l’accreditamento dei Parchi archeologici e sono ripartiti su tre annualità.

Frutto di una proficua e intensa concertazione con gli enti statali preposti alla tutela e alla conservazione del patrimonio e con le università che da oltre un decennio svolgono attività di ricerca archeologica nell’area dell’antica Populonia, il progetto è stato ideato per far fronte a molteplici esigenze di tutela del patrimonio, avanzamento della ricerca e fruizione da parte dei visitatori, in termini di comprensione del dato archeologico e ampliamento dei servizi. E’ infatti articolato in tre principali tematiche: tutela, ricerca e valorizzazione, strettamente connesse tra di loro e finalizzate al miglioramento della gestione.

Attraverso la valorizzazione dei sentieri, delle aree archeologiche e dei monumenti presenti nell’area delle necropoli dell’acropoli – con maggiore attenzione alla zona dei templi, delle domus, delle Logge e il recupero del tracciato delle “mura alte” – si mira ad aumentare l’accessibilità fisica e culturale al prezioso patrimonio racchiuso all’interno del Parco. Gli interventi, da completarsi entro il 2015, sono stati programmati in modo da consentirne l’esecuzione per stralci funzionali e compatibili con l’apertura al pubblico dei servizi.

Un obiettivo di tutto il progetto è l’ulteriore ampliamento della fruizione, attraverso il potenziamento di tutti quei fattori che favoriscono la percezione delle distinte aree del parco come elementi costituenti un unico impianto urbano di lunga durata. A questo fine è prevista la valorizzazione del circuito murario della città antica con l’apertura di un nuovo percorso esterno alle mura che consenta di apprezzarne la monumentalità. A questo si aggiunge a valorizzazione dell’area dell’acropoli, laddove lo stato di conservazione dei monumenti risulta più compromesso, anche attraverso soluzioni sperimentali che facciano uso di materiali e tecnologie innovative, come la ricostruzione volumetrica delle strutture.
La Nazione 24.10.2012

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