Una lapide fuori posto – A Campiglia si può falsificare la storia con la benedizione del Comune

Il Comitato contesta l’ubicazione di una lapide su una facciata del centro storico che si riferisce all’opera di bonifica del Granduca Leopoldo a Grosseto, senza nessun riferimento al contesto.

Come falsificare la storia con tanto di autorizzazione comunale. È questo il messaggio che si ricava da un episodio avvenuto nel centro storico di Campiglia, su una via pubblica che si inerpica verso la Rocca.

Alcuni giorni fa, nel silenzioso e freddo inverno campigliese, in Via Parenti, sulla facciata di una antica casa spunta una grande lapide di marmo, incastonata nel muro con ferri e cemento. Riporta una lunga iscrizione latina relativa all’anno 1830 e al grande canale di bonifica voluto dal granduca Leopoldo II per prosciugare il Padule di Grosseto. La lapide informa che Leopoldo II soggiornò per tre giorni in “questa casa”, ma la casa è quella grossetana del preposto Camillo Mori (vedere traduzione). Ogni lettore della lapide penserà erroneamente che il granduca abbia soggiornato a Campiglia, anche i posteri saranno ingannati, forse anche gli storici.

Una cittadina, rilevando che il contenuto della lapide non c’entra niente con il contesto campigliese e supponendo l’abuso di un privato, ha segnalato il fatto alla Polizia municipale, la quale candidamente ha risposto per scritto “che l’installazione in questione risulta regolarmente autorizzata con specifico atto di assenso dell’11.06.2009 a firma del Dirigente del settore Assetto del Territorio” del Comune. Questa è bella! Un dirigente comunale che autorizza un falso storico. Chissà dove sarà stata presa quella lapide, se dal suo posto originario o in qualche mercato dell’antiquariato. Di certo non proviene da Campiglia. Forse il solerte dirigente si sarà confuso col latino, ma d’ora in avanti chiunque potrà chiedere di mettere una bella statua liberty all’Albero di Cecchino, o una lapide che ricordi i natali di Giotto davanti a Pizzica, o che Garibaldi è passato dalla Madonna di Fucinaia. Chissà se la Soprintendenza avrà qualcosa da dire?

Comitato per Campiglia, 5 febbraio 2010

Traduzione della lapide:

Nell’anno 1830, il 30 aprile, Leopoldo II, gran duca di Toscana m(agnus) d(ux) Etruriae), arciduca d’Austria, principe di  grand’animo, ordinata una derivazione delle acque dove c’è la palude di grosseto, venuto per visitare la mole dell’opera memoranda e la grandissima e magnifica via aperta da lì, trascurata  volentieri questa sua casa, venne come ospite e vi rimase generosamente per tre giorni. Il preposito Camillo Mori onorato  dalla così grande disponibilità dell’augusto signore, memor pose.